Come cambiare il pannolino


-immagine tratta dal web-


Il cambio del pannolino è un momento particolare. 
Tutte le mamme sanno che, da quando nascerà il loro bimbo pannolini e salviettine saranno indispensabili per i primi anni di vita del loro figlio.
Tutte le mamme sanno che il pannolino va cambiato, tante sono già esperte e sanno cambiare un pannolino anche ad occhi chiusi, ma una neo mamma alle prese con il primo figlio, a poche ore dal parto, si può trovare spaesata.

Ciò che rende il primo cambio del pannolino un momento che mette in difficoltà una neo mamma è il fatto che il bimbo sia piccolo, inerme, non sia in grado di controllare il collo e la testolina debba essere sorretta...
È lì, con il piccolo sul fasciatoio del reparto maternità e lo guarda, cercando il coraggio di iniziare il cambio perché teme di far male al suo piccolo o di sbagliare qualcosa.

Poi, però, cambia il primo pannolino, supera il primo ostacolo e supera le sue paure e da quel momento il cambio del pannolino sarà così naturale che entrerà a far parte della sua routine.

Ma come effettuare al meglio un baby pit stop?

Innanzitutto è essenziale che la mamma sia consapevole del fatto che il cambio del pannolino non è solamente un momento meccanico, in cui si effettuano dei movimenti specifici in modo automatico, ma è l'occasione per entrare in relazione con il piccolo e di creare un rapporto speciale con lui.
Ecco perché il cambio dovrebbe essere fatto in modo rilassato. 

Se la mamma vive il momento del cambio come un momento di coccola, chiacchierando con il suo piccolo, cantando per lui, sorridendo, approfittandone per fare un bel massaggio, potrà vivere questo momento come l'occasione per costruire un bellissimo rapporto con il suo bimbo. Inizialmente si studieranno a vicenda, prenderanno confidenza e poi il cambio sarà un gioco per entrambi.

Vediamo in che modo cambiare il bambino:

1- preparare tutto l'occorrente per il cambio sul fasciatoio in modo da non doversi spostare per la stanza alla ricerca del necessario. MAI lasciare il bambino incustodito sul fasciatoio, nemmeno se ha pochi giorni e non si muove più di tanto. Se si è dimenticato qualcosa, andare a prendere il necessario con il bimbo in braccio. La sicurezza, in questo momento è fondamentale, perché il rischio che il bambino possa cadere dal fasciatoio e farsi seriamente male è dietro l'angolo. Un consiglio che vi posso dare è quello di controllare di avere tutto il necessario prima di iniziare il cambino in modo di non trovarvi in difficoltà quando il pannolino è aperto. (Cosa molto spiacevole, ve lo assicuro!)

2- fare in modo che l'ambiente sia ben riscaldato. Cambiare il pannolino in un ambiente freddo non sarà piacevole per il bambino che rischia di prendere un colpo di freddo e stare male. I bambini molto piccoli soffrono molto il freddo. Evitate quindi le correnti d'aria anche d'estate e fate attenzione che il climatizzatore non abbia il getto d'aria direzionato contro il bambino.

3- sdraiare il bambino a pancia in su sul telo del cambio e spogliarlo nella parte bassa in modo da scoprirlo il meno possibile. Io mi trovo bene abbottonando l'ultimo bottone della parte finale del body sopra la pancia in modo che non resti a penzoloni e si sporchi con il pannolino o si bagni durante il lavaggio.

4- parlare con il bambino e farlo giocare con qualche oggetto, ma sempre controllandolo con grande attenzione. Cantate qualche canzone, raccontegli costa state facendo. Anche se sembra non capire quello che dite, ascoltare la vostra voce lo rassicurerà. Attenzione al tono della voce. Più è pacato e sommesso, più sarà rassicurante ed il bambino apprezzerà il momento del cambio.

5-aprire il pannolino e pulire la cacca con una salviettina in modo da togliere il più grosso. Rimuovere lo sporco dal davanti verso il sederino, e non viceversa per evitare che le feci raggiungano gli organi genitali (soprattutto per le bambine). Procedere con il lavaggio con acqua ed un detergente neutro. Usare le salviette senza lavare il piccolo solo quando si è fuori casa e non si può fare altrimenti.

6- una volta lavato il bimbo stenderlo di nuovo sul fasciatoio e asciugare bene il sederino. Tenendo sollevate le gambine far scivolare il pannolino pulito sotto la schiena del piccolo il pannolino già aperto in modo che gli adesivi laterali siano ai lati della vita.

7- portare il davanti del pannolino tra le gambette del bimbo ed attaccare gli adesivi sulla parte anteriore sistemandoli in modo che il bimbo sia comodo. Quando si chiude il pannolino bisogna aver cura che gli elastici intorno alle coscia del bambino siano sistemati bene, facendo in modo che le barriere esterne siano disposte nel migliore dei modi, così si eviterà la fuoriuscita di cacca e pipi dal pannolino.

Il cambio del pannolino è un momento intimo e delicato. Se il bambino viene cambiato da qualcuno che non siano i genitori è fondamentale che il piccolo abbia già preso confidenza con la persona che effettua il cambio. Il mio suggerimento è quello di far effettuare il primo cambio del pannolino in presenza della mamma o del papà.

Per quanto riguarda l'uso delle salviette, tante sono le teorie delle mamme. C'è chi le rifugge come la peste, perché pensa che contengano sostanze nocive, chi invece legge l'inci sulle confezioni scegliendo quelle con i componenti che  danno più fiducia e chi, invece, non si fa problemi perché pensa che una salviettina valga l'altra.

Io sono dell'idea che le salviettine siano utilissime fuori casa o quando si debba togliere il più grosso delle feci prima di procedere al lavaggio, ma cerco di utilizzare prodotti di qualità che contengano componenti che, a parer mio sono il meno nocivi possibili.
Quest'estate ho avuto il piacere di testare le salviette Pampers per Principesse colorate. Se siete curiosi di conoscere la mia esperienza, potete leggerla in questo post.


Commenti

  1. Tutto verissimo! IO le salviettine Pampers non le ho mai usate, però ho usato i pannolini e non mi sono trovata bene, causavano irritazioni alla pelle del ricciolino, come molte altre marche. Cercando, alla fine abbiamo trovato quella giusta. Anche questa è una cosa che si impara con il tempo e l'esperienza!

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