Quando non vuole entrare al nido: consigli per aiutare il tuo bambino



Polpetta è sempre stato un bambino entusiasta: lui adorava andare al nido ed ama andare alla Scuola dell'Infanzia. Si diverte, gli piace partecipare alle attività proposte, adora stare in compagnia degli amici. La mattina mi ha sempre dato un bacio ed è entrato al nido sereno, senza alcun problema.

Pulcino è un bambino che ama stare al nido, ma la mattina fa molta fatica ad entrare: tutte le mattina mi ripete la stessa frase "voglio tare casa mia!" mentre gli tolgo la giacca e gli metto le calze antiscivolo e, quando entriamo in sezione si aggrappa a me, piangendo quando lo affido tra le braccia dell'educatrice.

Io lo so: dopo pochissimo, quando sarò uscita dalla sezione, lui smetterà  di piangere. Sorrido, lo saluto serena nonostante i pianti e pregusto il momento in cui, a sera, mi correrà incontro e ci abbracceremo forte forte e ci baceremo. Salgo in auto e vado al lavoro senza sensi di colpa.

Conosco il mio bambino e sono del mestiere, per cui mi fido della mia scelta di portare il mio bambino al nido e so che, anche se la mattina per lui è faticoso salutarmi, starà e bene e sarà felice per tutta la giornata.

Al nido dove lavoro vedo molte separazioni come quelle del mio bambino. Il piccolo piange mentre saluta la sua mamma, che se ne va carica di sensi di colpa, mentre lui, tre secondi dopo che la porta della sezione si è chiusa, andrà a giocare tranquillo.

C'era un bambino, anni fa, che la mattina faceva scene strazianti e metteva il crisi il papà. Appena il papà usciva, il piccolo disperato improvvisamente si rasserenava, correva a prendere il suo gioco preferito ed era sereno per tutta la giornata.

Sembra quasi che i bambini ci facciano pagare la nostra scelta di lasciarli a scuola: tu mi lasci qui, anche se non ne ho voglia, ed io ti castigo con i pianti e riempiendoti di sensi di colpa.

Come fare per aiutare i bambini che faticano ad entrare a scuola?


1-Innanzitutto siete voi genitori che dovete essere certi e sicuri della scelta che avete fatto. In questo frangente vi dovete fidare della struttura e delle educatrici o delle insegnanti, instaurando con loro un rapporto di collaborazione fiducia reciproca. Questo è ciò che serve ai vostri bambini. Se percepiscono la vostra sicurezza e fiducia, sarà più semplice per loro salutarvi.

2-Accettate il loro pianto: é difficile salutare le persone a cui vogliamo bene, succede anche a noi adulti, ma dobbiamo farci forza e dobbiamo aiutare i nostri bambini a farsi forza.
Un bell'abbraccio, un bel bacio ed un saluto, senza tergiversare troppo. Loro si consoleranno più velocemente.
E niente sensi di colpa! 

3-Se un bambino sta male a scuola si vede da molti segnali: piange quando andate a prenderlo e respirate il suo disagio. Se invece il pomeriggio, quando lo andate a prendere è sereno, non vi dovete preoccupare. Siate sereni pure voi e fidatevi sia del vostro bambino che della scuola.

4-Ricordategli che la sera vi vedrete e starete ancora insieme e, una volta tornati a casa, prima di iniziare qualsiasi cosa, dedicatevi un momento di coccola per recuperare la relazione interrotta la mattina.

A volte noi adulti ci preoccupiamo tanto per i nostri bambini, perché siamo carichi di sensi di colpa e ci dispiace non poter stare con i nostri figli quanto vorremmo, ma in realtà i nostri figli vivono la loro giornata più tranquilli di noi. Loro sanno che il papà e la mamma vanno a lavorare e che la sera li rivedranno.

Perciò coccoliamo i nostri bambini quando siamo a casa con loro e godiamo della loro presenza, ma gioiamo per loro e per le esperienze formative che possono vivere a scuola, anche se sono separati da noi. È giusto che i bambini possano crescere anche senza di noi, perché questa è la strada verso l'autonomia.


Commenti

  1. Ciao,
    posso solo confermare quanto scrivi, proprio per quello che ho vissuto in prima persona da papá. La seconda ha sempre pianto nel momento del saluto fino al primo anno di scuola materna, ma poi era sempre serena. La terza sta piangendo nel momento del saluto, ma sappiano che si calma appena andiamo, ed al ritorno é sempre contenta e serena. Entrambe concentrano il pianto proprio nel momento dell'ingresso in classe. Con la prima invece non ha mai piano all'entrata, ma era molto arrabbiata e piangeva all'uscita. Ed hai ragione te. Non stava bene in quel asilo, lo abbiamo capito e dopo che abbiamo cambiato struttura, é andato molto meglio.
    Un saluto
    Lorenzo

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