Le bolle di sapone



C'è un gioco che non ha tempo e non ha età, che incanta grandi e piccini, che stupisce, che sa di magia: le bolle di sapone.
Le  bolle di sapone sono eteree, colorate, leggere, volano nel cielo, danzano con il vento.
Sono belle da ammirare, è divertente scoppiarle da soli o insieme ad altri bimbi.


Quando ero bambina adoravo fare le bolle di sapone. Mi ricordo che mia nonna paterna mi faceva sedere su uno sgabello sul piccolo poggiolo della cucina. Mi dava un catino pieno di acqua e sapone per i piatti, una cannuccia ed io passavo le ore a soffiare nell'acqua per fare la schiuma ed ogni tanto riuscivo a far volare qualche bolla.

Con mia sorella facevamo a gara per vedere chi riusciva a creare la bolla più grossa oppure correvamo per in giardino della casa in montagna della nonna  materna con in mano l'anellino che si usa per soffiare le bolle cercando di acchiapparle. E che rabbia se prestavi a qualcuno le tue bolle e ti scuotevano la boccetta: si rovinavano e non riuscivi più a farle a causa della schiuma che si era creata all'interno.

Quando ho iniziato a lavorare al nido come educatrice ho notato quanto le bolle di sapone siano le nostre migliori alleate quando i bambini sono in ambientamento. Le bolle di sapone creano un diversivo, incantano il bimbo che piange perché fatica ad ambientarsi, distraendolo e rilassandolo. Ecco che spesso le bolle di sapone mi hanno aiutata a risolvere alcune crisi da ambientamento più difficili di altre da risolvere.

Polpetta adora far le bolle di sapone. Soffia nell'anellino per ore, creando bolle, rincorrendole e facendone anche per divertire Pulcino.
L'altro giorno lo osservavo.
Quanta coordinazione serve per questo gioco, all'apparenza semplice!

Per i bambini piccoli fare le bolle di sapone è un gioco complicato che richiede molte competenze. Vediamole insieme:

1- la capacità di mantenere la boccetta dell'acqua saponata dritta, per evitare di rovesciarne il contenuto. Ogni tanto capita che Polpetta la rovesci ed allora piange disperato, un po' per la rabbia di aver rovesciato le bolle ed un po' per la frustrazione.

2- la capacità di mantenere l'annellino alla giusta distanza  dalla bocca.

3- la capacità di soffiare modulando l'aria emessa per creare le bolle

4- mantenere la concentrazione necessaria per inserire l'annellino nella boccetta, estrarlo, sollevarlo e soffiare, il tutto senza rovesciare l'acqua saponate

5- la coordinazione necessaria per rincorrere e prendere al volo le bolle.

Il gioco delle bolle di sapone, quindi, mette in campo moltissime competenze a livello di coordinazione e sviluppo della motricità fine e di quella grossa.

Le bolle di sapone, gioco semplice, fanno trascorrere ai bambini moltissimo tempo divertendoli, stimolando l'aggregazione, la socialità e la collaborazione.
Tanti bambini che giocano insieme con una sola boccetta di bolle di sapone imparano a rispettare il loro turno  per soffiare le bolle: per i bambini piccoli, spesso è difficile rispettare il proprio turno.

Così, alla fine, anche se non sembra, un gioco magico come le bolle di sapone, ha una grande utilità per i bambini. Ecco perché è utile incantarci con il loro colore e la loro leggerezza, divertendoci con i nostri bambini!



Commenti

  1. Anche io ho sempre adorato le bolle di sapone e mio figlio non è da meno! Mentre lo scorso anno, poi, faticava ancora a farle da solo perchè soffiava troppo piano o troppo forte, questa estate è stato felicissimo di scoprire che ora riusciva a farcela bene!

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  2. E' davvero un gioco che non ha tempo nè età!! Io con la mia bimba mi diverto tantissimo...e lo utilizzo anche in terapia con i mei bimbetti in difficoltà ed è importante proprio per sviluppare nel bambino quelle competenze che hai citato nel post!Bravissima! e buon divertimento con i tuoi cuccioli!!!

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  3. Noi le portiamo sempre quando andiamo al parchetto: è un ottimo modo per coinvolgere i bimbi a giocare insieme... anche quelli più timidi o diffidenti! Si scazzottano per soffiarle a turno e spesso le rovesciano... ma vabbè! Anche quello fa parte del gioco! :)

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  4. Ma a quale età gliele date in mano ai bambini? Mio figlio ha 14 mesi e ancora non l'ho fatto. In verità le sta iniziando ad apprezzare ora, forse è troppo piccolo.

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    1. Sa dire il vero inizio facendo soffiare le bolle, tenendo io l'anellino, poi, mano a mano che il bambino cresce prima do l'anellino in mano e tengo la boccetta delle bolle, poi lascio che si gestisca.
      Ogni bambino è a sè. Ci sono bambini che a tre anni sanno fare le bolle da soli tenendo la boccetta senza rovesciarla e bambini che ci mettono un po di più...

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  5. Quanto ci giocavo da piccola. E quante volte si rovesciavano. Che pianti

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