Leggerezza



L'altro giorno era una mattina di pioggia.
La notte era stata un disastro e la mattina un delirio.
Quando finalmente sono arrivata al lavoro ho parcheggiato e mi sono fermata ad osservare una panchina.

Le foglie arancioni erano di un colore ancora più vivo, valorizzate dall'umidità della pioggia, il cielo plumbeo. La panchina stava lì, sola, a prendere la pioggia in un parco vuoto. C'eravamo solo lei ed io.


In quel momento la stanchezza della mamma mi è crollata addosso, sapevo che sarei tornata a casa tardi perché dopo il lavoro sarei andata dal dentista per una visita di routine (vi ho già raccontato quanto mi inquieti andare dal dentista) ed avevo nostalgia dei miei bambini.
Pulcino settimana scorsa è stato male ed io, tra lavoro, dentista ed altri impegni inderogabili sono stata poco con lui. Il senso di colpa delle mamme mi stava rattristando.

Ero malinconica quando  sono entrata nel nido dove lavoro.
Poi i bimbi del nido mi sono corsi incontro per abbracciarmi, per darmi il buongiorno.
E mi sono tornate in mente le parole di una delle Principesse Colorate, Fabiana. 
Ogni settimana mi arriva una sua mail: mi sono iscritta alla newsletter del suo blog ed è un piacere ricevere la sua mail, carica di pensieri positivi e tanta, tanta saggezza. Fabiana, con la sua dolcezza riesce sempre a darmi spunti per vivere la mia vita in modo sereno e felice.
Nell'ultima mail Fabiana diceva che il segreto della felicità sta nel prendere la vita con leggerezza.

Non sempre le cose vanno come vorremmo e non possiamo modificare il corso degli eventi. Ciò che possiamo fare, però, è accogliere ciò che la vita ci riserva.
Non dobbiamo accogliere solo le cose belle, ma anche ciò che ci piace di meno.
Il segreto sta nel viverle con leggerezza.
Vivere con leggerezza non significa essere superficiali, attenzione! Vivere con leggerezza significa accettare ciò che ci accade con spirito leggero, senza piangersi addosso o riempirsi di pensieri cupi, rancore, inquietudine.

Ok, non sono potuta stare con i miei bimbi, che  però sono stati bene, accuditi dal papà, dalla nonna, o a scuola, ma il tempo che abbiamo passato insieme, seppur poco è stato carico di amore, di momenti speciali per noi.
Ci vuole poco per dare ai nostri figli ciò che serve loro per stare bene, anche se, purtroppo, ci sono impegni inderogabili che ci portano lontane da loro.
I nostri figli hanno bisogno di sentirsi amati. Di sapere che sono nei nostri pensieri. Quando hanno questa consapevolezza, loro stanno bene.

Ecco quelle che, secondo me, sono le pratiche di cura che possiamo attuare con i nostri figli per passare con loro tempo di qualità:

1- appena arrivati a casa, salutarsi bene. Un grande abbraccio, tanti baci, un momento di coccola per recuperarci dopo essere stati separati a lungo;

2- raccontarsi la propria giornata. A Pulcino chiedo se si è divertito al nido e se è stato bene. Lui ancora non parla, ma sapendo quali attività ha svolto al nido (le educatrici hanno cura di dirci sempre quali attività sono state svolte) gli chiedo se quella attività gli è piaciuta. Di solito mi sorride e si tuffa tra le mie braccia baciandomi.
Polpetta, invece, ama raccontarmi la sua mattinata. È un bel momento di condivisione.

3- trascorrere del tempo insieme. Ok, noi mamme arriviamo a casa e dobbiamo trasformarci in casalinghe, ma possiamo ritagliarci una mezzoretta per giocare con i bimbi oppure coinvolgerli nelle nostre attività. I bimbi adorano sentirsi importanti ed aiutarci

4- cenare insieme. La cena è un momento di condivisione molto importante in famiglia. A me non piace l'idea di far cenare i figli prima e poi, mentre giocano, cenare noi adulti. A casa nostra ci si siede a tavola insieme e si condivide il pasto.

5- una coccola speciale prima delle nanne. Serve per accompagnare i bimbi al sonno e per caricarci affettivamente per essere pronti per la notte e dormire sereni, liberi dai sensi di colpa o dalla nostalgia.

Infine, non dimentichiamoci mai la leggerezza. Cerchiamo di tornare un po' bambini, accogliere la vita come arriva e senza piangerci addosso e pensare a ciò che avrebbe potuto essere, accettiamo quello che abbiamo.
I bambini sono felici perché non vivono schiavi di aspettative elevate o di rimpianti. Sono felici perché colgono l'attimo e lo assaporano con gusto.

Sapete che io amo il pensiero positivo. Ho imparato a lasciare andare i pensieri negativi ed a vivere con leggerezza e devo dire che sono molto più serena.
Come dice Fabiana, la leggerezza ci aiuta a superare tutti gli ostacoli, soprattutto se impariamo ad accettare le nostre emozioni.

E allora, anche se le giornate sono faticose, accettiamole e cerchiamo di viverle al meglio. La felicità va solo coltivata con il nostro atteggiamento e la predisposizione mentale.

Commenti

  1. Eh giá...capita a tutti di vivere giornate, momenti no...che ti fanno vivere tutto con molta pesantezza....quando mi capita questo, cerco di concentrarmi sull'attimo presente e di viverlo bene...a volte è difficile, e non sempre riesco, ma almeno mi sforzo...
    Buona giornata!

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