Giochi e giocattoli



I bambini amano i giochi ed i giochi amano i bambini, è innegabile.
Quando è nato Polpetta avevo le idee chiare su quali giochi avrei voluto per lui e quali no. 
I giochi sono in mezzo importante per stimolare lo sviluppo del bambino e aiutano i nostri piccoli sotto molti aspetti.
A parte una montagna di pelouches arrivati qualche mese prima della nascita di Polpetta, il primo gioco che abbiamo preso per il nostro bambino è stato Mariano il Pellicano, un bellissimo pellicano di pelouches con uno specchio nel becco che contiene un pesciolino; tirando il pesciolino un carillon produce una musica rilassante. Abbiamo preso Mariano pensando che sarebbe diventato l'oggetto transizionale di Polpetta, tanto che ce ne siamo procurati tre uguali, onde evitare crisi se ne avessimo perso uno. Mariano è rimasto con Polpetta da quando eravamo in maternità e lo accompagna tutte le notti nel sonno. A volte dorme abbracciandolo, a volte preferisce qualche altro pupazzo, ma è sempre dove dorme Polpetta, ovunque vada.

In realtà le vie dell'oggetto transizionale sono misteriose ed infinite. Questo autunno eravamo ad un mercatino dell'usato, quando una rana kitsch di pelouches con cappellino, sciarpa e sax è rimasta chirurgicamente attaccata alla mano di Polpetta. Se le si schiaccia la zampetta suona una musichina natalizia. È stato amore a prima vista. "Cana" e Polpetta sono diventati inseparabili, per la gioia di noi genitori. 
Polpetta adora così tanto la sua Rana che la porta ovunque. Per tutto l'anno educativo è stata la Star della sezione al nido. La routine che si era creata era la seguente: Polpetta ed io ci salutavamo sulla porta della sezione con un bel bacio e lui accendeva la sua rana entrando in sezione felice e saltellando mentre i suoi amici lo circondavano e ballavano insieme a lui. La permanenza di Rana in sezione era permessa fino al momento della merenda, quando l'educatrice chiedeva a Polpetta di portare la Rana al suo armadietto. Quando poi era il momento di tornare a casa Polpetta riprendeva la sua Rana e ritornavano ad essere inseparabili.
Insieme Polpetta e Rana ascoltano la musica: Rana batte le zampette come un batterista, balla con Polpetta e Polpetta canta.
Quando si sono scaricate le pile ed ha smesso di produrre musica ci si è gelato il sangue nelle vene. Polpetta era triste ma Rana non ha aperture per poter cambiare le pile.
L'ho dovuta operare, come un grande chirurgo, con forbici e punti di sutura. Ma l'operazione è perfettamente riuscita.
A distanza di mesi è di nuovo scarica ed io, che non amo particolarmente cucire, mi sto preparando psicologicamente ad un nuovo intervento chirurgico.

Marito ed io non amiamo affatto quei giochi educativi dove una voce parla ogni volta che viene premuto un pulsante, un po' perché in breve tempo tale gioco stimola nel genitore pensieri ossessivi compulsivi volti alla distruzione del giocattolo, un po' perché troviamo che siano giochi alienanti. 
Fortunatamente in casa nostra non sono entrati molti giochi di questo tipo e i pochi che sono arrivati non sono finalizzati al solo pigiare bottoni, ma hanno anche modalità di gioco collegate al suono prodotto. Sinceramente ne abbiamo comprato uno pure noi. È un maggiolino che si può trainare nel quale vanno inserite delle forme colorate ed il maggiolino dice quali e di che colore sono. Parla sia in italiano che in inglese, ma tutto sommato non è molto molesto e Polpetta l'ha usato a lungo.
Un altro gioco che produce suoni, che però abbiamo apprezzato molto, è un gioco di legno con gli incastri a forma di animale. Ogni volta che viene inserito l'animale al posto corretto ne riproduce il verso. È un gioco intelligente, che non ha bisogno di pile, in quanto funziona a luce solare.

