Ce la posso fare!



Questa notte è stata faticosa, ieri la pediatra ha confermato che a Pulcino stanno crescendo i due incisivi superiori e quelli inferiori e che sono li li per spuntare contemporaneamente, ergo non si è dormito una mazza, come sempre.. Quando sono tanto stanca fatico ad essere obiettiva e sono incline a scoraggiarmi facilmente.

Mentre stavo iniziando i miei lavori di casa, mi è arrivato un messaggio di Marito: la sua ditta ha ricevuto una grossa commessa e ricominceranno a fare un sacco di straordinari. Questo è un bene, perché significa che l'azienda è sana e non ci dobbiamo preoccupare per il posto di lavoro di Marito, cosa che è successa quando ero in maternità con Polpetta e la crisi aveva colpito molto duramente.
Il risvolto della medaglia sta nel fatto che resterà al lavoro di più, quindi tornerà a casa più tardi la sera e che tornerà a lavorare anche il sabato mattina.

Siamo stati fortunati, perché mentre Pulcino era piccolo piccolo Marito era presente, ora è più grandino e lo gestisco meglio.
Ma ora dovrò fare più cose da sola.

Sarò sola a fare tante cose.

Subito il mio pensiero è andato al giovedì, quando porto Polpetta a nuoto e Marito ci raggiunge. Io resto con Pulcino e lui, finito il corso di Polpetta, gli fa la doccia. Ecco. Li sono andata in paturnia.
Come farò a fare la doccia a Polpetta ed occuparmi anche di Pulcino?
Polpetta è entusiasta del nuoto e gli sta facendo bene. Io ci tengo che impari a nuotare, è una conoscenza preziosa, ma questa cosa di gestire il nuoto da sola mi ha fatto ansia. Si perché in fondo sono una persona ansiosa ed il fatto di essere da sola mi ha gettata nello sconforto.

Poi sono arrivati altri pensieri: mi sono gettata nell'autocommiserazione, compatendo me stessa, povera tapina, tutta sola e senza aiuti.
Sola a gestire casa e figli.
La mia famiglia, a causa di lutti e malattie, non mi può aiutare, mia suocera, santa donna, fa quello che può, ma seppur con tanta buona volontà, abita a mezz'ora di strada da casa nostra ed ha qualche acciacco che non le permette di esserci sempre. Lei è bravissima a gestire Polpetta a casa sua quando glielo portiamo a dormire ed è stata preziosa quando Polpetta era malato e lavoravo: so che quando tornerò al lavoro lei ci aiuterà ancora, se i bimbi staranno male. So che posso contare su di lei per le emergenze, ma non posso impegnarla quotidianamente.
Devo organizzarmi e gestirmi da sola.

Mentre ero nel mio tunnel di autocommiserazione pieno di pensieri cupi ed inutili del tipo "ecco, sono sempre da sola. Nessuno può aiutarmi. Le altre sono fortunate perché hanno sempre qualcuno che le aiuta! Etc, etc, etc..", mi è venuto in mente un post di Aline del blog mammanontiarrabbiare che giusto giusto stamattina raccontava di come si è organizzata nella gestione famigliare ora che suo marito, per motivi di lavoro è meno presente.
Si, insomma, lei, sul punto di partorire il suo terzo figlio, ce la sta facendo alla grande, nonostante il pancione e due bimbi.
Ce la fanno tantissime mamme che, come me, possono contare solo sul marito, che lavora.
Perché non ce la posso fare io?

È solo questione di predisposizione mentale e di organizzazione.
Quindi ho fatto un bel respiro e mi sono detta: ok, sono forte. Ce la posso fare! E soprattutto non sono sola.
Ho i miei bei bambini, Marito, quando c'è, si fa in ventiquattro per aiutarmi, e io me la caverò alla grande!
Ripeterò all'infinito il mantra che mi ha regalato un'amica, Piermaria del blog Mammayoga, e ce la farò

Scommettiamo?

Io comincio:
"Nell'inspiro,
Mi centro,
Scopro la mia forza
Nel radicamento.
Nell'espiro,
Oscillo,
Ma non mi spezzo.
(Mantra dell'equilibrio)

Commenti

  1. Brava Silvia, dei essere positiva!!! Tutti abbiamo momenti di sconforto ma noi abbiamo risorse e forze a noi nascoste. Sarà difficile ma poi riuscirai a trovare il tuo giusto equilibrio nel gestire tutto. Un bacione 😘😘

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  2. Anch'io sono sempre sola a gestire il mio piccolo e ti dirò che ogni tanto credo sia normale farsi prendere un po' dallo sconforto, ma siamo più forti di quanto non crediamo quindi ce la possiamo fare!
    Un abbraccio,
    Angi

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  3. il mio motto, da sempre, è " ce l'ho sempre fatta ce la farò sempre". bisogna credere che funzioni. per il resto ti capisco. quando mio marito è via per lavoro è un delirio perchè clonarsi è impossibile, quando torna devo recuperare il lavoro che ho ridotto nei giorni precedenti quindi è comunque un delirio. in merito al nuoto io ai tempi avevo iscritto il grande al sabato proprio per lasciare la piccola a casa. che chiaramente appena ha cominciato a capire che uscivo con il fratello ha iniziato a dare in escandescenza.

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  4. Ti capisco, anche io sono sempre sola con la mia bimba. Mio marito è fuori casa 12 ore al giorno, per lavoro. E poi è uno sportivo, per cui pere del tempo libero lo impegna con un'attività. Ero in un super tunnel di autocommiserazione come te, poi mi sono detta: "ma che, mi sto lamentando per essere sola con la bambina? Ma questa è una fortuna, mica una disgrazia!" Chiaro, la casa ne risente non poco, ma faccio quel che posso. Arriveranno tempi in cui avrò più tempo per rassettare, ora mi godo la pupa!

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  5. Grazie a tutte per le belle parole!
    Si, in fondo noi mamme abbiamo i poteri speciali e in qualche modo ce la caviamo sempre.
    Me la caverò anche stavolta!

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  6. Si, parole d'ordine: organizzazione e tanta voglia di fare. E'durissima, lo so bene, ma assolutamente senza retorica mi sento di dire che l'impegno profuso è sempre ampiamente"ricambiato" dall'amore dei nostri amatissimi figli. Buonanotte silvia!

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  7. il problema del lamentarsi e dell'autocommiserazione è che non porta a nulla, non è produttivo. Tanto vale spendere quel tempo per fare altro. E poi noi mamme abbiamo la Laurea in Management, psicologia, pedagogia,medicina, arti culinarie e molto altro! Io quando sono all'esaspero penso che non sarà così per sempre e prima o poi loro crescono, perciò meglio passare ogni minuto che possiamo con loro!

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  8. Forza cara, ti abbraccio anche se lontane! Ce la farai! Ce la fai! E sei bravissima perché al di là essere una grande mamma riconosci i tuoi pensieri autocommiserativi... Riconoscerli è il l primo grande e importante passo Lo sai vero?Accoglili, accettali e lasciali andare senza ririmuginare troppo Su di essi ti direbbe mamamayoga ;) Sono onorata per il pensiero caro che hai avuto...

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