Come scegliere i doni di Natale?

-immagine tratta da Pixabay-



Natale si avvicina e qui da noi, dopo i tanti regali di Santa Lucia, si aspettano quelli di Babbo Natale.

Quando ero bambina Santa Lucia ci portava il piatto, pieno di dolci, dove non mancavano mai le mandorle pralinate. Ci portava anche i doni, che mia sorella ed io aspettavamo con ansia, ma l'opulenza era riservata al Natale.
La mia mamma è nata in Inghilterra, per cui lei sente molto di più il Natale.

Ora che ho una famiglia mia le feste si sono equilibrate, benché, rispetto a quando ero bambina, i doni siano diminuiti molto. Un po' è dovuto al fatto che dopo la crisi gli stili di vita si sono modificati, un po' perché, per scelta, Marito ed io puntiamo all'essenzialità. È giusto che i bambini ricevano i doni, ma non troviamo giusto che i doni siano così tanti che, alla fine, non riescano più a capire cosa abbiano ricevuto davvero.

I doni, sono importanti, per i bambini che li ricevono, ma anche per noi adulti che li facciamo: evocano i ricordi felici della nostra infanzia e ci fanno tornare un po' bambini.

Inoltre i doni hanno una forte funzione sociale, perché sono il simbolo di ciò che unisce agli altri. Lo scambio dei doni diviene un momento in cui si sperimenta la gratuità, un momento in cui si dona per dare gioia a chi amiamo. I sorrisi e la sorpresa che si dipingono sul volto di chi apre i regali sono un dono meraviglioso per chi li ha preparati.

Un dono parla della persona che l'ha fatto. Un po' della sua personalità e della sua storia si lega al dono che si riceve e, così, nel tempo ci ricorderemo di lei ogni qualvolta avremo tra le mani l'oggetto donato.

Un dono simboleggia la voglia di condividere, perché un dono è legato al concetto di condivisione ed unisce.

Ma come comportarsi con i bambini? È giusto ricoprirli di doni? Quale messaggio educativo passa attraverso i doni di Natale?


Perché i doni siano graditi basta avere alcuni piccoli accorgimenti:


1- riattiviamo lo spazio dell'attesa e del desiderio. Nella società del tutto e subito, i bambini impareranno l'attesa se, durante l'avvento capiranno che i doni arrivano a Natale e sono legati al fatto che li riceveranno se si saranno comportati bene. Tanto lo sappiamo che riceveranno i doni richiesti nella letterina, ma per i bambini sapere che potranno ricevere i doni perché si sono comportati bene insegnerà loro a non dare per scontato il fatto che ogni loro desiderio sia esaudito;

2-scegliere giochi che ci permettano di stare con i bambini, cosicché possano collegare il gioco ricevuto alla relazione affettiva con i genitori o con chi li ha donati;

3- selezionare i giochi in modo accurato, scrivendo insieme la letterina e guidando i bambini affinché scelgano giochi che desiderano veramente e che sono sicuri che piaceranno loro. Questo ci permetterà di scegliere giochi che siano anche accessibili a livello economico;

4- accogliere le richieste dei bambini accompagnando ai giochi desiderati anche dei giochi carichi di significato, come un libro, una gita al museo, dei giochi educativi...

5- creare i pacchi dono con cura, magari accompagnandoli da un biglietto scritto a mano, perché i bambini si possano ricordare che Natale è anche ricordarsi che facciamo parte di una rete di persone che ci vogliono bene.

Ecco, questi sono, secondo me, i parametri che ci aiutano a scegliere i doni dei bambini perché il Natale acquisti un significato e non sia una mera festività commerciale. Il Natale è soprattutto un messaggio d'amore che trova in questa festa un'occasione per ricordarci dell'importanza del rapporti con i nostri cari, ma che poi va coniugato nella quotidianità per tutto il resto dell'anno.

E voi? Come vi regolate nella scelta dei regali? Quali significati hanno per voi?

Commenti

  1. sono in accordo su tutto, però a Maya forse perché è piccola non faccio pacchi elaborati, li ricopro con carta colorata facile da strappare e li metto tutti nel sacco rosso

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  2. Io, madre degenere, penso invece a regalare o far regalare giochi che possano fare da soli, così guadagno un po' di aria. Per il resto sono più che d'accordo, soprattutto sull'attesa, e anche sul regalo "alternativo", esperienziale.

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  3. Concordo su tutto! Io adoro fare regali a Natale, ma solo agli amici veri.

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  4. ho sempre regalato ai miei figli, giochi, anche piccole cose. Ho insegnato loro che un regalo, seppur piccolo è sempre importante perchè chi ce lo fa, significa che ha impiegato del suo tempo pensando a noi. I miei suoceri facevano regali inopportuni e, insegnando la filosofia del "regalo è sempre bello comunque" abbiamo evitato spiacevoli facce di disappunti dei bambini e una lezione per la vita. I miei figli anche se non sono più bambini piccoli apprezzano sempre e comunque un regalo, anche un piccolo pensiero

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  5. Senza l'attesa il dono perde quasi tutto il suo valore., per questo io punto su quella e poi assecondo i loro desideri, se devo regalargli una cosa scelgo tra ciò che desiderano...tutto quello che però chiedono no, sarà che le loro liste sono infinite ma penso anche che il dono per essere apprezzato deve anche essere un pò al centro dell'attenzione, se regalo troppe cose, nessuna avrà il valore che si merita

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