Gestire l'ansia



Per tutta la vita sono stata una persona ansiosa e non sapevo di esserlo, anzi! Ero convinta del contrario.
In fondo non potevo essere ansiosa se avevo sempre tutto sotto controllo.
Il controllo delle cose mi rendeva sicura di me, perché sapevo benissimo cosa aspettarmi. Se le cose, però, non andavano come avevo pianificato, ecco che subentrava l'ansia: andavo in paturnia, mi innervosivo, non riuscivo a gestire la situazione perché sfuggiva al mio controllo.

Mi ci è voluta una vita per capire di avere un problema. Una vita e la prima gravidanza.
Poi, parlando con una persona, questa mi ha detto che io ero ansiosa ed avevo la mania del controllo. Che controllare tutto era il mio modo per gestire la mia ansia e, in realtà, non faceva che aumentarla.

Io, orgogliosa come non mai, non volevo ammettere che questa persona aveva ragione. Mi sono arrabbiata, ho negato ma poi..
Arriva sempre un momento in cui, rimuginando sulle cose che ci vengono dette, si capisce che, anche se non ci piacciono, sono vere.
Ed io ho capito che questa persona aveva perfettamente ragione.
Mi ero barricata nel mio bisogno di controllo per gestire la mia ansia e si era creato un circolo vizioso che non mi aiutava, bensì mi faceva vivere male i momenti.

Parlando poi, con un'altra persona, una persona saggia, ho capito che alla fine il segreto per superare la mia ansia era accettarla ed imparare a lasciar correre, a dire: "ma si, pazienza, se le cose non vanno come ho pianificato non è una tragedia!"

Ho imparato quanto sia preziosa la resilienza, ovvero la capacità di adattarsi alle situazioni avverse.
Ho imparato che a volte se le cose non vanno come ho pianificato, può essere un vantaggio, perché magari possono andare ancora meglio di come avevo pianificato.

Ho imparato che non ha senso angosciarmi per un futuro che non è ancora scritto. Se vivo il momento, supero ogni imprevisto. Le cose si sistemano praticamente sempre, se non come immaginavo, in modo comunque positivo, perché ho accettato che non sempre il futuro è come avevo previsto.
Da quando ho cambiato atteggiamento mentale, spesso le cose vanno ancora meglio.

Ho imparato che quando mi prende l'ansia, mi basta parlare con Marito.
Sono scesa dal mio piedistallo di orgoglio e, se l'ansia mi assale gli chiedo di aiutarmi a gestirla ed insieme superiamo il momento.

Ho imparato la forza del respiro: sono sola, una situazione mi mette in difficoltà? Mi fermo. Respiro a fondo e, respirando a fondo mi calmo. Quando sono calma rifletto ed invento un piano B. Perché un piano B c'è sempre.

E soprattutto ho imparato a non fare una tragedia se la realtà non è come avevo pianificato.
Faccio spallucce, mi adatto e rielaboro un piano per andare avanti comunque.

Così, accettando e gestendo la mia ansia, sono cambiata.
Tante cose che una volta mi facevano male ora scivolano via, non mi toccano più. Non spreco più le mie energie mentali per cose che mi ancorano a sensazioni negative. Vivo meglio.

Se riguardo tutta la strada percorsa in questi anni quasi non mi riconosco.
Sono più serena, meno angosciata, meno in preda all'ansia ed alla mania del controllo. 
La strada per liberarmene del tutto è ancora lunga, ma so, che dal momento in cui ho ammesso di essere ansiosa, ho cambiato in meglio la mia vita. Ed andrò avanti, continuerò questo lavoro su me stessa perché il cambiamento che sta avvenendo mi rende ogni giorno più leggera, più felice. E riesco a godermi la vita.

Commenti

  1. Ciao piacere di conoscerti! Chiedere aiuto è il primo passo importante per potersi migliorare.. Ti capisco xd
    lallylu.blogspot.com

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    1. È un piacere anche per me conoscerti! Grazie per essere passata di qui

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  2. anche io ho la "mania " del controllo. e anche io spesso mi faccio prendere dall'ansia. ma purtroppo ne conosco le cause (che non sono del tutto risolvibili) e non è sempre facile tenerla a bada...

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    1. Spesso l'ansia nasconde radici profonde, radicate nel nostro animo.
      Il lavoro per liberarsene è lungo. Ma ogni piccolo miglioramento nella gestione dell'ansia è un passo verso la serenità!

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  3. È bellissimo sentirti così positiva e conoscere la tua ricetta per vivere bene! In fondo, quando lo riesci a fare una volta, e vedi quali benefici ti porta, poi sei in grado di farlo in tante altre situazioni che prima ti genera amo ansia e sofferenza. A volte invece di buttarlo giù il muro che abbiamo di fronte, possiamo semplicemente fermarci, osservarlo e trovare un'altra via per proseguire il cammino. E la cosa più bella per me, è capire che tutto parte da dentro di noi, siamo noi la sorgente di tutto e perciò in noi stanno le risorse per il nostro benessere. Per me è una liberazione. È anche una maledizione, perché non me la posso prendere con nessuno se sto giù, ma alla fine è meglio così... ;)

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  4. Ti abbraccio!!bellissimo cominciare ad accettarsi e imparare a lasciare andare

