Spostare il bambino nella cameretta



Pulcino è un bimbo ad alto contatto, lo dico sempre!
Se Polpetta a due mesi e mezzo dormiva tutta notte e a sei era nella sua cameretta, Pulcino ha avuto bisogno di stare a contatto con la mamma più a lungo.

Ormai, però, a diciotto mesi, è giunta l'ora per il mio piccolino di iniziare a volare.
Durante le vacanze di Natale abbiamo comprato un lettino nuovo, dato che quello dove dormiva è molto datato (era il mio di quando ero bambina) e non è molto sicuro, in quanto quando Pulcino si alza in piedi rischia di cadere al di là della sponda.

In questi giorni di vacanza, poi, il mio piccolo ha compiuto passi avanti nella sua autonomia ed ha iniziato a dormire molto più a lungo. 

Sebbene a me piangesse il cuore perché ormai sono abituata ad addormentarmi ascoltando il suo respiro, ho messo da parte il mio egoismo di mamma ed ho deciso che le vacanze di Natale erano il momento giusto per compiere il grande passo.

Siamo andati tutti insieme in gita all'Ikea ed abbiamo comprato il lettino nuovo che Marito ha montato in tempo di record, mentre i bambini lo osservavano ammirati. Quindi abbiamo lasciato che Pulcino giocasse nel lettino, per prendere confidenza. 

A lui il lettino nuovo piaceva un sacco, così dopo avergli detto che era il suo lettino e che avrebbe dormito in camera con suo fratello perché è diventato grande, nel pomeriggio ha fatto il riposino nel suo lettino nuovo e, siccome l'esperimento era riuscito, da sabato sera dorme nel suo lettino, nella camera dei bambini.

Polpetta è felicissimo! Da quando è nato Pulcino aspetta che il suo fratellino condivida con lui la camera da letto e finalmente è giunto il momento.

Perché non abbiamo compiuto prima il passo?
Perché i risvegli di Pulcino erano tanti, per quasi diciotto mesi non abbiamo dormito più di tre ore per volta: un po' perché aveva bisogno delle poppate, un po' perché spuntavano i dentini, un po' perché il mio bambino piccolo ha tanto bisogno di contatto fisico ed è dotato di Mammometro, lui non era pronto a dormire distante dal lettone.

Un po', sinceramente, è stata anche una scelta di comodo: svegliarsi tre o quattro volte a notte e poi andare al lavoro mi devasta, per cui ho scelto di tenere Pulcino vicino a me per poter dormire un pochino in più.

Abbiamo aspettato anche perché a settembre il mio rientro al lavoro è coinciso con il suo inserimento al nido e non volevo inserire troppi cambiamenti nella sua vita.

Adesso era il momento giusto.
Anche se la notte tra domenica e lunedì ha avuto un risveglio ed è rimasto nel lettone per più di un'ora, una volta rimesso nel suo lettino ha dormito fino a mattina.

Come capire, quindi, che è ora di mettere il bambino nella sua cameretta?

Innanzitutto il bambino va spostato nella cameretta dopo i sei mesi di vita, quando il rischio SIDS si abbassa. I genitori devono sentirsi pronti, perché i piccoli, con le loro antennine, percepiscono le insicurezze degli adulti diventando insicuri pure loro. Questo inficia la qualità del sonno dei bambini che non riescono a rilassarsi ed il sonno diventa disturbato, per cui non riescono a dormire nella loro cameretta.

Un altro indicatore del fatto che è giunto il momento per spostare il bimbo nella cameretta è che il bimbo riesca a dormire qualche ora senza interruzioni e che, se si sveglia, sia semplice riaddormentarlo.

Spostare il bambino dalla camera dei genitori alla cameretta, in fondo è un evento importante che segna un ulteriore passo avanti nel processo che porta alla nascita psicologica del bambino.

Non c'è un'età precisa per spostare il bambino nella cameretta: ogni bimbo è a sè, come ogni mamma lo è, per cui ci sono bambini che sono pronti prima e bambini che si sposteranno poi.

La cosa fondamentale è che il fatto di spostare il bambino nella cameretta sia vissuto serenamente sia dai genitori che dal bambino. Se il primo tentativo fallisce, non vuol dire che il bambino sia viziato o che i genitori non siano adeguati, ma significa solo che non era il momento giusto.

Questo passaggio, infatti, necessita di serenità e pazienza.
Non serve a nulla che la mamma o il papà si preoccupino chiedendosi se il fatto che il piccolo dorme ancora in camera con loro sia un indicatore di scarsa competenza genitoriale.
Semplicemente non è il momento giusto.

Nessun bambino arriva alla maggiore età nella camera dei genitori! Prima o poi il passaggio avverrà.
E quel momento sarà carico di emozioni, sensi di colpa, eccitazione, riflessioni, preoccupazione, senso di inadeguatezza, euforia...
Ma sarà anche un momento importante nella vita della famiglia, che cambierà gli equilibri e restituirà alla camera dei genitori il ruolo di luogo di intimità e vita di coppia.

E voi? Come avete vissuto il passaggio dalla camera dei genitori alla cameretta?


Commenti

  1. Eh, lo so, è più traumatico per la mamma che per il piccolo gestire l'autonomia... ma è un grande passo avanti, sia per lui che per voi!

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  2. Congratulazioni! Un passo importante, e un bellissimo articolo che mi fa ripensare alle tre volte (una x figlio) che ho compiuto questo passaggio... Sempre senza traumi, e con un pizzico di materna nostalgia ;-)

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  3. Concordo con ciò che scrivi... bisogna essere pronti entrambi e soprattutto va vissuto con serenità, a volte è più difficile per noi che per i nostri cuccioli. Con la mia bambina di 5 anni non abbiamo avuto problemi di adattamento al lettino e alla cameretta, con il piccolino lo spero anche perché lui è molto più coccoloso e cerca sempre il contatto per dormire. Ma leggendo il tuo post mi rasserena il fatto che prima o poi si adatterà anche lui che è super mammone!!! Grazie

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    1. Guarda, un anno fa non credevo ci saremmo mai riusciti, eppure...
      Anche se confesso che il passaggio si sta rivelando meno indolore del previsto, visto che è tornato a svegliarsi verso le una.
      Ma conto che si rilassi e ritorni a dormire tutta notte in poco tempo...

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  4. a leggere a posteriori, mi reputo strafortunata per come sono andate le cose con i miei figli. il primo, anche grazie ad un bibe di latte artificiale stracriticato ma fondamentale per il famelico, dall'età di un mese ha cominciato a dormire tutta notte. nella sua cameretta. quando è nata la sorellina il grande la voleva vicino. per cui gli mettevamo in cameretta la navicella, per poi spostarla da noi una volta che lui si era addormentato. al mattino prima della sua sveglia nuovo spostamento. tempo una settimana non l'abbiamo più spostata. si svegliava una volta per notte ed era meno complicato per me alzarmi in quell'occasione che tutti i precedenti spostamenti.

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