La mia parola dell'anno



Ogni anno, a gennaio, ci si sofferma a pensare a sè stessi e si stila una lista di buoni propositi.
Lo scorso anno ne avevo scritta una davvero bella. Rileggendola a distanza di un anno, devo dire che gli obiettivi che mi ero prefissata erano davvero obiettivi interessanti, dedicati a me stessa.

Ovviamente, nel corso dei mesi, mi sono dimenticata dei miei obiettivi.

Succede sempre così: inizio l'anno carica di entusiasmo ed aspettative, poi mi lascio prendere dallo scorrere degli eventi e mi dimentico dei miei obiettivi.

A distanza di un anno, rileggendo quella lista, alcuni degli obiettivi che mi ero prefissata sono stati raggiunti, ma alcuni sono lì, ammiccanti, fermi al punto di partenza.

Scrivendo su Principesse Colorate, ho conosciuto una persona meravigliosa, Fabiana Pozzi, che con il suo blog e la sua newsletter mi sta spronando a lavorare su di me, mi sta aiutando a sciogliere alcuni nodi e ad amarmi.
Verso la fine dello scorso anno mi ha lanciato una sfida: individuare la mia parola dell'anno.

Cos'è la parola dell'anno?

Nel suo bellissimo post Fabiana spiega che la parola dell'anno è una parola che ci aiuta a concretizzare ciò che portiamo nel nostro cuore. Esprime un desiderio, un bisogno o un sogno che abita nel nostro mondo interiore e, verbalizzare questa parola, ci aiuta a calarla nella nostra quotidianità.

Stimolata da Fabiana ho pensato a quale fosse la mia parola dell'anno.
Ci ho pensato per alcuni giorni, a dire il vero.
Non è stato semplice. Se cercavo di visualizzarla percepivo solo il vuoto o percepivo parole che, però, non mi trasmettevano alcun senso di benessere.

Qual è la mia parola dell'anno?


Verso capodanno, dopo giorni a rimuginare, ho smesso di cercare la parola dell'anno, ed ecco che, per magia, la mia parola è apparsa. Luminosa, lampante, calda. L'ho sentita mia fin da subito!

La mia parola dell'anno è CURA.

Una parola bellissima che si può coniugare in svariati modi, ma che ho  deciso di declinare in tre modi diversi:

  • Cura di me;
  • Cura di chi amo;
  • Cura dei luoghi che amo, siano essi fisici o virtuali.

Ecco, ho amato la mia parola dell'anno fin da subito. Ogni volta che ci penso mi fa sentire bene, appagata, mi fa percepire che la strada che questa parola mi ha indicato è adatta a me, è il percorso che posso seguire senza rischiare di perdermi.

Sono davvero entusiasta di aver scoperto l'esistenza di una parola dell'anno, perché rispetto agli obiettivi che ero solita prefissarmi e poi dimenticare, sento che questa è una parola che mi accompagnerà davvero per tutto questo anno.

Spero, tra un anno, di rileggere questo post e di poter dire che il viaggio intrapreso con la parola Cura è stato un viaggio fantastico.

E voi? Conoscete la parola dell'anno? L'avete già scelta?

Commenti

  1. Non faccio propositi di inizio anno perché so già che non li porterò a termine e poi perché per me, il vero "capodanno" è a settembre, quando ricominciano le scuole e si cambia completamente routine. Più che una parola per l'anno, preferisco una parola per sempre e tra tutte scelgo "calma" perché è quello che mi manca di più e la sua mancanza è la fonte di tutti i miei guai. Se solo riuscissi ad andare più piano sento che tutto scorrerebbe meglio e anche perché no...più veloce, del tipo "se vado più piano scommetto che non arrivo mai in ritardo". Assurdo? forse utopistico ;-))))

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    1. Il brutto di questa società sono i ritmi disumani. Corriamo così tanto che ci stiamo perdendo. Credo che ci vorrebbe davvero molta più calma per tutti. Bellissima parola!

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  2. Mi è piaciuto tanto questo tuo post. Io propositi non ne faccio mai, anziché darmi grinta mi danno ansia, mi fanno sentire insicura e sotto pressione. Questa cosa della parola è delicata, dolce... Ti confesso che ero curiosa di scoprire cos'avevi scelto, e quando ho letto la tua parola... ho avuto un brivido. Probabilmente tocca anche le mie corde interiori. Non la adotto a mia volta per scaramanzia: ho paura di quell'altro significato di "cura", cioè curarsi quando c'è una malattia. :(

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    1. La parola dell'anno dovrebbe essere luminosa e, come dici tu, toccare il cuore. Se la parola cura ti dà ansia, forse non è adatta a te. Forse può essere che per te vada bene un suo sinonimo o che la tua parola sia un'altra. In ogni caso ti auguro che questo anno ti doni tanta serenità!

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    2. Grazie cara... purtroppo l'inizio non è il massimo come sai, ma io non guardo molto alla definizione di "anno". Per me il tempo è tempo. Un giorno dopo l'altro. Almeno finché non succedono cose stravolgenti. Senti, se no poi mi dimentico: riesco a vedere il tuo blog solo se disabilito l'adblock... :(

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