Lettera ad una mamma lavoratrice




Cara mamma lavoratrice,
Sei una donna forte, lo sai?

Tu, che la mattina arrivi trafelata al lavoro, spettinata, con una macchia di rigurgito sulla maglia, la matita sbavata ed il cuore che sanguina perché stamattina il tuo bambino piangeva e non voleva lasciarti per andare dalla maestra, asciugati le lacrime che sgorgano dal cuore.

Lo so, la nostra vita è dura.
Alle nove di mattina abbiamo già corso tanto. Ci siamo alzate prima dell'alba, abbiamo svegliato i nostri bambini, li abbiamo lavati, vestiti, abbiamo dato loro la colazione e contemporaneamente abbiamo tirato su i letti, arieggiato casa, rassettato la cucina e spazzato il pavimento.

E poi via, di corsa a scuola, trascinandoci dietro i nostri bambini, ripetendo all'infinito "è tardi!" come suol fare il Bianconiglio.

Abbiamo accompagnato i bimbi a scuola, dando loro quel bacio speciale che li accompagnerà tutto il giorno, sorridendo nonostante il piccolo piangesse ed il grande fosse restio a sciogliersi dall'abbraccio con cui l'abbiamo salutato.

Abbiamo corso con la nostra auto nel traffico, pregando il Cielo di arrivare in tempo, nonostante i camion, le auto che procedono lentamente, i semafori rossi, i pedoni che attraversano la strada. Abbiamo cercato parcheggio e correndo a perdifiato per arrivare al lavoro, siamo finalmente giunte sul filo di lana, un attimo prima di essere in ritardo.

I colleghi ci guardano con sufficienza, pensano che in fondo ce lo siamo volute noi di essere mamme. Non sanno quante notti insonni abbiamo alle spalle, non sanno che difficile sia salutare i nostri bambini ogni mattina, sapendo che torneremo a prenderli la sera, che saranno gli ultimi ad uscire da scuola. 

Non sanno che alle nove di mattina siamo già stanche, che la sera, dopo una giornata di lavoro, uscite dall'ufficio correremo a recuperare i nostri bambini. Arrivate a casa li ascolteremo, troveremo il tempo di giocare con loro. 
I nostri colleghi non sanno che saremo tristi per la poca cura ed attenzione che daremo ai nostri figli perché prima di cena dovremo fare i mestieri, cucinare, dare un po' di dignità alla casa perché non ci possiamo permettere la colf.

Non conoscono il senso di stanchezza che ci pervade la sera, quando, addormentando i bambini ci addormenteremo pure noi, per poi svegliarci di soprassalto un'ora dopo con il gatto che miagola perché ha fame e l'asciugatrice da piegare.

Che ne sa un adulto senza figli dei sensi di colpa per le volte che torneremo a casa tardi dal lavoro, per le volte che i bambini torneranno a casa con la baby sitter e non con noi.

Che ne sa un adulto senza figli dell'angoscia che proviamo quando chiamiamo la baby sitter che ci tenga i bambini quando stanno male? Del cuore che sanguina quando li affidi a quella bellissima persona che si prende cura di loro e ti salva quando sei in difficoltà, ma che non sei tu?

Che ne sa della nostalgia che provi quando ti mancano i tuoi figli? Del senso di solitudine quando corri tutto il giorno e non riesci a stare con i tuoi bambini quanto vorresti? Della tristezza che provi quando i tuoi figli ti fanno capire che hanno avuto nostalgia di te?

Che ne sa delle fatiche che ti porti nel cuore, mentre sul lavoro cerchi di essere professionale, di lasciare a casa i tuoi problemi di madre, di essere efficiente nonostante le notti insonni?

Eppure tu ti alzi ogni mattina ed affronti la tua giornata con coraggio. 
Eppure tu ogni giorno carezzi i tuoi bambini con gesti di cura, carichi di amore.

Eppure tu cerchi di essere una brava madre, una brava moglie, una brava persona ogni giorno.

E gli occhi scintillanti dei tuoi bambini che ti corrono incontro a braccia aperte quando li rivedi la sera, i loro abbracci ed i loro baci ti rendono la persona più ricca del mondo.

Ed osservare i tuoi bambini che camminano sicuri di sè nel mondo ti riempirà di orgoglio.

Ed addormentarti la sera, stanca, ma con la consapevolezza di aver cercato con tutte le tue forze di essere una madre sufficientemente buona per i tuoi figli, ti farà fare sonni sereni.

Perché in fondo, nel tuo cuore, lo sai, mamma lavoratrice, che stai facendo una cosa straordinaria.
Stai crescendo dei bambini, nonostante le difficoltà, nonostante la stanchezza, nonostante la fatica e la solitudine. È vero, te la sei voluta. Hai scelto tu di essere madre, ma quanto sei felice di questa scelta? Che miracolo è la maternità?

E vedere che i tuoi bambini sono felici e sereni, nonostante tutto, consolerà la tua tristezza.
Perché tu lo sai, sei una mamma lavoratrice, hai risorse che nemmeno immagini.
E riuscirai a superare ogni ostacolo, ogni difficoltà, supportata dall'Amore.

Perciò, mamma lavoratrice, asciuga quelle lacrime che vorrebbero sgorgare dai tuoi occhi e sii orgogliosa di te.
Sei una brava mamma, una brava moglie ed una mamma lavoratrice.

Sei una persona speciale, ed i tuoi figli lo sanno. È questo che conta. 

Cara mamma lavoratrice,

Asciugati le lacrime e sii felice. Stai facendo un ottimo lavoro!

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