Giochi in una torrida estate



Questa ondata di caldo ha messo tutti a dura prova, impedendoci di uscire di casa per giorni e giorni. Mentre Marito e Polpetta potevano uscire per andare al lavoro e al nido, io sono rimasta reclusa in casa con Pulcino, poiché con le temperature elevate di questi giorni era improponibile portare fuori un bambino così piccolo (confesso che ambisco ad un clima più clemente perché inizio a non poterne più di stare chiusa in casa!) Quando Polpetta tornava a casa dal nido, però, non si usciva e quindi ci siamo dovuti ingegnare per divertirci comunque.

Il mio vantaggio, però, è stato il fatto che Polpetta avesse trascorso la giornata al nido, per cui non aveva bisogno di giochi strutturati, che aveva già fatto al nido, ma aveva bisogno di giocare liberamente. Dovendomi occupare anche di Pulcino, allattato a richiesta e di pochi giorni (col caldo ciucciava anche ogni ora), il fatto che Polpetta avesse bisogno di usare la sua fantasia mi ha aiutata molto.

Dopo una merenda fresca ed un bel bicchierone di acqua, Polpetta giocava coinvolgendo me, seduta sul divano, intenta ad allattare.
Abbiamo cucinato dei piatti prelibati con la sua cucinetta. Mentre Polpetta cucinava, il mio compito era quello di apparecchiare il tavolino della sala, utilizzando posate, bicchieri e piatti che mi passava il mio piccolo chef.

Altra attività che è piaciuta moltissimo a Polpetta è stato leggere i suoi libretti. Prima io gli leggevo le storie, mentre lui, abbracciato a me era intento ad accarezzare il fratellino che ciucciava, poi lui rileggeva le storie al suo fratellino. Infine Polpetta si inventava un tema sul quale io dovevo inventare una storia: adora le favole inventate e ne chiede su cose impensabili, come la storia del sasso, la storia di Oreste che andava a stendersi in poggiolo, la storia di Polpetta che raccoglieva le pigne.... 

Un altro gioco che abbiamo fatto è stato manipolare il didò.
Ovviamente il mio bambino adora la cucina creativa, per cui si è cimentato nella preparazione di gnocchi, pasta, tagliare, mettere il cibo nella pentolina e nei piattini, farsi fare palline perfette dalla mamma e spezzettarle con il suo coltellino.... Abbiamo passato ore, concentrati in questo gioco!

Ci sono stati dei giorni in cui Polpetta decideva che la nostra zona giorno avesse bisogno di una bella ripulita, per cui lavava il divano, il cuscino per l'allattamento con sopra il fratellino che mangiava, il pavimento, i mobili, il tutto raccomandandosi che io e Pulcino non andassimo in giro, perché il pavimento era bagnato e si rischiava di lasciare le pestine sul pavimento appena lavato. Possiede un carrello delle pulizie molto fornito, al quale ho aggiunto la bottiglietta del detersivo (una bottiglia di acqua colorata con colorante alimentare azzurro in cui ho versato glitter e dell'olio da massaggio, chiusa con la colla a caldo. I materiali diversi creano dei giochi meravigliosi da guardare mentre si scuote la bottiglia e Polpetta reputa che sia un ottimo detersivo)

Ma il gioco che il mio bambino ha amato di più in queste settimane è stato quello di cantare e suonare. Io gli accendevo la musica (per l'esattezza il cd nuovo del papà -Endless forms most beautiful dei Nightwish- o la musica bella della mamma -Blackmore's night-) e lui, con la sua chitarra, il tamburello, il microfono creato con un pennarello, cantava tutto impegnato. In altri momenti gli bastava usare la sua chitarra e cantare "la bella lavanderina" ed insegnarla a Pulcino, che prima o poi canterà con Polpetta. Altre volte lui cantava con la chitarra e mi passava maracas, tamburello, ovetti, nacchere e, mentre Pulcino ciucciava, noi facevamo un concertino sul divano.

Un altro gioco amato da Polpetta è stare in vasca da bagno e far nuotare il suo sottomarino, la paperella, i pinguini e la barchetta, nuotando come un pesciolino e rinfrescandosi fino a che non si riempiva le mani di "rappole" (le pieghe che si formano sulle mani quando si sta troppo in acqua) e, osservando il vortice dell'acqua che scendeva dallo scarico, augurava all'acqua buon viaggio fino al mare.

A volte, prima di cena, quando la temperatura lo permetteva, usciva con il papà in poggiolo a dare da bere alle piante del nostro orticello ed a raccogliere le fragole ed i pomodorini, così dolci da mangiarli così, senza condimento.

Un po' in questi giorni mi sentivo in colpa, perché a causa del caldo e delle attenzioni che giustamente Pulcino mi chiede, pensavo di non dedicare abbastanza tempo al mio bambino grande. In realtà, ripensando ai giochi che abbiamo fatto, mi rendo conto che, in fondo, a Polpetta non è mancata l'attenzione della mamma, era solo condivisa con il fratellino.
I bambini hanno bisogno, oltre che di attività strutturate, anche di annoiarsi, di sperimentare, di usare la loro fantasia per giocare. Imparare a gestirsi autonomamente il gioco permette ai bambini di essere autonomi e di non dipendere sempre dagli adulti.
Spesso capita che noi mamme ci preoccupiamo per i nostri bambini e ci chiediamo: cosa posso fargli fare? Si annoierà? Quale nuovo gioco mi devo inventare?
In realtà i nostri bambini hanno bisogno di sapere che sono nei nostri pensieri anche quando giocano, magari hanno bisogno di coinvolgere i genitori, soprattutto perché, presi da mille cose da fare, a volte non dedichiamo loro tempo di qualità, ma poi sono bravissimi a giocare. Il gioco è la cosa che riesce meglio ai bambini.
Ci sono volte in cui mi piace stare con Polpetta e proporgli attività speciali, quest'inverno ne abbiamo fatte molte, ma osservare il pensiero che il mio bambino costruisce quando pensa ad un gioco è bellissimo, mi permette di scoprire che è capace di processi cognitivi che nemmeno immaginavo.
A volte, anche se sembra che si prospetti un pomeriggio noioso, basta solo sedersi accanto ai nostri bambini e chiedere loro: a cosa vuoi che giochiamo?

Questo post partecipa al tema per il mese di luglio di #mammealnaturale, un’iniziativa di Maura Gancitano e del Bambino Naturale. Qui puoi trovare anche i contributi di altre mamme.

Commenti

  1. Hai perfettamente ragione, come al solito! Quanto ai giochi che avete fatto, in parte sono simili a quelli che ama mio figlio, come la cucina (nel suo caso un bar, lui il barista che prepara caffè e torte, io la cliente esigente ), gli strumenti, i lavori di casa. IN parte diversi: noi abbiamo una officina meccanica in salotto che ripara dalle auto ai camion ed agli aerei, sai? E poi il piccolo meccanico adora ancora sempre il Lego Duplo e qualche volta dipingere. Niente canto, però, quello non gli piace, per ora!

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