Scegliere di essere felici con i propri bambini



Negli ultimi tempi mi sono accorta che c'è una cosa che dico fin troppo spesso ai miei bambini: "è tardi!"

È tardi la mattina, quando con gli occhi abbottonati non si vogliono lavare o si attardano a fare colazione.
È tardi quando corriamo sul marciapiede vicino a scuola ed io rischio di arrivare in ritardo al lavoro.

È tardi quando loro giocano ed è ora di cena.
È tardi quando arriva ora di andare a letto.

Spesso vorrei fermarmi, non essere sempre vittima del tempo che scivola via inesorabile e, stanca di ripetere sempre "è tardi!", cerco di ritagliarmi dei momenti per ammirare il mondo che ci osserva mentre corriamo frenetici.

Il sole che sorge la mattina, un pettirosso che cinguetta tra i rami dell'abete sotto il quale la mia auto è parcheggiata, i magici disegni fioriti del ghiaccio sui finestrini dell'auto che ci porta a scuola...

Anche se siamo di corsa ci sono tantissimi modi per godere comunque del poco tempo che trascorriamo con i nostri bambini. Loro si meravigliano scoprendo le cose semplici, sono felici insieme a noi, mentre giocano a scoprire figure nelle nuvole del cielo.

Se durante il week end cerco di rallentare, di godere del tempo che vivo, non sempre ci riesco nei giorni lavorativi. Nonostante tutto, però, non voglio arrivare a sera e chiudere gli occhi con la sensazione di essermi persa qualcosa d'importante nelle corse quotidiane. Non voglio avere il rimpianto di non aver vissuto con i miei bambini.

Un modo per vivere insieme a loro è quello di ascoltarli. I bambini hanno così tante cose da raccontarci! Posso cucinare mentre mi raccontano la loro giornata. Posso ascoltare quello che mi vogliono raccontare mentre sistemo la sala, posso scherzare con loro. Possiamo cantare insieme, raccontarci le favole oppure posso osservare i loro giochi mentre stiro.
Spesso i miei bambini amano stare con me mentre faccio i mestieri di casa perché godiamo della compagnia reciproca.

Altre volte, invece, lascio perdere i lavori di casa e gioco con loro, disegno, leggo loro una storia.

Oggi il sole splendeva nel cielo. Dopo giorni di pioggia, neve, vento, nebbia e freddo, il cielo era terso e la primavera ci ricordava che sta per arrivare.

Ed io ho scelto di vivere del tempo felice all'aria aperta con i miei bambini.


Sono andata a prenderli a scuola. Arrivo a prenderli troppo tardi, alle 17.30, ma le giornate si stanno allungando ed avevamo a disposizione ancora un po' di luce. Non siamo saliti a casa: quando abbiamo parcheggiato sotto casa li ho presi per mano e siamo andati a trovare le mucche che vivono nella stalla vicino a casa nostra.

È una passeggiata breve, in mezzo ai campi e che ci permette di ammirare le nostre montagne e la pianura che ci circonda, una passeggiata nel silenzio interrotto solo dal suono dei nostri passi e dai suoni della natura.

Abbiamo camminato chiacchierando dei primi fiorellini che spuntano nei prati, delle rane che tra qualche settimana torneranno a gracidare nei campi.
Abbiamo salutato le nostre amiche mucche, grandi animali dagli occhi dolci.

E siamo stati felici.


Perché a volte dobbiamo essere in grado di fermarci, di vivere la nostra vita e di viverla con i nostri figli. Dobbiamo insegnare loro che la vita è si fatta di doveri, ma che è ricca di piaceri e che se si vuole trascorrere del tempo felice con i propri cari bisogna anche saperselo prendere.

Commenti

  1. Questo post mi tocca così da vicino, Silvia! Lo sai, l'ho già detto che lascio indietro i social quando sto coi figli. Ma ho enormi difficoltà a essere presente al 100% con la testa e i sensi, sto lavorando a un progetto narrativo che non so nemmeno se mi porterà da qualche parte, e il pensiero è sempre lì. E il mio cruccio più grande è che tolgo presenza emotiva ai figli, e non so come fare. Anche se dedico loro del tempo esclusivo, anche se mi organizzo. Anche se mi concentro...

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    1. E' difficile, sai, staccare del tutto.
      Siamo sempre così prese da tutto, come se fossimo in un frullatore.
      Eppure, per sopravvivere, dobbiamo cercare di staccare la spina da tutto, anche mezz'ora, e cercare di non pensare a nulla, solo al qui ed ora. E' questo che ci fa godere dei nostri bambini e ci aiuta a staccare la spina e rilassarci.
      Facile da dire a parole, difficile da mettere in prativa, ma con un po' di esercizio si può fare!

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  2. Oh cara Silvia, mi sembra tu legga esattamente i miei pensieri. e' vero, siamo sempre a dirgli che è tardi, sempre tardi... Dobbiamo imparare ad essere più elastiche, meno precise, meno ordinate. Io ci proverò perché il tuo post mi ha fatto davvero riflettere tanto. Grazie mille

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    1. talvolta l'elasticità è impossibile, come, ad esempio, quando corri per portarli a scuola e preghi di arrivare al lavoro puntuale. Eppure il pomeriggio possiamo essere più elastiche. Dobbiamo imparare a dire qualche no, per noi, per loro.

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  3. Come hai ragione Silvia! Basta cosi poco per.stare insieme a loro, che sono la nostra gioia! Solo che la.frenesia della vita e, soprattutto, la stanchezza fisica e mentale ci fagocitano

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    1. Esatto, ci fagocitano! Eppure dobbiamo cercare di ritagliarci angolini di felicità, per non esplodere. Per vivere la nostra vita, i nostri bambini ed essere felici

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