Una Pasquetta alternativa



Ieri era Pasquetta, giorno della tradizionale gita fuori porta.
Quest'anno, con gli amici, si è scelto di uscire dagli schemi e siamo andati fino a Bibione per passare una giornata al mare.
Il viaggio è stato tranquillo, non c'era traffico e poco prima di pranzo eravamo sulla spiaggia insieme ai nostri amici ed ai loro bambini.
La giornata era splendida, il sole brillava, il cielo era terso, ma un vento freddo non ci permetteva di spogliarci e godere a pieno del tepore del sole. Agli scout si suol dire che "non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento". Noi eravamo vestiti abbastanza per non aver freddo, ho permesso a Polpetta di stare a piedi nudi, ma con la sua giacca, sulla sabbia e mi sono stesa sulla stuoia a fare la lucertola col mio cappottino chiuso per bene.

I bambini adorano giocare con la sabbia.
La sabbia è un materiale informe, lo si modella come si preferisce, permette di fare qualsiasi gioco, perché comunque si gioca non si sbaglia mai. Non c'è un modo giusto o sbagliato per giocare con la sabbia, ognuno ha il proprio e prova piacere.
Polpetta si diverte a sollevare la sabbia con la paletta e a vederla scivolare giù, scavare buche, riempire e svuotare il secchiello, versare la sabbia nell'imbuto.
La cosa che lo diverte di più è riempire la buca che il suo papà sta scavando con tanto impegno. Distesa sulla stuoia mi sono divertita un sacco ad ascoltare i battibecchi tra Marito e Polpetta, uno stizzito perché non riusciva a fare la sua buca, l'altro che rideva come un matto versando la sabbia nel buco.
Ad un certo punto si è unito anche un suo amichetto, per cui ascoltavo le risatine dei due bimbi e Marito che, rassegnato, perseverava a scavare.

Il mare ha un'attrattiva incredibile sui bambini. Il figlio dei nostri amici non ha resistito ed è corso sul bagnasciuga, bagnandosi i pantaloni con gli schizzi dell'acqua, ma avendo dei pantaloni di ricambio, per fortuna poi si è asciugato velocemente.
Polpetta è freddoloso, non ha nemmeno provato a correre nell'acqua, per nostra fortuna. 
Mentre correva verso il bagnasciuga tenendo la mano del suo papà, io ondeggiavo come un'anatra sulla sabbia, rallentata dal pancione, sorridendo mentre ammiravo quei piccoli piedini nudi che saltellavano sulla sabbia. Arrivati al mare abbiamo ammirato le onde, sollevate dal vento, Polpetta ha toccato l'acqua coi piedini, saltato sulla sabbia bagnata osservando stupito le impronte che si riempivano d'acqua e toccando il mare con il suo ditino, esclamando ridendo "è fredda!"

I nostri amici avevano un aquilone a forma di panda, che volava su nel cielo azzurro. Polpetta l'ha ammirato un pochino, poi è stato rapito dal volo di un gabbiano. "Guarda mamma, il gabbano Jotanah!" Diceva indicandolo con il ditino. La nonna gli ha regalato un gabbiano con le ali mobili, che se lo tocchi si muove sinuoso appeso al soffitto della sua cameretta e così tutti i gabbiani, per lui, sono il gabbiano Jonathan.
Ad un certo punto uno dei nostri amici si è avvicinato a me tenendo in mano il filo teso dell'aquilone: mi ha fatto ascoltare il suono del vento. Non sapevo che il filo, teso dall'aria, emettesse un suono così bello.

La giornata in spiaggia è terminata presto, perché il vento si era fatto freddo e il cielo si stava annuvolando. Abbiamo deciso di fare merenda in gelateria.
Siamo stati così fortunati da trovare una gelateria che avesse posto per ben 16 persone, eh si, eravamo una bella tribù! Nel tepore del locale, accomodato sul divanetto, Polpetta ha dato sfoggio della sua capacità di addormentarsi ovunque, mi è salito in braccio ed ha chiesto le coccole. Un minuto dopo dormiva come un angioletto. 
Le due ore di riposo l'hanno caricato, cosicché siamo riusciti a cenare al ristorante, una bella cena in compagnia.

Ma le belle giornate terminano. Era già notte quando siamo ripartiti verso casa. Facendo tante domande su ciò che mostrava il panorama notturno Polpetta ha tentato stoicamente di restare sveglio, ma poi Marito gli ha fatto ascoltare una delle canzoni che gli piacciono tanto, impostando il volume dell' autoradio al livello giusto per rilassarlo e Polpetta si è addormentato.

Arrivati a casa Polpetta ha protestato un pochino quando l'abbiamo messo in pigiama, ma poi è scivolato in un sonno profondo, felice.
Talmente felice che oggi mi ha già chiesto tre volte di raccontargli la storia di lui che ieri si è svegliato ed è andato a giocare al mare.

Si, abbiamo affrontato parecchie ore di auto, ma ne è valsa la pena. La nostra gita al mare è stata un successo! 




Commenti

  1. Adoro il mare in ogni stagione! Noi siamo stati fuori per il week end di Pasqua e li abbiamo portati a Gardaland!

    RispondiElimina
  2. Che bella questa pasquetta al mare!!
    E che bella tu!
    Noi siamo stati da parenti in Friuli e sono stati quattro giorni bellissimi, per tirare il fiato e pensare solo a noi tre.
    Però il rientro con il traffico e' stato un incubo!!

    RispondiElimina
  3. che bella pasquettta!!!!!!!!!!!! bravi..e chemare!!!!!!

    RispondiElimina

Posta un commento