Il sole dietro alle nuvole



Oggi sono andata con Pulcino a passeggiare in riva all'Adige, in un parco che, in queste giornate di ottobre, si sta tingendo di colori meravigliosi. 
Il verde rigoglioso ha una tinta calda, sotto il sole autunnale e la temperatura mite, il suono del fiume ed il silenzio della campagna hanno rilassato Pulcino che ha dormito saporitamente, mentre io camminavo e la mente vagava.

Due anni fa è mancata la mia nonna. Una cosa improvvisa, decisamente tragica per le modalità. Un po' come tutte le sfighe che sono piovute sulla mia famiglia di origine, la più eclatante a fine estate dell'anno scorso.
Ma alle sfighe stratosferiche siamo abituati, è da quando ho memoria che ogni tanto ne capita una.

Ho sempre avuto il vizio di crogiolarmi nelle nostre disgrazie, piangendomi un po' addosso, ma dopo quello che è successo lo scorso anno ho capito di trovarmi di fronte ad un bivio: o continuare ad autocommiserarmi ed essere triste, o reagire e prendermi la mia felicità, quella che mi spetta.

Tutti, bene o male, nella loro esistenza si trovano a dover superare delle prove più o meno grandi (credo dipenda dal Karma... Forse in una vita precedente siamo stati delle persone orribili, visto quello che ci capita, chissà...)

Però, ho capito, nella vita non è giusto concentrare le proprie energie mentali su ciò che è negativo. È meglio incanalarle verso le cose positive.
Ed io ho i miei tesori, le mie felicità.
Questo l'ho capito quando lo scorso anno, dopo il terribile evento che ci è piovuto addosso, sono rimasta incinta di Pulcino.
Le prime settimane di gravidanza sono dovuta rimanere a riposo assoluto, per cui ho avuto tanto tempo. Tempo per stare sola, stesa sotto le coperte, con Oreste sulle rotule, presenza silenziosa e costante che non mi faceva sentire perduta. Tempo per lottare contro i miei demoni e realizzare che nonostante la morte la vita continua, va avanti.
Si, è vero. Ora ci sei, vivi, sei qui, ma può essere che tra un attimo tu non ci sia più. Smetti di respirare, la tua vita è finita e basta.
E allora, la nostra vita deve essere vissuta intensamente, dobbiamo godercela, viverla bene, affinché quando saremo giunti alla fine sapremo di non averla sprecata.

Il mio Pulcino è stato la mia salvezza. Arrivando in un momento in cui avevo perso la speranza, mi ha ricordato che devo vivere a pieno la mia esistenza.
E così mentre il Micronano cresceva nella mia pancia, mi leccavo le ferite ed apprezzavo le cose belle che mi ha dato la vita. 
Mio marito, i miei bambini, il mio gatto, la nostra casa che chiamo "il mio rifugio felice", amici che mi sono stati vicini e mi hanno spronata...

Ogni giorno vivo pensando positivo, per me, i miei bambini, mio marito, la mia famiglia. Ogni giorno godo del loro amore e sono loro grata per questo.
Si, la vita non è rose e fiori, ma sta a me avere l'atteggiamento mentale giusto per avere quella leggerezza che ti permette di andare avanti.

Le cose succedono, che tu lo voglia o no. E una volta che sono successe non le puoi cambiare, restano così. Le puoi solo accettare.
Ieri è passato. Ci può aver fatto del male, o aver donato gioie infinite. Ma nel contempo ci ha arricchito, ci ha donato qualcosa.
Il domani non è scritto. Finché non lo vivremo non sapremo com'è fatto, inutile angosciarsi su ciò che ancora noni esiste.

Dobbiamo vivere intensamente l'attimo.
Essere felici perché, anche se la vita non è semplice, oggi mi ha portata in riva all'Adige, dove dopo aver camminato spingendo il passeggino nel verde finché ne ho avuto voglia, mi sono seduta su una panchina ad allattare il mio bambino accompagnata dal suono dell'acqua, del vento che muoveva i rami del salice, dal verde sgargiante delle foglie che si contrapponeva dal marrone delle foglie già cadute a terra. 
Cos'è questo, se non un momento di felicità pura?

