La mamma perfetta

Qualche giorno fa, ho portato Polpetta al nido e mi sono fermata a fare due chiacchiere con il papà di un suo compagno. Era un po' frustrato perché fatica a gestire alcuni aspetti del suo bambino e mi ha chiesto consiglio. Poi mi ha detto quella frase che spesso mi viene detta dalla gente: eh, tu parti avvantaggiata, sei esperta perché lavori al nido....

Contrariamente a quanto pensano gli altri no. Non è così.
Quando sei educatrice e ti dedichi ai bambini parti avvantaggiata. Benché con loro si instauri un rapporto affettivo profondo, la relazione è meno coinvolgente di quella che esiste tra madre e figlio.
Sei più oggettiva. Osservi, vai per tentativi, ma sei in un contesto educativo scandito da routines dove è più facile individuare qual è la cosa giusta da fare.

Quando nasce il tuo bambino tu nasci come mamma.
Nasce una nuova relazione d'amore che hai solo immaginato, ma dal momento in cui tieni tra le tue braccia il tuo bambino, inizi a costruire il tuo rapporto madre-figlio.
Sei spaventata, capisci che il fagottino che hai immaginato a lungo è reale e ti senti sopraffatta dalle responsabilità che ciò comporta.
Sarò una brava madre? Saprò come comportarmi?
I dubbi ti assalgono e non ti lasciano più.

Puoi aver letto tutti i libri di puericultura del mondo, puoi aver ascoltato conferenze, lezioni universitarie, corsi di aggiornamento, ma di fronte al tuo bambino ti senti più insicura che mai.
La paura più grande è quella di sbagliare, di fare dei danni che segneranno il tuo bambino.

Col tempo ho capito che non esistono mamme perfette, capaci di accogliere immediatamente le esigenze del loro bambino, mamme che non sbagliano mai.
Da noi, in dialetto, si dice che "nessuno nasce imparato."
Lo psicologo Donald Winnicott diceva: "Mi miglioro se penso di essere in grado di farlo e se sono sicura di aver agito per amore e che qualsiasi ‘errore’ possa aver commesso non è altro che un pezzo, un frammento, una parte di un percorso in costruzione”.
Non siamo perfette, ma possiamo cercare di essere madri sufficientemente buone, ovvero quel tipo di madre di cui hanno bisogno i nostri figli.
Loro hanno bisogno di amore, dedizione, di qualcuno che cerchi di fare del suo meglio per soddisfare i loro bisogno. Non hanno bisogno di perfezione.

Le teorie educative che leggiamo nei libri di puericultura sono utili, lo sono anche i consigli che spesso riceviamo, ma non è detto che si adattino ai nostri bambini. Possiamo osservarli ed adattare le teorie alla loro personalità. Ognuno è a sè, unico, non c'è una ricetta generale. Noi mamme siamo le scienziate che, per tentativi ed errori, trovano la strada giusta per rendere persone felici i nostri bambini.

Per essere una brava madre basta poco. Basta amare, rispettare ed ascoltare il proprio bambino. Se usiamo l'empatia e il nostro istinto, troveremo le risposte ai nostri dubbi, ci sentiremo sicure. Siamo noi le maggiori esperte dei nostri bambini, li conosciamo meglio di chiunque altro.
Liberiamoci dalla paura di non essere perfette ed accettiamo di essere imperfette.
Se oggi faccio in errore, l'ho fatto in buona fede. Devo perdonarmi, prendere ciò che di buono mi ha insegnato il mio errore e avere il coraggio di riprovare.
In fondo anche la nostra imperfezione è preziosa.
Sempre Winnicott diceva una cosa saggia: una madre imperfetta prepara il figlio al meglio per un mondo imperfetto.
Basta cercare la perfezione, essa non esiste.
Godiamoci i nostri bambini, accettiamo la nostra e la loro imperfezione, facciamo un bel respiro e viviamo la nostra relazione d'amore con loro così, semplicemente, amando.
L'esperienza accumulata giorno dopo giorno ci guiderà. Impareremo ad essere mamme e diventeremo un po' più sicure di noi stesse. Semplicemente, con amore e rispetto.

Una volta capite queste cose saremo madri più serene e vivremo la nostra maternità felicemente.

Commenti

  1. Ogni mamma cerca di fare del suo meglio. E il meglio non è certo la perfezione. Ma poi, cosa vuol dire "mamma perfetta"? Ogni bimbo è un individuo a sé e quello che va bene per uno è sbagliato per un altro. Come mamma ti dico: fidati del tuo istinto, è l'unica guida che devi seguire...

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  2. A mio parere la perfezione e' l'obiettivo che dobbiamo avere in mente di raggiungere per essere spronate a migliorare, pur accettando, nel frattempo, i nostri errori e valorizzando i nostri tentativi.
    E certo la perfezione, come scrivi, non è un concetto universale, uguale per tutti!

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  3. ciao! le paure che condivide un padre sono le stesse...credo che sia una delle tante conseguenze dell'assunzione di responsabilità. Nulla è senza prezzo, e la gioia di essere genitori porta le relative paure.. per quel che mi riguarda basta non essere superficiali e non ripetere gli stessi errori... poi si vedrà!
    ciao!

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