Amico lupo

Nelle ultime settimane, a volte, Polpetta si sveglia nel cuore della notte dicendo che ha sentito un rumore ed ha paura. "Mandalo via, mamma, di a quel rumore di andarsene!" mi dice, mentre mi abbraccia forte forte aggrappandosi a me.
Io non posso mandare via i rumori, è impossibile. Ciò che posso fare è stare con lui, finché non si calma e raccontargli cosa sono i suoni che sente: il fruscio del vento, la pioggia che ticchetta sul lucernario, una macchina che passa per la strada... A volte chiamiamo il papà, che è forte, e illuminando gli angoli bui della cameretta scaccia le cose che intimoriscono Polpetta.

Un giorno, facendo la spesa, ho visto un libro: si intitola "Un lupo nella mia stanza" di Michel Piquemal, edizioni Gallucci.
Narra di un bambino, Giacomo, che scorge un lupo nella sua tappezzeria ed una notte, dandogli un bacio, lo libera da un sortilegio. Il lupo, che è un lupo buono, per ringraziare Giacomo gli dona una sua foto e la appiccica sulla tappezzeria, in modo che ogni volta che qualcosa nella notte gli farà paura lui sarà li a proteggerlo, mangiando le cose che lo spaventano.
Ho comprato questo libro d'impulso, immaginando il lupo che mangiava i rumori di cui Polpetta ha paura.
La sera, prima delle nanne, abbiamo letto insieme il libro del lupo e Polpetta, senza alcun mio suggerimento, ha guardato il lupo meditabondo e poi ha esclamato: "quando ho paura il lupo mangia i rumori!"

Così, da quella sera, quando Polpetta si sveglia perché ha paura di qualche rumore vado da lui, ci abbracciamo e insieme chiamiamo il lupo di Giacomo affinché mangi i rumori. Poi lui torna nel suo lettino e dorme saporitamente fino a mattino.

Sabato siamo stati all'Ikea, luogo di perdizione dove spesso mi lascio prendere dall'acquisto compulsivo. Qui il mio sguardo è stato catturato dal pelouche di un grosso lupo, con annessa la nonna, perché sarebbe il lupo di Cappuccetto Rosso. L'ho preso in mano e l'ho mostrato a Polpetta dicendo: "guarda, c'è il lupo mangia rumori di Giacomo!"
È scattato l'amore!
Polpetta adora il suo lupo, che abita nel suo lettino. Ogni sera si stende accanto a lui, dicendo "piccolo mio, sono arrivato, adesso facciamo le nanne insieme!" E ricordando a me e Marito che nel lettino non c'è abbastanza spazio per noi, ci da un bel bacio e abbracciando il suo lupo mangia rumori scivola tra le braccia di Morfeo, sereno, dicendomi che se arrivano i rumori brutti il lupo li mangia tutti.

Adoro la semplicità con cui i bambini riescono a superare le loro paure!
Tra i due e i tre anni è facile che appaiano nei bambini paure che a noi sembrano irrazionali, come la paura dei rumori, quella del buio, la paura di oggetti particolari... Ciò accade perché per il bambino ogni oggetto è vivo, dotato di anima. Non ci si fa male perché si è camminato troppo vicino allo spigolo di un tavolo, ma è stato lo spigolo del tavolo, birichino, che ha fatto male al bambino. Il suono del vento non esiste perché l'aria suona attraverso le tegole del tetto, ma è il vento che fa il suo rumore e lo fa per un motivo che il bambino non comprende. Immerso in questo mondo abitato da ogni cosa, le paure sono la personificazione di sentimenti ancestrali che vengono a galla e ricordano ai bambini che non sono onnipotenti, ma ci sono cose che non possono controllare, devono accettare che esistono e superare le loro paure.
Perché ciò avvenga serve che i genitori sappiano supportare i loro bambini con affetto, si sentano capiti e amati, serve che le loro paure non vengano nè sminuite, nè enfatizzate, bensì accettate.
Imporre ai bambini di essere coraggiosi, sminuendo le loro paure è controproducente, perché potrebbe creare in loro delle fobie che si porteranno avanti tutta la vita. Il nostro compito è dare loro gli strumenti per rielaborarle e superarle, in modo che poi, più forti di prima, riescano ad affrontare il mondo e le sue sfide con coraggio.
Non c'è una ricetta magica. Ognuno di noi è diverso e trova le strategie più adatte per affrontare le paure.
E sono contenta che Polpetta sia riuscito a rielaborare le sue paure. Sicuramente ce ne saranno delle altre, che si presenteranno in futuro, ma sa che la sua mamma ed il suo papà lo capiscono e lo supportano. Essere una famiglia significa anche questo.

Commenti

  1. Molte volte siamo noi i primi (gli adulti) intendo a non saper combattere contro le paure e proprio per questo tendiamo a sminuire quelle dei nostri figli, come se la paura fosse un sentimento da dover evitare a tutti i costi, mentre invece va affrontata, analizzata e superata.

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  2. Baby orsetta è alle prese con la paura del "lupo". Sicuramente qualche nonno glielo avrà messo in testa...sta di fatto che appena sente un rumore mi chiede se è il lupo!

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    1. Una volta si usava tanto metter paura nei bambini, forse per tenerli buoni. Ricordo mia nonna che mi diceva "guarda che arriva il Babao!"

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  3. Molto interessante questo libro del lupo mangia-rumori :) lo prenderò. Il mio bimbo gtande si sveglia spesso urlando durante il sonno, ma poi non sembra turbato più di tanto. Le volte che gli ho chiesto di raccontarlo diceva che non lo ricordava più.
    Grazie per il suggerimento

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