I diritti naturali dei bambini: il diritto all'ozio



Oggi vorrei iniziare a riflettere sui Diritti Naturali dei bambini, quei diritti che per noi sembrano scontati, ma che in realtà sono fondamentali per una loro crescita serena. Spesso noi genitori (ma anche la scuola, la società, le agenzie educative) poniamo ai bambini dei limiti che soffocano i loro naturali diritti.

Albert Einstein diceva che la cosa più importante è vedere con gli occhi di un bambino. 
Crescendo ci siamo conformati al mondo degli adulti ed abbiamo dimenticato com'è vivere la vita con lo stupore di un bambino. Quando abbiamo a che fare con i più piccoli sarebbe bello svestirsi dei nostri abiti di adulti e coniugare le nostre esigenze con quelle dei nostri figli, cercando di trovare dei momenti per essere di nuovo bambini pure noi. Non solo renderà felici i nostri bambini, ma  ci aiuterà a rilassarci ed essere felici pure noi.

Il primo diritto naturale dei bambini è il diritto all'ozio.

È il diritto a vivere del tempo non programmato dagli adulti.
Siamo nell'epoca in cui si programma qualsiasi cosa, in cui ci si uniforma alla società, candendo nell'omologazione. Seppur a fin di bene le mamme programmano ogni singolo momento di vita dei loro bambini fin dai primi anni.
Si organizza la settimana con un'agenda di attività, gli spazi gioco sono spesso pre-organizzati, non c'è spazio per l'imprevisto, per l'auto organizzazione.

Le mamme di bimbi piccoli, che passano le giornate con loro sono preoccupate di organizzare attività in casa perché i loro bambini siano stimolati, si divertano, sappiano sempre che fare. Perché non si annoino.
Non sempre, però, avere tutto organizzato nei minimi dettagli è bene.
In questo modo il bambino non ha diritto di annoiarsi. 

La nostra è una società frenetica, dove tutto si fa di corsa, senza rispettare i tempi dei bambini, che sono molto più dilatati dei nostri.
I bambini che si annoiano devono attuare strategie per occupare il loro tempo in modo divertente.
Rallentare, vivere a passo li lumaca permette di rilassarsi, di oziare osservando le piccole cose. Permette di articolare il pensiero ed inventare giochi nuovi ascoltando sè stessi e le proprie esigenze.

Un bambino che ha il tempo di oziare ottiene il lusso di concedersi di attivare il suo pensiero per realizzare un gioco personalizzato, utilizza così la sua fantasia ascoltando il suo istinto. Un bambino che può oziare può diventare indipendente scegliendo da sè come preferisce trascorrere il suo tempo.
L'ozio aiuta il bambino a diventare autonomo, a non dipendere sempre dagli adulti per  organizzare il suo tempo.

Le attività fatte insieme a mamma e papà, sia chiaro, non sono da demonizzare, anzi! Sono positive, rafforzano i rapporti genitori-figli. Vanno fatte, per costruire ricordi significativi che accompagneranno noi e i nostri bimbi per tutta la loro vita. 
Ma è ricco anche il tempo che il nostro bambino passa steso sul pavimento ad osservare le fughe tra le piastrelle, il tempo in cui, mentre è assopito, pensa, riflette, sogna, percepisce con i sensi il mondo che lo circonda, riempiendo la sua testolina di pensieri preziosi, pensieri da bambino.

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