Le feste di Natale sono utili?




Con l'avvicinarsi del Natale tutti i genitori si trovano a partecipare alle feste organizzate nelle scuole.
Ma sono davvero necessarie queste feste? Sono utili? O si potrebbero benissimo evitare?

Io lavoro in un asilo nido, ormai lo saprete già, e devo dire che, sebbene le feste di Natale siano laboriose da preparare e molto impegnative, sono comunque fonte di soddisfazione.

Questo tipo di festa possono essere un'occasione per noi educatrici e per i genitori per confrontarci, avere un momento in cui scambiare due parole che non siano le informazioni basilari che ti scambi la mattina quando accogli i bambini o il pomeriggio quando fai il resoconto della giornata. Questo ci aiuta ad intessere quelle relazioni  di fiducia che sono fondamentali per collaborare insieme all'educazione dei bambini.

Le feste di Natale sono l'occasione per i bambini del nido di vivere l'ambiente in cui trascorrono gran parte della loro giornata assieme ai genitori, per star bene con loro senza doversi separare da mamma e papà, ma vivere insieme dei momenti di gioia.

E le temutissime recite di Natale della scuola dell'Infanzia?
Sono davvero utili?

Io credo di sì. 
Preparare lo spettacolo di Natale permette ai bambini di fare esercizio di memoria per imparare le canzoni o le poesie. Questo esercizio serve loro per imparare a memorizzare i testi, competenza che sarà fondamentale per l'apprendimento delle nozioni di cultura generale alla scuola primaria.

Inoltre il fatto di esibirsi di fronte al pubblico di genitori insegna ai bambini ad avere coraggio, ad affrontare la platea e parlare di fronte a molte persone. Insegna loro a gestire l'ansia da prestazione. Cantare e recitare insieme agli amici aiuta i bambini ad avere fiducia in sè stessi e nelle loro capacità.

Cosa possiamo fare noi genitori, per i nostri piccoli attori?
Lunedì c'è stata la festa della scuola di Polpetta. Lui, che si era preparato con impegno ed aveva cantato e ricantato la canzone provando il ritmo non solo a scuola, ma anche a casa, mi ha confessato che aveva paura di sbagliare a suonare il triangolo durante lo spettacolo.
Le sue parole mi hanno riempita di orgoglio e tenerezza. L'ho abbracciato e rassicurato, dicendogli che si era preparato tanto e che sarebbe andato tutto bene, aggiungendo anche che, se per caso avesse sbagliato qualcosa, io sarei stata orgogliosa di lui in ogni caso, perché sapevo che si stava impegnando molto.

Ecco, il compito di noi genitori è quello di infondere ai nostri bambini sicurezza in loro stessi, di aiutarli ad accettare i loro eventuali piccoli errori, insegnando loro a fare tesoro di questa esperienza che li aiuterà ad essere più sicuri di sè in futuro e, quindi a non sbagliare la volta successiva.
Perché, in fondo, un bambino che sarà in grado di affrontare la platea e cantare la canzone di Natale insieme ai compagni, sarà in grado anche di sostenere un'interrogazione davanti alla classe ed all'insegnante quando sarà alla scuola primaria.  

Sono utili, quindi, le feste di Natale?
Si, perché sono un momento di condivisione, il momento di fare gruppo con i genitori della classe che magari di solito non incontriamo perché siamo sempre di corsa. Sono un momento felice, che ci fa sentire di appartenere all'agenzia educativa a cui affidiamo i nostri bambini.
Sono una festa, per noi, ma soprattutto per i nostri bambini, che cresceranno sapendo che noi c'eravamo, li abbiamo sostenuti e serberanno questo ricordo nel cuore anche quando saranno grandi.

Commenti

  1. Concordo con te, nel caso di bambini aperti o comunque non particolarmente timidi. Io ho un passato da bambina e ragazzina che timida è dire niente. Ho persino smesso di danzare perché non riuscivo davanti ad una platea. Io, piuttosto di recitare davanti ad altre persone, credo che sarei morta. Ho anche impresse nella mente tutte le recite e i canti di una delle mie sorelle, dove sia al nido che alla materna ha sempre e solo pianto disperata. Quindi credo sia soggettivo.

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    1. Hai ragione, Marta!
      Ci sono bambini particolarmente sensibili per i quali un'esibizione davanti al pubblico è difficile da affrontare.
      Per fortuna, però, le insegnati difficilmente fanno fare a questi bambini esibizioni da soli, prediligendo per loro esibizioni in gruppo, in modo che l'impatto col pubblico sia per loro meno potente.
      Vero è anche che una brava insegnate sa anche capire quando uno spettacolo è troppo difficile da affrontare per i bambini più sensibili che non riescono a reggere la tensione e cerca strade alternative.

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  2. COncordo con te in tutto e per tutto! Ci pensavo anche io l'altro giorno, cercando il solito gioco di incastri per esserci alla recita di Natale del ricciolino. E' un modo per socializzare con gli altri genitori e gli insegnanti, per vedere come i bambini si rapportano agli insegnanti e viceversa, per stare insieme con gioia e per, i bambini, per superare le paure. Che emozio quest'anno vedere che il ricciolino per la prima volta ha cantato tutte le canzoncine senza farsi prendere dalla timidezza come era accaduto gli scorsi anni, quando pur essendo preparato, davanti a tutti faticava ad aprir bocca!

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