Come aiutare i bambini nella formazione dell' identità

-immagine tratta dal web-



Al momento della nascita i bambini iniziano il lungo percorso verso la formazione della personalità, che li condurrà a creare la loro identità.

Se inizialmente si sentono un tutt'uno con la mamma, piano piano si individuano dalla figura materna e comprendono di essere un individuo a sè, con una propria identità. Non è un percorso immediato, ma un cammino da compiere accompagnati dalle figure che si prendono cura di lui.

Come fare, quindi, per aiutare i bambini nella formazione del loro senso di identità?

Dobbiamo trattarli da persone fin da subito.
Spesso capita che le persone pensino che un neonato non capisca, che tanto non serva parlargli, che bastino dei gesti meccanici per prendersi cura di lui.

In realtà i neonati nascono persone, con i loro sentimenti e le loro emozioni. Sono persone che non hanno ancora imparato ad esprimersi ed a farsi capire. Non sono bambole e capiscono più di quanto certi adulti possano credere.

Ecco quindi che parlare loro, chiamarli per nome, far attenzione a ciò che cercano di comunicare con sguardi, pianti e sorrisi, è fondamentale per creare in loro il senso di identità ed aiutarli a sentirsi percepiti come persone.

Mano a mano che il bimbo cresce, possiamo mostrargli la sua immagine allo specchio, dicendogli "ecco, questo sei tu!". Se inizialmente gli sembrerà di vedere un altro bambino, col tempo si renderà conto che il bambino allo specchio è proprio lui ed amerà osservarsi, farsi le smorfie, leccare lo specchio sulla sua immagine, toccare lo specchio cercando di toccarsi, per poi toccare il suo volto ed osservare i suoi movimenti riprodotti dallo specchio.

Ai bambini piace tantissimo guardare le foto: foto con sè stessi, con i genitori, i fratelli, i nonni e tutte le persone che compongono il loro microcosmo. Questo li aiuta a creare la loro identità ed il senso di appartenenza alla famiglia. Se creiamo loro un piccolo album con le loro foto che possono guardare quando vogliono, trarranno grande piacere nello sfogliare le pagine piene di foto.

Altro modo per aiutare i bambini a creare un senso di identità è quello di ricordarsi di lasciare dello spazio in casa dove possono tenere le loro cose: un angolo della libreria per i loro libretti, una cesta con i loro giochi, una zona dove poter giocare... Sapere di possedere qualcosa di proprio aiuta i bambini ad avere un senso di sè, perché ogni persona ha bisogno di riconoscere le proprie cose in un proprio spazio in casa.

Infine è importante che i bambini abbiano una propria camera da letto: il letto è il luogo dove si passa da uno stato di coscienza ad uno di incoscienza e l'addormentarsi richiede di essere in grado di rilassarsi in un luogo confortevole. Potersi addormentare in un luogo proprio, dove riconoscere il proprio spazio ed i propri oggetti è importante per tutto il periodo della crescita del bambino: è importante nella prima infanzia e fondamentale durante l'adolescenza, quando il ragazzo consolida l'idea di sè che trae le sue origini nella prima parte della vita.

Nel caso in cui due o più fratelli debbano condividere una stessa stanza, è fondamentale che abbiano comunque una parte della camera da letto da poter personalizzare a seconda della propria personalità e da poter riconoscere come spazio proprio.

La nostra casa non è grande ed i bambini hanno la stanza in comune. Marito ed io stiamo cercando di arredare e creare la stanza dei bambini facendo in modo che ognuno senta che la camera gli appartiene. Abbiamo destinato un armadio per ciascuno, in modo che ogni bimbo abbia il proprio guardaroba ben separato da quello del fratello e stiamo decorando la stanza in modo che ci siano sia oggetti di Polpetta che di Pulcino.

Inoltre, poiché tra fratelli è facile passarsi gli abiti, cerchiamo comunque che Pulcino abbia anche degli abiti solo suoi, perché è giusto che ogni bambino abbia abiti che rispecchiano la sua personalità.

Lo sviluppo dell'identità del bambino è molto delicato e personale, ma noi genitori, con alcune accortezze, possiamo accompagnarli in questo percorso di crescita.

E voi? Come aiutate i vostri bambini a sviluppare la loro identità?

Commenti

  1. Pur inconsapevole dei benefici, faccio tutto ciò che hai elencato. Guardare le foto insieme è un rito che facciamo molto spesso, commentiamo e ricordiamo ed è un momento che amo tantissimo. Hanno pure un loro spazio, anzi a dire il vero hanno proprio una stanza, metà dedicata a lei e metà dedicata a lui (il fatto che poi mischiano ogni cosa è relativo vero??) e pure la cameretta anche se in comune, è divisa in comparti con tanto di armadi rosa e azzurri

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  2. I punti li abbiamo tutti, ma nella cameretta non c'è verso di farli dormire... con il grande l'abbiamo decorata e sistemata insieme, ognuno ha il suo armadio, il suo letto... ma alla fine dormono sempre con me, o meglio, il grande dorme nel lettone (alla mia sinistra) e il piccolo nel lettino con le sbarre (alla mia destra): ho le guardie del corpo.. :)
    Se non fosse per i continui risvegli (causa dentini in arrivo) il piccolo lo avrei già messo in cameretta... ma come faccio con l'altro? Lo scorso fine settimana abbiamo ritentato, ma la scusa questa volta erano i mostri (che quando c'è la mamma diventano invisibili)... ho proposto uno spray anti-mostri, ma non ha funzionato... non so più cosa inventarmi!!!!
    Silvietta.... consigliami tu!!!!!

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    1. Credo che il grande si senta solo nella cameretta, mentre tutti voi siete nella camera dei genitori.
      Secondo me le cose che potreste fare sono due:
      Stare con lui in cameretta fino a che non si addormenta, oppure aspettare a spostarli entrambu fino a quando il piccolo non si sarà regolarizzato con il sonno.
      Il mio bambino grande si vuole addormentare con il papà mentre io nell'altra stanza addormento il piccolo. Poi porto Pulcino nel suo letto nella camera dei bambini. Da quando dormono insieme Polpetta è molto più sereno! Ma Pulcino è un po' più regolare rispetto a mesi fa ed i risvegli notturni non sono più la regola, bensì sporadici.

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    2. Grazie Silvietta per i consigli! Abbiamo già tentato di stare con il grande fino a che non si addormenta ma, oltre a metterci delle ore e a leggere l'intera libreria, alle 2,00/3,00 di notte si sveglia e corre nel lettone...
      ritenteremo e proveremo a spostarli entrambi quando i tempi saranno più maturi... non perdo la speranza!
      Per curiosità, i tuoi quanti anni hanno? Un abbraccio a Pulcino e Polpetta e un grazie ancora di cuore a Te! Eli

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    3. Polpetta ha quasi cinque anni, mentre Pulcino ha 20 mesi.
      Devo dire, però, che Polpetta ha sempre dormito per gran parte della notte, a partire dai due mesi e mezzo, mentre Pulcino, anche questa notte, ha passato tre ore nel lettone, da mezzanotte alle tre.
      Sai, Elisabetta, ogni bambino ha i suoi tempi. Ho letto un libro, tempo fa, che mi ha aiutata tantissimo a rilassarmi ed a non crucciarmi delle notti insonni. Il libro è "Facciamo la nanna" di Grazia Hoenegger-Fresco: è un libro ricco di consigli e verità.
      Vedrai, con i loro tempi anche i tuoi bambini dormiranno nella loro cameretta. Forse il piu grande è un po' geloso del fratellino e manifesta la gelosia durante la notte...

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