Altri giochi che Polpetta usa moltissimo in questo periodo sono quelli adatti al gioco simbolico: pentoline, attrezzi, il carrello delle pulizie... 
Per quanto riguarda il gioco simbolico non abbiamo pregiudizi. Non esistono giochi da maschio o da femmina, bensì giochi che permettono al nostro bambino di "fare finta di" ovvero di rielaborare ciò che vede fare dagli adulti e di riprodurlo a modo suo.
Mi fa tanta tenerezza, quando prende il bricco del latte e lo usa come innaffiatoio e mi da una mano a dar da bere alle piante, oppure utilizza una bottiglia sensoriale che gli ho creato tempo fa per fare più cose, a seconda del momento. La bottiglia è sapone per i pavimenti, phon per asciugare l'animaletto che ha fatto la doccia con lui mentre il papà asciuga i capelli di Polpetta, strumento musicale, bottiglia di acqua, bagnoschiuma...

Col passare del tempo i giochi di Polpetta stanno aumentando. È inevitabile che aumentino.
La nostra sala è stata colonizzata da contenitori in plastica colorati dove riporre i giochi. A me non piace che la stanza diventi un luogo in cui regna il caos ed i giochi si  sparpagliano ovunque, per cui Polpetta ha una regola: prima di cambiare gioco si rimette via quello che stava usando. Devo dire che è abbastanza bravo ed ubbidiente, per cui, a parte rari momenti in cui sembra che una bomba a mano sia stata lanciata in mezzo ai suoi giochi, l'ambiente non è mai troppo disordinato.

Polpetta chiede a me e Marito di giocare con lui.
Noi giochiamo volentieri con il nostro bambino, però sono dell'idea che sia giusto anche che i bambini siano autonomi nel gioco, questo, a parer mio sviluppa la capacità di adattamento, di trovare soluzioni autonome, sviluppa la fantasia e la capacità di auto organizzazione, oltre che l'autonomia del bambino. Per questo motivo non sono sempre li a giocare con lui, ma ci sono momenti in cui lascio che il suo gioco sia autogestito.
Adoro osservare da lontano i giochi del mio bambino ed ammirare il pensiero che guida la sua fantasia. Non solo mi fa tenerezza, ma spesso mi stupiscono le idee creative che guidano i suoi giochi. 

Altro tipo di gioco che promuoviamo moltissimo è il gioco con i materiali naturali.
Quando siamo all'aperto lascio che Polpetta giochi con terra, sassi, foglie, legnetti.
Come ho già detto in passato questi materiali stimolano fantasia e capacità di creare soluzioni diverse, oltre che favorire autonomia e rispetto per la natura.

Credo inoltre che noi genitori dovremmo inserirci nel gioco dei nostri bambini in punta dei piedi giocando con loro, non per loro. Ci dobbiamo adattare al loro pensiero ludico. Se una montagna di sassolini diventa una torta di compleanno, non impuntiamoci perché diventi un castello. Se una forchetta diventa un flauto o un pezzo di rotaia del trenino diventa un violino, non impuntiamoci per correggere ciò che nei nostri schemi di adulti è un'altra cosa.
Lo sviluppo dell'intelligenza dei nostri bambini passa anche attraverso il pensiero creativo.
Usiamo la fantasia anche noi ed ammiriamo le conquiste dei nostri bambini!

Questo Post aderisce al Blogstorming

Commenti

  1. D'accordo su tutto, anche nelle scelte di giochi. Noi, in più, abbiamo cercato di regalargli anche un certo numero di strumenti musicali, come la mini pianola, lo xilofono, il tamburo e privilegiamo giochi in legno.
    Peccato che arginare "BabboNatale" e parenti e amici vari al compleanno e Pasqua sia quasi impossibile!!!

    RispondiElimina
  2. Anche Polpetta ha i giochi musicali: una chitarra, delle maracas, nacchere, sonagli ed un tamburello. Sono i giochi che usa di più!

    RispondiElimina

Posta un commento