La nascita sonora



Quando inizi a sospettare di essere incinta, ti metti in ascolto.
Ascolti il tuo corpo, senti che qualcosa è diverso dal solito e poi il test conferma quello che sospetti: una nuova vita sta crescendo in te.

Da quel momento in poi, sei mamma ed ascolti. Ascolti il tuo corpo, ascolti i suoi segnali, resti in attesa dei messaggi che arrivano dalla tua pancia.

Nel mentre il bambino ti ascolta. La relazione sonora tra madre e figlio, infatti, inizia nel grembo materno con i suoni del corpo della madre e la sua voce; tutti i suoni che il nascituro percepisce segnano la sua esistenza in termini emotivi, affettivi e cognitivi, in quanto pongono le basi esperienziali di quella che sarà la sua vita futura.

Lo sapevi che il tuo bambino, quando nasce, conosce perfettamente la tua voce?

Se anche il papà ed i fratelli si sono relazionati con il bimbo mentre era nel pancione, il piccolo li riconoscerà mentre gli parlano e questo lo aiuterà a rilassarsi sia mentre si trova nel pancione che dopo la nascita.

La nascita, oltre che essere biologica, ed affettiva, quindi, è anche una nascita sonora e la relazione madre figlio si basa molto sull'udito e l'ascolto.
Da quando il bambino viene al mondo ogni mamma si rende conto, poi, che il suo udito è cambiato. Percepisce i suoni del suo bambino ovunque, riconosce il suo pianto in mezzo alla folla.

Quando i miei bambini erano in fasce, ricordo che dormivano nella stanza con me ed il papà, per evitare il rischio Sids. Spesso, nel cuore della notte, mi svegliavo poco prima che iniziassero a piangere per chiedere di essere allattati, percepivo ogni minima modifica del loro respiro.
Ora che dormono nel loro lettino, nella loro stanza, non ho ancora perso il mio superpotere, anzi! Si è raffinato, perchè sento perfettamente i miei bambini anche se non sono vicini a me, mentre spesso Marito, come tutti i papà, non li percepisce.

Mia mamma lo diceva sempre: la voce mia e di mia sorella erano speciali, inconfondibili. La nostra relazione è sempre stata basata sull'ascolto. Ci siamo sempre parlate, abbiamo sempre cantato insieme, ci siamo sempre ascoltate.

La voce di mia madre è tutt'ora uno dei suoni più belli, che mi scalda il cuore, esattamente come le vocine dei miei bambini.

Credo che la maternità sia anche questo: amore puro che passa attraverso i suoni.


L'udito è fondamentale, in maternità. Ecco perchè noi mamme dobbiamo prenderci cura di noi stesse e del nostro udito.

Una volta ho chiesto aiuto a mia madre perché ero spaventata: mi ero svegliata nel cuore della notte perchè percepivo un suono fortissimo provenire da un orecchio. Era così forte che non riuscivo a dormire. Quando la mattina ho chiamato mia madre per raccontarle ciò che mi spaventava (temevo di perdere l'udito) lei mi ha indirizzata, consigliandomi un incontro con uno specialista. Mi ha anche rassicurata: era capitato anche a lei un episodio simile e si era risolto.

In realtà, alla fine, il mio acufene era dovuto al fatto che dopo un forte raffreddore il mio dotto uditivo si era intasato e con un'adeguata pulizia effettuata dallo specialista si è risolto tutto.

Da allora pongo molta attenzione al mio udito e cerco sempre di tutelarmi al meglio.


Come figlia credo che sia importante aiutare mia madre a prendersi cura di sè e del suo udito con dei controlli periodici, perchè, si sa, con il procedere degli anni l'udito può subire un calo.

Amplifon è un'azienda multinazionale che si occupa dell'udito degli italiani dal 1950 e si avvale del supporto di spcialisti che hanno permesso all'azienda di fornire ai clienti il giusto supporto avvanendosi di strumenti realizzati grazie alla continua ricerca in campo audioprotesico ed agli approfondimenti in ambito otorinolaringoiatrico e foniatrico.

Perchè, visto che i nostri superpoteri di mamma passano attraverso la salute del nostro udito, non organizziamo una visita di controllo insieme alla nostra mamma?

Se volete anche voi prendervi cura del vostro udito affidandovi ad Amplifon, potete avvalervi di un controllo gratuito in negozio compilando il modulo che trovate qui oppure chiamare il numero 800 046 385







Commenti

  1. mi ricordo che quando aspettavo Ele, Ale si avvicinava alla pancia e le parlava e lei si spostava, poi chiedevo a lui di spostarsi dal lato opposto e di parlare e lei si rispostava, si amavano già dalla pancia, era bellissimo

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  2. Ma che bel post!! Concordo con quanto scritto!! <3

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  3. Ecco perché si dice di parlare al proprio bimbo quando è ancora nella pancia. Lui sente eccome, e impara a riconoscere le voci di mamma e papà da subito <3

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