È di questo che abbiamo bisogno, di assaporare i momenti semplici, di essere felici anche di fronte alle difficoltà.
Sto insegnando ai miei bambini a crescere così, consapevoli del fatto che ci sono cose che non possiamo cambiare, c'è il dolore, la rabbia, la tristezza. Ma essere felici è il nostro diritto e dobbiamo vivere cercando di esserlo.

Diceva Baden-Powell, fonatore degli scout: "sforzati sempre di vedere il sole anche dietro alle nuvole più nere."

Ecco. È così che voglio vivere. Guardando il sole, anche se è celato dalle nuvole nere. Perché siamo destinati ad essere felici, ma la felicità arriva se la cerchi, se ti sforzi ad averla, se non getti la spugna, se pensi positivo.
E da quando lo faccio sono molto più felice, in barba a tutto.

Questo post l'ho scritto per me, per non dimenticare le cose che ho imparato nell'ultimo anno, perché mi hanno fatto diventare una persona migliore.
Spero che le mie parole possano dare speranza a chi, come è successo a me, vedeva solo le nuvole nere.

Commenti

  1. Cara Silvia, in questi giorni ho vissuto un forte dolore . Mi ritrovo nelle tue parole è stato d'animo. Un post emozionante, come sempre. Teniamolo sempre a mente, si , che siamo i "precari della vita", solo così possiamo assaporare l'attimo , il qui ed ora.

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    1. I dolori ci possono arricchire, se li accettiamo.
      Altrimenti non fanno altro che logorarci...

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  2. Grazie,grazie di cuore...queste testimonianze di vita che vuole essere vissuta fanno bene, insegnano, spronano. Alcune persone si incattiviscono sotto l'urto degli eventi dolorosi, tu ci mostri l'altra possibilità e il rispetto della vita. Mi spiace tanto per quello che hai dovuto affrontare.un abbraccio

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    1. Di fronte alle difficoltà ci si apre un bivio, sta a noi scegliere come vogliamo essere!

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  3. Mi sono emozionata tanto Silvia!!! La tua e' una filosofia meravigliosa, sto cercando di attuarla anche io ma non sempre mi riesce. Ho momenti e giornate no e poi improvvisamente mi rendo conto che ho una famiglia meravigliosa ed è tutto ciò che conta. Per loro devo essere forte e sorridente ma anche perme stessa, abbiamo bisogno di essere felici!!! Un abbraccio Silvia!

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  4. Leggo le tue parole e ripenso ai post che ogni tanto scrivo, per ricordarmi i momenti di felicità, le cose belle della mia vita, le mie gioie. Perchè a volte il dolore è forte, le preoccupazioni sono sempre tante e la serenità sfugge. E' così per tutti, purtroppo, anche se va a periodi ed a cicli.
    Non è sempre facile guardare il sole ma la vita è meravigliosa e sarebbe inutile sprecarla. Quindi, a mio parere, lo sforzo di cui parli è importante e necessario e fai bene a farlo!

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  5. Quanta verità in queste parole. Anche io ho la tendenza a rimuginare su cose non troppo positive, su quello che poteva essere ma non è stato. Ma poi mi fermo e respiro. Mi guardo intorno e vedo tutto ciò che ho di bello, partendo dalla mia bimba. E riparto. Non è semplice se si ha la tendenza ad essere un po' negativi, ma ce la si fa e il risultato è notevole!

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  6. Abbiamo una sola vita...e va vissuta a pieno!! Vivendo le gioie e i dolori, ma soprattutto condividendo con gli altri ciò che viviamo ogni giorno, un pò come hai fatto tu con il tuo post!! Le gioie sono importanti ma anche i dolori a volte aiutano ad apprezzare meglio la nostra vita e ci ricordano che non dobbiamo perdere mai di vista quel "sole", tanto prima o poi le nuvole passano e il sereno torna!!!

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