Pulcino ed il raffreddore



Pulcino ha il raffreddore.
Quando gioca sul suo tappetone grufola come un piccolo porcellino.
Quando lo allatto si sente questo rumore provenire dal suo corpicino e ogni tanto si stacca per deglutire e si sente proprio il sottovuoto che si forma quando chiude la piccola bocca. 
Quando dorme gorgoglia come una piccola Moka e si sveglia più spesso del solito, vi lascio immaginare di quale colore siano le mie immense occhiaie...

La soluzione migliore per il raffreddore sono i lavaggi nasali.

Io odio fare i lavaggi nasali: sono una necessaria forma di tortura che sottopone il neonato ad una fastidiosa operazione di pulizia delle vie aeree.
Ma non mi posso esimere dal farli. I neonati non sono in grado di soffiarsi il naso, non c'è altro modo per liberare le vie aeree.

Quindi prendo la mia fialetta di fisiologica, la scaldo un pochino tra le mani, in modo che il getto sia di una temperatura gradevole.
Stendo Pulcino sul fasciatoio girandolo sul fianco. 
Lui è intelligente. 
Sa.

Si dimena, inizia a piangere.
Con l'avambraccio lo blocco e con la mano cerco di tenere fermo il capo. Lui piange, furibondo.

Il gatto, Oreste, mi guarda con aria accusatoria: "cosa stai facendo al piccoletto? Guarda sta piangendo disperato! Madre snaturata!" 
Il suo sguardo cupo mi trasmette queste parole che mi stringono il cuore.
Ma so che non posso esimermi dal fare il mio dovere.

"È uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare!" Mi dico.

Nel frattempo ho rigirato il piccolo sull'altro fianco e ripeto l'operazione.

La fisiologica è uscita copiosa dalle narici, per cui asciugo il visetto rosso per la rabbia, sudaticcio e pieno di lacrime.
Ora Pulcino è seduto in braccio, si sta consolando; io, madre senza cuore, prendo l'aspiratore nasale e lo infilo nella sua piccola narice. Prendo in bocca l'altro capo ed inizio ad aspirare. Sento i miei polmoni riempirsi di aria, mi manca un po' il respiro. L'aspiratore si riempie di un liquido viscido, che eviterò di descrivere. Pulcino urla a più non posso, come se le sue urla potessero salvarlo da suo triste destino.

È paonazzo, sudaticcio, pieno di lacrime.
Gli pulisco il viso, lo appoggio al mio petto e, massaggiandogli la schiena sussurro: "shhhh, è finito, sei stato bravissimo!"
Piano piano si calma, la testina si abbassa mentre la sua bocca aperta striscia sulla mia maglia, bagnandomi per bene di saliva.

Si, è ora di una poppata consolatoria. Sicuramente ora ciuccerà meglio!
Mi sento in colpa per averlo fatto piangere e disperare, ma so di aver fatto la cosa giusta.
Spero che guarisca presto, anche perché appena si sveglia dovremo fare l'aerosol. Sarà la prima volta, ma sapendo che non gradisce i rumori che non conosce, immagino che sarà di nuovo pianto e stridore di denti.

Benvenuta stagione fredda!

Commenti

  1. Gli scaldi tra le mani la fialetta ... Che gesto dolce e di premura, mi ha colpito

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  2. Quante volte in 4 anni avrò usato la fisiologica per big V? Milioni...Non ne parliamo neppure dei giornalieri lavaggi nasali anche più volte al giorno da quando le pupe vanno all'asilo :O Questo si traduce in...raddreddori costanti! Sì, fisiologica santa subito!

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  3. Ho sempre odiato i lavaggi nasali e li ho fatti sempre malvolentieri, li ho provati pure su di me e sono veramente fastidiosi. Lo capisco poverino. Però sono veramente l'unico rimedio se c'è il raffreddore e sono efficaci per farlo scomparire. Ora che sono più grandi invece delle fialette , prendo lo spray il puff è più delicato.

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