Una serie di sfortunati eventi (parte seconda)

-Immagine tratta dal web-

Martedì siamo scesi dalla montagna, perché ieri mattina Pulcino aveva un vaccino. Nei nostri piani avremmo dovuto tornare in montagna ieri sera, in realtà...

In realtà, benché il vaccino di Pulcino sia andato benone (la reazione si potrebbe manifestare tra una settimana), la nostra amica sfiga si è nuovamente divertita con noi. Era già successo, ricordate?

Dopo la vaccinazione i bimbi ed io siamo andati a fare un po' di spesa per rimpolpare la dispensa in montagna.
Ero in un negozio a comprare la mia matita per gli occhi nuova, quando Polpetta si è piegato in due per il mal di pancia.
Abbiamo corso alla velocità della luce fino alla toilette e qui hanno iniziato a manifestarsi i sintomi di una fastidiosa influenza intestinale.
Fortunatamente eravamo in un centro commerciale: siamo andati in parafarmacia ed ho comprato i fermenti lattici che ho subito somministrato al mio bambino.

La cosa sembrava finita, ma ad ora di pranzo, ecco una nuova scarica!
Un pranzo leggero a base di riso in bianco è stato imperativo: il riso è leggero ed aiuta l'intestino.
Marito ed io ci siamo confrontati e lui è tornato al lavoro con l'accordo che l'avrei tenuto aggiornato sullo stato di salute di Polpetta ed avremmo deciso se tornare in montagna o restare a casa.

Ma nel pomeriggio, mentre Polpetta, Pulcino ed io leggevamo le favole prima del riposino, la febbre ha iniziato a salire.
Il mio povero bambino grande era bollente e si continuava a risvegliare, diceva qualche parola senza senso e si riaddormentava.
La febbre, per fortuna, non era molto elevata, ma non avevo nessun antipiretico perché è nella borsa del pronto soccorso in montagna.

Così ho preso accordi con Marito: abbiamo deciso di restare tranquilli a casa finché Polpetta non starà meglio. Il nostro frigo, però, era così vuoto che se lo aprivi si sentiva l'eco, per cui ho mandato a Marito una mini lista della spesa, in modo che dopo il lavoro passasse a fare acquisti.

Quando i bimbi si sono svegliati ho iniziato a ripulire casa, che dopo essere stata abitata solo da Oreste per un mese intero, ne aveva proprio bisogno.
Confesso però di essere stata in difficoltà. Polpetta era collassato sul divano, indebolito, mentre Pulcino più attivo che mai: ora che gattona ed un po' si alza in piedi ha un sacco di cose da fare ed è curioso. Non sta fermo un secondo e va guardato a vista per evitare che combini guai, per cui fare i mestieri con lui è un lavoro lungo. Ma non ero preoccupata. In breve sarebbe arrivato Marito ed in due sarebbe stato più facile.

Nel tardo pomeriggio, però, Marito mi ha telefonato. Il suo motorino si è di nuovo rotto. Era già successo il mese scorso, quando si era rotta la cinghia.
Ecco, questa volta si è rotto il motorino di avviamento.

Così Marito è tornato a casa tardi e senza spesa, proprio nel momento in cui non solo avevo fatto saltare la corrente di casa (perché sono una pasticciona) ma mi stavo domandando come fare a riuscire a pulire casa. Lo volevo davvero. Sono allergica alla polvere, i bambini giocano per terra ed era imperativo vivere in un ambiente in ordine.

Il suo ritorno a casa è stato provvidenziale!
È andato a fare la spesa con la mia auto ed in compagnia di Pulcino, così in poco tempo il piano inferiore era di nuovo scintillante e dignitoso.
Quando Marito è tornato con spesa, medicina per Polpetta e Pulcino, ci siamo organizzati e siamo riusciti a rendere dignitoso e pulito anche il piano superiore entro ora di cena.

Come dicevo ieri, quando affermavo che "volere è potere", collaborando insieme Marito ed io abbiamo superato le difficoltà e lavorando come una squadra siamo riusciti a superare gli ostacoli che ieri hanno costellato la nostra giornata.
La sera eravamo tutti davvero distrutti. Ci siamo consolati con una cena cinese da asporto e siamo andati a letto sperando che il giorno dopo potesse essere migliore.

Oggi Polpetta sta meglio. Il suo pancino non è ancora in ordine, ma la febbre per ora non c'è. Ho speranza che domani si possa tornare in montagna.
Avendo lasciato l'auto di Marito in montagna ed essendo lui andato al lavoro con la mia auto, i bambini ed io siamo bloccati in casa. Ma non è un problema.
Dopo un mese in montagna avevo nostalgia  della mia casetta, perché non c'è posto più bello del "mio rifugio felice".

So già che, anche se la stagione dei giri in motorino di Marito è terminata per un po', appena Polpetta si sarà rimesso torneremo in montagna e ci divertiremo ancora a lungo, prima del mio rientro al lavoro a fine mese.

Nonostante gli sfortunati eventi ogni tanto si concentrino in una giornata sola, restando uniti ne usciamo indenni, perché una famiglia unita supera tutto, anche giornate fastidiose come quella di ieri.

Commenti

  1. Silvia, mi sembra di leggere la serie di "inconvenienti" (usiamo un eufemismo) che sta succedendo qui... Coraggio e pazienza, dai. Un abbraccio

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  2. Un abbraccio a te e Anna, purtroppo d'imprevisti fastidiosi nn si è mai a corto!

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