Imparare ad usare le forbici



Da qualche giorno Polpetta era incuriosito dalle forbici.
Mentre tagliavamo le unghie delle mani mi chiedeva come funzionasse la meccanica delle forbici, mentre tagliavo con le forbici grandi un foglio mi chiedeva perché le forbici tagliassero.
Ogni volta che prendevo in mano una forbice lui aveva tante domande.
Poi è arrivata la fatidica domanda: mamma, posso provare?

Perché no, mi son detta. In fondo usare le forbici è un modo per affinare la motricità fine! Così gli ho dato le mie forbicine piccole, con le punte arrotondate, quelle che uso di solito al lavoro per essere sicura che non accadano spiacevoli incidenti con i bimbi del nido, ed un foglio di carta.

È scoppiato l'amore! 
Polpetta ama le forbicine! Passa ore li, seduto, a tagliare e tagliuzzare. A fare pezzi grandi e piccoli, a creare coriandoli di carta.
Chiede a me o a Marito di sedersi accanto a lui. Lui è il maestro, che taglia. Noi i bambini.
Taglia un pezzetto di foglio e poi chiede di disegnare qualcosa: una nuvola, un sole, una stella...
Oppure si taglia da solo un pezzo grande di foglio e poi disegna. Ieri sera ha disegnato tante persone, l'altro giorno tante lune, tanti soli e le nuvole con la pioggia, il giorno precedente scriveva...

Se un bambino è in grado di tagliare con le forbici è perché ha raggiunto delle competenze a livello psicomotorio che consentono effettuare i movimenti necessari per tagliare.
Quali sono queste competenze?

1-Il bambino deve essere in grado di effettuare attività bi-manuali come scartare le caramelle, aprire e chiudere scatoline, fare collane di pasta, travasare da un contenitore all'altro, impastare.

2-il bambino deve essere in grado di usare oggetti come strumento: usare martello e matterello, innaffiare con l'innaffiatoio, usare le pinze...
3- il bambino deve essere in grado di associare le dita per creare palline di carta, usare le mollette per il bucato, modellare la plastilina.

Quando i bambini sanno fare questi movimenti, non c'è motivo per non far usare loro le forbici, con la punta arrotondata e sotto la supervisione di un adulto. Li aiuta a sentirsi capaci di fare le cose, li rende indipendenti e competenti. Rafforza la loro autostima perché sentono che ci fidiamo di loro e lasciamo che facciano cose da grandi. Ogni bambino è a sè. C'è chi è pronto per questa attività a due anni e mezzo, chi più tardi. Polpetta ha provato interesse ora che ne ha tre e mezzo, ma credo che abbia già sperimentato qualcosa a scuola, in questi mesi.

Per ora Polpetta prova piacere a tagliuzzare, ma prossimamente, quando i suoi movimenti saranno più sicuri, gli farò fare piccoli esercizi, come quelli suggeriti dalla Montessori, ovvero provare a tagliare seguendo linee dritte, curve, spezzate, per migliorare la sua coordinazione oculo manuale.
Ma ho intenzione di seguire le sue inclinazioni in questo gioco, lasciando che sia puro piacere ed esplorazione, perché , in fondo, il gioco è piacere: il piacere di divertirsi sentendosi liberi, così, senza imposizioni!



Commenti

  1. Ritagliare e colorare oltre ad avere le finalità pedagogiche che giustamente dici di avere sono un modo alternativo e ludico per "scaricare" anche l'ansia ( perché anche i bimbi sono piccoli soggetti che vivono ansie o frustrazioni),ma anche rilassare testa e corpo in un'attività meno dinamica ma più improntata alla concentrazione . Bel post Silvia!

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  2. Sono contenta di aver trovato questo post, perché P. ha preso in mano le forbiti proprio in questi giorni. Lui ha quasi 3 anni, ha sempre guardato con interesse a questo oggetto "da grandi", ma io prima non mi ero mai fidata. Finché non ho visto, come dicevi tu, ma andando più che altro a istinto, che la sua motricità (anche se non so se sia il termine giusto) era migliorata. Dato che abbiamo due lunghe settimane da passare a casa, ho provato a fare con lui un collage. Il problema, però, è che per il momento lui si limita a fare tanti taglietti sui bordi...non so come spiegare...comunque non prosegue la linea, fa solo taglietti. Così lui iniziava a tagliare una figura e io finivo di fare i contorni. Poi lui attaccava e non gli sembrava vero, perché mamma-ansia ha deciso di mettergli in mano anche la colla. Ebbene sì. Quella stick, per intenderci, che praticamente non incolla nulla ma per lui è stato un sogno e mi sono sorpresa di notare quanto era responsabile. Io già immaginavo che se la sarebbe messa in bocca o negli occhi tipo...invece quando ha finito mi ha chiesto anche di lavarsi le mani, perchè se l'era un po' sporcate :O poi lui ha problemi a mantenere la concentrazione (sigh!) quindi spero lo possano aiutare queste cose...comunque rispetto i suoi tempi, che sono davvero brevissimi, non ci sta mai più di 5 minuti eh...però già è qualcosa ed è una valida alternativa al "provo a lanciarmi dal letto, mamma, che dici?" ;)

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    1. dagli tempo, vedrai che passerò alle linee. Anche il ricciolino biondo ha iniziato così!

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  3. Il ricciolino adora uagliare da quando ha due anni e noi l'abbiamo sempre lasciato fare, anche perchè le prime forbici che gli abbiamo lasciato usare praticamente non tagliavano, essendo di plastica! ora taglia seguendo le linee (non tanto bene ma ci prova) e si diverte molto. Noi gli abbiamo concesso molto presto anche l'uso del coltello a tavola, prima quello piccolo, poi quello grande normale ma con la punta arrotondata e un pò meno affilato del nostro e devo dire che se la cava bene orami da un anno. A scuola, invece, per motivi di sicurezza che non ho difficoltà a comprendere, non è previsto l'uso del coltello. Certo, all'inizio avevo paura, poi ho visto che ci prendeva la mano senza incidenti e mi sono rasserenata. Non avevo mai pensato, però, alle abilità necessarie per compiere quelli che a noi adulti sembrano, in fondo, gesti banali. Grazie!

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  4. Leggere post come questo mi fa riflettere su quanto diamo per scontate tante cose che ci siamo noi stessi conquistati col tempo e gradualmente.. Piccoli miracoli di vita!

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