Assaggiare




I peggiori ricordi della mia infanzia sono legati alle verdure cotte.
A me non piacciono molto le verdure cotte, anzi i miei gusti sono parecchio limitati.
Se ripenso alla Scuola Materna, mi viene in mente il piatto con dentro una fetta di Fontina e degli spinaci o dei fagiolini ed io seduta li, per ore, a guardare il piatto rassegnata mentre mastico lentamente, bevendo acqua e mangiando il pane sperando che la tortura finisca presto, mentre gli altri bambini sono già in cortile a giocare.

Tutt'ora i miei genitori mi prendono in giro ricordandomi quando, pur di farmi mangiare la minestra di zucchine, la chiamavano minestra di piselli quadrati, o la temutissima minestra di erbette e tempestina, ormai fredda, che era li, minacciosa nel piatto e non finiva mai....

Io sono convinta che obbligare una persona a mangiare una cosa che le fa ribrezzo sia una forma di violenza.
L'approccio al cibo dovrebbe essere una gioia per gli occhi e per il palato, non un supplizio!

A volte parlo di questi aneddoti con Marito, il quale, come me ha avuto difficoltà ad approcciarsi al cibo, da piccolo.
Un aneddoto ricorrente nella sua famiglia riguarda il formaggio Asiago.
Quando il piccolo Marito l'ha assaggiato l'ha trovato così buono che per un periodo mangiava solo quello e mangiava altri cibi solo se gli veniva raccontato che provenivano da Asiago, per cui c'era il prosciutto di Asiago, la minestra di Asiago, le verdure di Asiago...

I bambini sono diffidenti per natura e spesso faticano ad assaggiare cibi nuovi e a mangiarli.
Come fare quindi per aiutare i bambini ad assaggiare ed amare cibi nuovi?
Innanzitutto infondere fiducia in ciò che c'è nel piatto.
Poi vale la regola del proporre, non imporre.

Sia con i miei bambini che con i bimbi del nido dove lavoro, chiedo loro di assaggiare. La frase che dico sempre è questa: "se ti piace, lo mangi, se non ti piace, lo lasci li. Assaggia, però! Se non senti che gusto ha non sai se ti piace. Magari scopri che è buono! E se non ti è piaciuto, beh, sei stato coraggioso ed hai assaggiato. Magari la prossima volta che l'assaggerai... chissà! Ti potrebbe piacere!"

Ho ripetuto questa frase ad uno dei bimbi del nido per due anni, ogni volta che c'erano i piselli, ne assaggiava uno, con buona volontà, per poi dirmi scoraggiato che il pisello non gli piaceva. Poi un giorno, magicamente, mi ha guardata e mi ha detto: "ma lo sai che ho scoperto che i piselli sono buoni? Me ne dai un po'?" E da allora li ha sempre mangiati.

Lo stesso è accaduto con Polpetta, che piano piano, assaggio dopo assaggio, ha scoperto che i peperoni gli piacciono sia cotti che crudi.

Io cerco di educare alla curiosità verso i nuovi cibi, proponendo di tutto, anche quello che a me non piace, perché è giusto che i bambini imparino da subito ad avere una dieta varia. Ecco perché spesso mi immolo sull'altare della maternità, cucinando a Polpetta non solo le verdure che adoro, ma anche tutte quelle verdure che mi fanno ribrezzo: zucchine, fagiolini e, soprattutto, broccoli e cavolfiori, le verdure preferite del mio bambino. 
Le verdure cotte sono cibi sani, non credo sia giusto privare i miei bambini di questi alimenti solo perché non mi piacciono.
Cucino in modo vario le verdure che adoro, per quanto riguarda quelle che mi danno il voltastomaco, beh, mi limito a cuocerle a vapore ed a condirle con un filo di olio crudo.
Le  verdure che non cucino ancora sono gli spinaci, a cui sono intollerante, ed i finocchi, perché il loro odore mi da problemi di stomaco.

Per quanto riguarda le verdure crude, le adoro! Mangio crude le zucchine e crudi i cavolfiori. Polpetta, invece, non riesce ad affrontarle. È bravo, ne assaggia sempre un pochino, ma è più forte di lui: non gli piacciono.
Ma come si suol dire, ogni lustro un gusto!
Chissà, magari un giorno scoprirà che sono buone!

Commenti

  1. Anch'io da piccola odiavo le verdure cotte mentre ora mi piacciono.
    Trovo anch'io una violenza obbligare un figlio a mangiare ciò che proprio non vogliono e non gli piace, ma per fortuna ho figli che assaggiano un po' di tutto.

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    1. La cosa grottesca è quando spaccio per buone cose che a me fanno accapponare la pelle!
      Ma i gusti sono soggettivi, non è giusto contagiare gli altri con i miei...

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  2. Io non mangio pesce e mi ricordo come fosse ieri del venerdì all'asilo quando c'erano i bastoncini di merluzzo che ancora oggi m da fastidio solo,a,vederli, mentre Leo ne va pazzo.

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