In gita con i bambini piccoli si può: ecco come




Nelle ultime settimane abbiamo fatto un sacco di gite fuori porta, di quelle che parti la mattina e torni alla sera. L'altro ieri siamo addirittura andati al mare a Rosolina, ad un paio di ore scarse di auto da Verona dove abitiamo.
Da quando è nato Polpetta in poi non ci siamo mai fatti problemi a fare gite di questo tipo, anche con i bambini piccoli. Lo scorso anno eravamo andati a Rosolina in giornata con un piccolo Pulcino che aveva solo un mese e mezzo.


Siamo dei folli?

Forse si, ma sinceramente non ci siamo mai pentiti di aver fatto questi "colpi di matto", sfidando ansie, inquietudini ed i problemi logistici che inevitabilmente sono legati alle gite fuori porta.

Ma come si fa ad affrontare giornate simili con due bambini piccoli?

Ecco come ci organizziamo.

1- L'equipaggiamento: partendo dal detto scout che non esiste buono o cattivo tempo , ma buono o cattivo equipaggiamento, ci portiamo via abiti adeguati sia per giornate con un bel sole caldo che un cambio nel caso in cui il tempo si guasti. Se, infatti, non siamo idrosolubili, noi adulti ci adattiamo meglio agli sbalzi di temperatura, mentre i piccoli soffrono il freddo. Al contrario, se la giornata volge al caldo, avere un paio di pantaloni corti ti permette di mettere i bambini a loro agio e non farli sudare copiosamente. Inoltre con i bambini gli imprevisti ci sono sempre: un bicchiere rovesciato addosso, un incidente con la pipì, un pannolino che non riesce a trattenere la copiosa produzione di un poppante, un rigurgito post poppata...
Ecco... Il fatto di essere ben equipaggiati a livello di abbigliamento ci rende ridicoli, tanto che spesso sembriamo dei profughi per la quantità di masserizie che ci portiamo appresso, ma devo dire che, però, preferisco così, piuttosto che preoccuparmi perché i miei bambini sono vestiti troppo o troppo poco o perché non ho un ricambio in caso di incidente.

2- Gli approvvigionamenti: Polpetta ha quattro anni, per cui è molto semplice farlo mangiare, perché, come noi adulti, mangia un panino imbottito, o un piatto di pasta o qualsiasi cosa possa offrire un locale. Con Pulcino, invece, la faccenda si complica. Se lo scorso anno, quando era piccolo ed allattato al seno, era semplicissimo nutrirlo, bastava esporre la materia prima e lui si serviva, ora lo svezzamento è complicato, perché lui ha dei gusti davvero difficili, ma questo non ci ferma! La mattina preparo le pappe fresche e le metto in un contenitore ermetico che possa andare in microonde, quindi ci armiamo di borsa frigo ricca di elementi ben ghiacciati e piano B. Quando arriva ora di pappa mi basta cercare un locale dotato di microonde, assumere un'espressione tenera e coccolosa e, chiedendo dolcemente ed in modo educato, scroccare il microonde. (mal che vada ci dicono di no e noi cambiamo locale) Se siamo fortunati spazzola tutta la sua pappa, altrimenti si passa al piano B: il pane. Lui ama il pane e, se salta il pasto, si nutre di quello. I bambini piccoli non si lasciano morire di fame, per cui mal che vada arriva a cena affamato e la pappa viene finita la sera. Di solito preparo una bella porzione abbondante, così se abbiamo problemi ne ho anche per cena e se ci si ferma in giro sono sicura che il mio bambino ha di che mangiare.
Inoltre, visto che adora il brodo con il semolino, andiamo sempre in giro con una bustina di brodo liofilizzato ed un po' di semolino in un contenitore da preparare per cena, nel caso in cui la pappa preparata la mattina non sia più disponibile o rifiuti il pasto che ho preparato la mattina con amore.

3- Cerchiamo di essere il più rilassati e zen possibile. Gli imprevisti ci sono sempre, per cui stiamo pronti a modificare i piani a seconda delle esigenze dei bambini. Lo scorso anno Pulcino chiedeva di essere allattato spesso ed  eravamo mentalmente rassegnati a fare parecchi pit stop durante il tragitto. Il viaggio verso Rosolina era stato quasi imbarazzante da quante volte ci eravamo fermati per allattarlo, ma alla fine siamo arrivati al mare e ci siamo goduti la giornata comunque.
Quando si è in giro può essere che i bambini saltino il riposino e che magari si addormentino in pizzeria mentre aspetti la pizza, come è successo l'anno scorso a Polpetta. Che fare in questi casi?
Prenderla con filosofia. L'anno scorso abbiamo finito la nostra pizza con Polpetta dormiente in braccio ed abbiamo riportato il bell'addormentato a casa assieme alla pizza nel cartone. Il giorno dopo era felice della sua cena speciale.

4-ricordarsi di scegliere gite a misura di bambino, preoccupandosi di cercare mete che piacciano loro ma che soddisfino anche noi genitori. Sebbene io sia un'amante dell'arte, lo scorso anno, ad esempio,  non siamo stati tre giorni a Firenze a vedere gli Uffizi, ma abbiamo portato Polpetta a vedere la Torre di Pisa: una gita culturale che ha coniugato il desiderio di noi genitori di visitare un luogo storico e le esigenze di un bambino di tre anni che si è divertito a correre per le strade di una città d'arte per vedere le campane dei campanili che suonavano. (Pulcino era felice nel pancione, per cui non è stato difficile occuparsi di lui...)
Quest'anno il passeggino di Pulcino è dotato di pedana, per cui se Polpetta è stanco riusciamo a trasportarlo senza distruggerci la schiena tenendolo in braccio.

5- i viaggi in auto sono affrontabili anche con i bambini più piccoli. Basta ricordarsi di fare delle pause, di portare dei giochi con cui divertire i bambini e, soprattutto, cercare di coinvolgerli nel viaggio. Quando facciamo viaggi lunghi so già che Pulcino dorme molto, per cui non mi aspetto che riesca a riposare il pomeriggio.

Con questi piccoli accorgimenti e cercando di essere il possibile in grado di adattarsi alle situazioni, si possono affrontare tutte le gite che si desiderano.
L'importante è non avere paura, usare un po' di sana incoscienza e vivere l'esperienza come un'avventura e l'occasione per vivere una splendida giornata insieme a chi si ama.

Commenti

  1. Io adoro le gite fuori porta, quelle che partì la mattina per tornare la sera! I tuoi consigli sono molto utili.

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