Una notte di ordinaria follia



È sera. Siamo stati a cena dalla nonna e Polpetta si sta mettendo il pigiama con il papà, mentre Pulcino sta ciucciando.
È così carino!
Guancette paffutelle che si muovono ritmicamente mentre ciuccia il latte, la manina aggrappata alla mia vestaglia, lo sguardo fisso davanti a sè e l'occhietto che si sta piano piano socchiudendo.

Se non fosse così carino stanotte non sarebbe sopravvissuto, credo.
Un po' sono stata sciocca io, a restare appiccicata davanti alla tv aspettando di calmarmi (il famoso problema mi sta dando un bel po' di grattacapi: pensavo di rilassarmi in queste vacanze di Natale e invece mi ritrovo a giocare a tetris con le mille incombenze da incastrare...), un po' la sfiga che scorre potente nelle mie vene... 
Erano le 2 quando abbiamo spento la luce dopo esserci raccontati le tre cose belle della giornata, quando dal lettino di Pulcino è giunto il suo pianto. Si è svegliato ed aveva fame. Io ero tranquilla. La notte prima aveva dormito sei ore di fila e pensavo che avrebbe fatto altrettanto stanotte.

Marito si è alzato, gli ha cambiato il pannolino mentre io accendevo lo Spoka per avere una luce soffusa e preparavo la barriera con il cuscino da allattamento lungo: mi sento più sicura e non ho paura che Pulcino cada dal letto mentre dormiamo.
Quindi mi sono preparata, Marito ha calato Pulcino verso di me e lui, facendo il suono del sottovuoto si è attaccato ed ha iniziato a ciucciare avidamente.
Mentre lo allattavo anche dall'altro lato ci siamo addormentati.

Mi sono risvegliata  alle quattro, quando il piccolo, che si era svegliato affamato, si è servito ed ha ripreso a succhiare.
Nel mentre la mia vescica mi inviava segnali inequivocabili: "se non vai subito in bagno sono guai!"
Con i sudorini ho aspettato che Pulcino si staccasse e mi sono alzata.
Lui ha il "mammometro": si è accorto subito che me ne stavo andando, così ha iniziato a piangere, svegliando Marito. Gli ho appioppato il pupo e sono corsa in bagno, ho fatto tutto velocissima e sono tornata nel lettone, attaccando il poppante urlante il prima possibile.
Alle 5 si era addormentato. Indolenzita ho pensato di rimetterlo nel suo lettino. Col passo del giaguaro sono tornata a letto ed ho spento lo Spoka.
Mi accoccolo sotto le coperte, che ad allattare d'inverno viene davvero freddo, sospiro e felice inizio a scivolare nel sonno... 

Sia mai! Pulcino inizia a lallare...
Resto immobile nella vana speranza che si addormenti da solo e lui inizia a piagnucolare. È giunta l'ora di cambiare il pannolino.
Quindi torniamo nel lettone. Lui ciuccia ancora come se non ci fosse un domani. Io prendo il kindle e leggo, nel mentre mi sento prosciugare e mi sembra di essere una prugna secca.
Il poppante si stacca, satollo, sono quasi le 6, quindi: cerco di leggere con lui vicino che se la ride, ma lui vuole giocare con il mio kindle, provo a cullarlo passeggiando per la stanza, ma lui fa le pernacchie e sputazza, provo a dondolarmi sulla sedia a dondolo, ma lui decide di esplorarmi la bocca.

Spazientita lo rifilo a suo padre e vado in cucina a prendere qualcosa per i dolori alla cervicale e calmarmi un po'.
Torno su a letto.
Pulcino fa i comizi. Se non fosse che è così carino, con le guancette paffutelle e gli occhietti azzurri e il sorriso sdentatino, proverei istinti omicidi, ma riesco solo a baciarlo e chiedergli quando gli verrà voglia di lasciarmi dormire o se vuole uccidermi di sonno.
Sono le sei e un quarto. Mi viene da piangere dal sonno.

Marito, sant'uomo, porta giù Pulcino.
Chiudo gli occhi e sprofondo nel sonno.
Mi sveglia alle dieci e un quarto il bacio del mio piccolo Principe Azzurro, Polpetta, che bello riposato si è svegliato ed è venuto nel lettone.
Quando arriviamo al piano sotto, Pulcino è li, felice, in braccio al suo papà.
Hanno dormito solo un paio d'ore, dalle sette alle nove, lui nella carrozzina, Marito sul divano.

Che è successo stanotte?
Chi lo sa? 
Capitano notti più o meno insonni, ma questa è stata davvero lunga..
Ma ho fiducia.
Anche il mio piccolo imparerà a dormire tutta notte. E allora rideremo pensando a come abbiamo trascorso questa!

Commenti

  1. Vedrai, prima o poi passerà, come è successo per Polpetta, no? Solo ogni tanto, ci saranno altre notti così, e' la vita da mamma che ti fa apprezzare le notti vere!!

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  2. Ma si, tutto passa. E saranno ricordi dolcissimi, davvero, anche quelli!.

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  3. Oddio, l'avrò detto mille volte, toglietemi il cibo, pure l'acqua, ma non il sonno! Davvero, non ragiono più quando non dormo. E te lo dice una mamma che ha avuto una figlia insonne fino ai tre anni. Quindi non sai come ti capisco.
    Per fortuna crescono e miracolosamente cambiano, anche le abitudini... Hai tutta la mia comprensione.

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  4. dicono che poi non le ricordi più e notti insonni... dai dai abbi fiducia cara.. certo che una notte tutta di fila ahhhh che bello

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  5. Certo che succederà, non è per vantarmi ma sono una specialista in notti insonni.

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