I fuochi di Santa Viola




Il giorno di Ferragosto, qui sulle nostre montagne, ci sono i fuochi di Santa Viola.
I fuochi di Santa Viola sono sempre stati un appuntamento fisso nelle mie estati: ogni anno sono più belli ed ogni anno mi rapiscono mentre colorano il cielo notturno con le loro scintille colorate.

Se ripenso alla festa di Santa Viola riaffiorano ricordi legati a persone con le quali sono cresciuta, rivivo le serate da adolescente in compagnia degli amici degli scout, rivedo i volti di tutte le persone con cui ho ammirato i fuochi, ritornano a mente stralci di conversazione. Il ricordo di una serata passata ridendo come matti, un bacio rubato, una notte in tenda...

Se un tempo i fuochi venivano sparati in cielo dietro al palco scenico dove suonava la band, ora i fuochi sono diventati più sofisticati. Sparati sul prato posto sul cucuzzolo del monte durano tantissimo ed esplodono a ritmo di musica, riempiendo il cielo notturno di suoni e colori.

Ogni anno c'è la transumanza dei veronesi che salgono in montagna apposta per vedere i fuochi:
un serpentone di auto che raggiunge i prati adiacenti la sagra dove chi primo arriva si prende i posti migliori. Ecco quindi che si creano gruppetti di persone stese sui plaid che dal tardo pomeriggio attendono pazientemente il momento dei fuochi d'artificio, aspettando chi sta facendo la coda alle casse e procura la cena per tutti, contano i minuti che li separano dall'inizio dell' spettacolo mangiando i cibi tipici e chiacchierando.

I fuochi sono talmente grandi che a volte, se non riuscivo ad andare alla sagra,  ammiravo i fuochi che scintillavano piccoli piccoli sul monte dal poggiolo della mia camera da letto in città,.

Ieri sera marito ed io eravamo spaparanzati sul divano qui nella casa di montagna, quando abbiamo sentito i tre botti che annunciano l'inizio dei fuochi. Sebbene fossero dall'altra parte del monte, li, in fondo al paese, siamo riusciti ad ammirarli lo stesso sul terrazzo, anche se non riuscivamo a sentire la musica che li accompagnava. Nonostante tutto la magia dei fuochi che coloravano il cielo sotto la luna quasi piena, ci ha rapiti, tanto che ho sfidato il sonno e l'aria frizzante della notte per poterli ammirare.

Marito era un po' triste. Polpetta adora i fuochi d'artificio, ma dormiva già da un bel po'. Sebbene mi avesse chiesto di svegliarlo, ho preferito evitare. La giornata di Ferragosto era stata molto impegnativa e temevo che interrompere il sonno del mio bambino a mezzanotte non fosse una mossa saggia, né rispettosa dei suoi bisogni. 

Ferragosto è passato, L'estate inizia il suo declino.
Due settimane mi allontanano dal rientro al lavoro dopo una lunga maternità ed i fuochi di Santa Viola me l'hanno ricordato.
Se penso ai grandi cambiamenti che ci aspettano da settembre mi viene un po' di tristezza, perciò ho deciso di accantonare il pensiero e di godermi il resto dell'estate al meglio, vivendo momenti intensi con i miei bambini e riempiendomi il più possibile di ricordi emozionanti, da riportare alla mente quest'inverno quando la routine lavorativa mi farà vivere meno tempo con i miei bambini.

Perciò oggi ci riposiamo un pochino e domani... Si va in gita!
Dove? 
Sorpresa!!!




Commenti

  1. Oggi ho imparato una cosa nuova:Santa Viola!grazie e buona gita!

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  2. Ti prego non mi parlare di estate in declino..io ancora devo farle le ferie! ;-(((((((((((

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  3. Non conoscevo questa tradizione legata a Santa Viola, interessante! Io i fuochi d'artificio in montagna li ricordo per il Capodanno, mentre a San Giovanni, a giugno, si facevano i tradizionali falò.
    vedrai che, anche se sarà dura all'inizio, il rientro al lavoro ti regalerà anche nuove sfide e stimoli e, piano piano, prenderai il ritmo!

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