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  5. Prima della nascita di Daniele io ero una persona piuttosto ansiosa ma con la gravidanza sono come rinata! Ora la maggior parte delle cose mi scivola addosso e non mi preoccupo più per tutto come prima. Certo a volte mi lascio prendere ancora dall'ansia, ma rispetto a prima è tutta un'altra vita!
    Un abbraccio,
    Mamma Angi

    www.mammatoday.com

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  6. Anche io sono una ansiosa, anzi no, sono pessimista, ma non ansiosa. Ho la mania di anticipare e controllare, non mi arrabbio se poi non va come nei piani, però, li uso per ridurre al minimo gli imprevisti, che tanto ci sono sempre e sentirmi più sicura di me, poi improvviso. Io sto lavorando sul pessimismo e se tu sei riuscita a ridurre le tue ansie, sei stata bravissima perché, davvero, cambiare se stessi e" la cosa più difficile del mondo ma quando ci si riesce...hai descritto bene la sensazione che si prova! Complimenti!

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    1. Il percorso è lungo, non sono ancora arrivata, ma se mi giro indietro e vedo la me stessa di tempo fa, beh, siamo davvero diverse. Credo che percorrerò questa strada ancora e ancora e ancora. Sarà un cammino lungo tutta la mia vita...

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  7. Io non sono ancora riuscita a raggiungere il tuo equilibrio e l'esigenza di pianificare continuo a sentirla, specialmente perché è l'unica tattica che ho per sopravvivere al delirio di ogni giorno e alle mille cose da fare.
    Ovviamente non riesco a tenere tutto sotto controllo e quello che pianifico, spesso va a monte. Il mio miglioramento sta nell'accettare che i piani possono saltare (e si sa che con i figli spesso saltano) quando succede più che l'ansia, mi viene l'incavolatura, come se dipendesse da me, come se non avessi organizzato correttamente tutto

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    1. Guarda, per non andrare in paturnia pianifico pure io la nostra vita, ma se una volta ero rigida e se le cose non andavano come pianificato era una tragedia, ora faccio spallucce e cerco subito un piano bl
      Mi aiuta molto pensare che forse non era destino che le cose andassero come pianificato. E cerco gli aspetti positivi del cambiamento.
      Ogni volta ne trovo, e mi aiuta molto.

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  8. Dicono che quasi tutti, in un modo o nell'altro, siamo ansiosi. Anche io non mi ritenevo tale, ma il corpo inviava segnali continui. Ci sto lavorando, eppure, qua e là, il corpo mi frega ancora. Capisci i motivi, li giri e rigiri, cambi prospettiva, li accetti, eppure... La tua positività è bellissima, ti salverà sempre. Forse la mia non è così forte.

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    1. Anche a me capitano i giorni no e pure il mio corpo mi invia segnali inequivocabili: certi mal di pancia sono la mia ansia somatizzata. Ma piano piano, lavorandoci su, sto migliorando. Come dico nel post, è un percorso. Non sono arrivata, sono in cammino. Non credo che in una vita raggiungerò il traguardo, ma tante piccole tappe si! Pensa positivo: se sorridi il mondo sorride con te. Basta solo un po' di fiducia in sè stessi 😊

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  9. Sono spesso ansiosa, attraverso periodi e periodi... dovrei imparare da te :)
    Alle volte mi faccio prendere dal panico, credo perché penso troppo e mi faccio le mie paranoie: per esempio quando la bimba era neonata e entravamo in una macchina pensavo a un probabile incidente, non so credo fosse un tipo di depressione post partum, ma i miei anni di studi filosofici e psicologici alla fine hanno avuto la meglio.
    Ti ammiro sempre più.

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    1. Guarda, giusto oggi non riuscivo a raggiungere mio papà al telefono (non sta molto bene, quindi mi viene naturale preoccuparmi) ed è partita l'ansia. Poi mi sono costretta a gestirla: ho pensato che sicuramente era a fare una visita di controllo.
      Quando poi ci siamo sentiti mi ha raccontato di essere stato a pranzo con i suoi ex colleghi... Lui si divertiva ed io avevo pensato il peggio.
      Come faccio a gestire l'ansia? In questi casi cerco di eliminare il pensiero e di darmi risposte ragionevoli da sola, respiro a fondo e mi calmo. Mi do dei limiti. Ad esempio oggi mi sono detta "ok, se per le 17 non ci siamo sentiti, allora inizierò a preoccuparmi". Ha funzionato e, se non fosse stato per il gatto che miagolava, avrei anche dormito, questo pomeriggio!
      Ma per arrivare a questo punto ho lavorato anni...
      Grazie per i complimenti! 😘

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  10. Quanto ti capisco...ho un'ansia cronica che credo derivi da come i miei genitori concepiscono la vita (ogni mossa è potenzialmente, per loro, un pericolo...ma proprio tutte le mosse eh). Con il tempo, contrariamente a quanto pensavo e speravo, sono diventata sempre più simile a loro. Sto cercando anche io di imparare a gestirla vivendo il momento, respirando anche io quando c'è da prendere una posizione e decidere. L'ansia è sempre stata una brutta consigliera per me. Oggi, per esempio, abbiamo avuto un brutto e improbabile incidente al parco ed ho dovuto essere forte per non spaventarmi e non trasmettere l'ansia al piccoletto, rompendo così questo schema e catena che da generazioni qui passa dal genitore al figlio. Bel post, davvero! Sto tornando a scrivere, stavolta forse potrebbe essere la volta buona per unirmi alle tue "scintille di gioia" settimanali :P

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