Una pancia emozionante


È sera tardi.
Ho un sonno assurdo, vorrei andare a dormire.
Oggi siamo stati al lago, Polpetta, Marito, la Nonna ed io. Una bella giornata seduti in riva al lago a lanciare i sassi nell'acqua e ad ascoltare il suono delle onde che si infrangono sui ciottoli.

Stare seduta in riva al lago, sul poncho appoggiato sui sassi, è stato difficile. Qualcuno ha pensato di utilizzare la mia pancia come appoggio e si è fatto una pennica lunghissima, mentre la pelle della pancia tirava e sembrava che un alieno volesse uscire fuori dalla mia pancia.
Appoggiando la mano sentivo un qualcosa di duro che sporgeva da sopra l'ombelico, la sensazione di esplodere era strana, stare seduta difficile, non avevo spazio, faticavo a respirare, stare in piedi pure, perché il Micronano mi sbilanciava.
E sono solo 25 settimane...
Che accadrà quando le settimane saranno di più?

Così, mentre raccoglievo i sassi per lanciarli nell'acqua assieme a Polpetta, sospirando perché quel sederino mi rendeva difficile piegarmi per raccogliere il sasso, mi veniva da sorridere tra me e me, pensando "si, piccoletto, ti sento, so che ci sei!"

Ora Marito è qui sul divano, seduto a gambe incrociate sul divano accanto a me, che si guarda la replica della MotoGP, concentrato e contento, sospira, commenta, si sta divertendo.
Oreste dorme acciambellato tra di noi.
Io sono qui, che scrivo. Vorrei andare a dormire, ma quel sederino si è spostato, ora respiro molto meglio, la mia pancia si è ritirata, ma il Micronano sgambetta che è un piacere.
No, se andassi a letto non riuscirei a dormire, così me ne sto qui, a mettere nero su bianco le emozioni che mi provoca la consapevolezza che una piccolissima persona sta crescendo nella mia pancia.
È incredibile la potenza della natura!
Un semino microscopico in 40 settimane cresce in modo esponenziale, diventa una persona in miniatura. Scopre un mondo ovattato, dove i suoni sono attutiti e mescolati a quelli del mio corpo. Piano piano inizia a vedere la luce attraverso la mia pancia. Scopre il proprio corpo. Dorme, si nutre, sta sveglio, si muove, riposa, si spaventa, ascolta, percepisce.

Poi avviene il miracolo.
Nasce.
Scopre un mondo più grande di lui.
Era una persona già nella mia pancia, e lo sarà per tutta la vita.
Una persona con le sue emozioni, sensazioni, i suoi sentimenti.
Una persona che esiste grazie a me e Marito.
Il miracolo della vita.
E noi ne siamo gli artefici, una nostra scelta d'amore ci ha permesso di creare un bambino.

Mi fa sentire immensamente grande, mi fa sentire forte. E nel contempo piccolissima nella grandezza del Creato.
Ho il privilegio di essere madre.
Ho il privilegio di aver contribuito a donare la vita a qualcuno.
Sono fortunata.
Ho il privilegio di aver vissuto un'esperienza emozionante come la maternità quando è nato Polpetta ed ora posso ripetere questa esperienza.
Ho il privilegio di poter amare incondizionatamente un bambino di quasi tre anni ed un bambino che arriverà.

Che emozione.
Sono fortunata.
E tanto felice.

Commenti

  1. Essere madre è un dono e ringrazio il cielo o chissà cos'altro per avermelo concesso.

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