Giardino pensile 1.0



È primavera. 
Finalmente.
La primavera è un'esplosione di fiori, colori, foglioline tenere, è la rinascita della natura. Dopo mesi a riposo la natura si risveglia in tutta la sua grandezza, risvegliando in me la voglia di riempire i miei poggioli di piante e fiori.
Non ho proprio il pollice verde, mi impegno, cerco di fare del mio meglio, ma ogni anno qualche pianta ci abbandona perché sbaglio qualcosa condannandola a morte certa.
Eppure ogni primavera ci riprovo, perché il risveglio primaverile mi contagia, perché un poggiolo vivo e curato è una gioia per gli occhi.

Abbiamo due poggioli.
Uno rivolto ad est, dove abbiamo la sala, l'altro rivolto ad ovest, in cucina.
Generalmente mi occupo molto di più di quello della cucina, perché è quello che viviamo di più.
Quando siamo venuti ad abitare qui i vicini hanno piantato un gelsomino in giardino e, col loro permesso, abbiamo rapito un ramo di questo rampicante e con molta pazienza l'abbiamo curato finché non si è avvolto attorno alla balaustra del nostro poggiolo. Ogni primavera fiorisce in un'esplosione di fiorellini bianchi profumati. Protegge la nostra privacy e dona un po' di ombra dato che il sole batte potente, in estate, nonostante la tenda. La cosa più bella è che non muore perché ci dimentichiamo di dargli l'acqua, a quello ci pensano i vicini!

Il poggiolo della sala è rimasto deserto per un paio di anni. Non sapevo bene cosa coltivare, per cui, mano a mano che assassivavo le piantine, non le ho più sostituite.
Marito ha un sogno: possedere un orto. Noi, però, non possediamo un giardino. Quando siamo stati al vivaio con Polpetta abbiamo deciso di intraprendere una nuova avventura: creare un orto pensile sul poggiolo rivolto ad est, dove il sole è presente a lungo, ma meno potente e non brucia le piantine.
Dopo aver passeggiato tra piantine, vasi, terre, abbiamo ideato un piano: visto che non siamo grandi esperti abbiamo pensato di iniziare a coltivare piantine semplici, un po' per avere più chances di riuscita ed un po' nel rispetto di esseri viventi come le piante, che poverine non possono gridare il loro dolore se vengono trascurate.
Fare giardinaggio tutti insieme è stato un modo divertentissimo di trascorrere il pomeriggio.
Abbiamo lavato bene il poggiolo, dato che degli uccellini hanno nidificato sul nostro climatizzatore, fortunatamente in un punto dove non creano danni, abitano nel nostro poggiolo da anni.
Quindi abbiamo preparato i vasi. Marito versava la terra, da un sacchetto enorme e pesante, io trapiantavo le piantine e Polpetta ne copriva le radici con impegno e delicatezza. Infine abbiamo posizionato nei punti strategici i vasi.

Cosa coltiviamo?
Insalata, pomodorini, basilico, rosmarino e salvia, tante fragole.
Per Pasqua mia sorella mi ha regalato una pianta di pero nano, che ora è in fiore e dona un aspetto gioioso al poggiolo.

Polpetta adora prendersi cura del nostro orticello.
La sera prendiamo il mio ed il suo innaffiatoio e con molta attenzione diamo da bere alle piantine. Quando abbiamo finito ammiriamo i progressi che stanno facendo. L'insalata si è fatta più forte e le foglie stanno diventando più grandi, benché inizialmente fossi preoccupata per il loro misero aspetto.
I pomodori stanno preparando i loro fiorellini.
Le fragole si stanno arricchendo di boccioli e ci sono già alcuni frutti che fanno capolino, piccoli e ancora verdi.
Il pero è ricco di piccole corolle bianche, mentre la salvia ed il rosmarino, che quando avevamo acquistato erano microscopici, ora stanno crescendo a vista d'occhio.
Nel poggiolo della cucina la menta e l'erba madre, che quest'autunno sembravano defunte, stanno tornando a vita nuova, il girasole è pieno di boccioli. L'albero del goji, che quest'inverno era secco e derelitto, sembra aver beneficiato a pieno della mia potatura compulsiva ed ora è un'esplosione di foglioline mentre l'ulivo nano sta mettendo rametti nuovi che a breve dovrò ridisciplinare.
C'è anche una calla, ricca di foglioline e l'erba gatta di Oreste, con la quale il felino si droga quotidianamente.

Riusciremo ad essere perseveranti e a prenderci cura delle nostre piantine?
Il fatto che Micronano arriverà ad inizio luglio mi preoccupa un pochino. Ho paura di dimenticarmi del nostro orticello. Ma ho fiducia in Polpetta e Marito.
Non vedo l'ora di vedere come sarà il nostro piccolo raccolto, ma so bene che la natura ha i suoi tempi. Per ora mi accontento di riempirmi gli occhi dei piccoli progressi delle nostre piantine e sorridere di fronte allo stupore di Polpetta.

Vi farò sapere se riusciremo a portare avanti questo impegno!


Commenti

  1. Che bello avere un orticello in terrazza! Anche io ogni primavera pianto qualche cosa in giardino (dei suoceri ma va bene comunque) e compro qualche pianta da fiore in vaso...poi però mi muoiono quasi tutte!!!

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