Take it easy



Oggi, finalmente, ci stiamo godendo un po' del relax.
La Vigilia ed il giorno di Natale sono sempre una corsa sulle montagne russe: la corsa agli ultimi regali, gli ultimi acquisti per pranzo, preparare le cose per i bimbi da portare al pranzo con i parenti, incastrare tutto giocando a tetris.

Fino a due anni fa il Natale era il delirio.
Si trascorreva il pranzo con una delle due famiglie, o la mia o quella di Marito, quindi si andava a bere il caffè ed aprire i regali a casa dell'altro, infine in montagna a fare gli auguri ai nonni (miei e di marito).
L'auto piena dei nostri regali per il popolo all'andata, quindi piena dei regali ricevuti dal popolo al ritorno.
Le corse su e giù per le montagne, a destra e sinistra per la provincia, si arrivava a sera stremati, per noi più che un giorno di festa era un incubo!
Inoltre le famiglie riunite sono troppo numerose, tutti insieme saremmo stati più di cinquanta!

Così, l'anno scorso, col pancione e Polpetta che aveva due anni e mezzo, ho capitolato e capito che non ce l'avrei fatta a salire per le montagne russe un'altra volta, piuttosto di correre sarei andata al patibolo. 
O inventavano il teletrasporto o non era più possibile ripetere il delirio natalizio.
Nel frattempo erano anche venuti a mancare tutti i nonni della montagna, a pochi mesi di distanza gli uni dagli altri, per cui è stato più semplice decidere di cambiare le cose.

Dall'anno scorso, infatti, abbiamo deciso di dedicare il Natale ad una delle due famiglie ed giorno di il Santo Stefano all'altra. 
Questo è il secondo anno che utilizziamo questa formula e devo dire che è  stata la scelta migliore.

Si, manca l'apertura dei regali con le persone care, manca farsi gli auguri di persona, proprio il giorno di Natale, ma soprattutto quest'anno, con i bimbi piccoli (la mia nipotina ha solo due mesi in più di Pulcino), poter fare le cose con calma, senza guardare l'orologio perché poi ci si deve trasferire dall'altra famiglia, è un sogno! 

Si, insomma, devo dire che la formula "take it easy" è vincente!
In fondo le festività sono belle se si riesce a godere dei momenti felici insieme alle persone care senza dover fare i conti con il tempo tiranno. C'è voluto un po' ma l'abbiamo capito, meglio tardi che mai!

Commenti

  1. Mi hai fatto sorridere:)
    La caratteristica del delirio natalizio è quasi universalmente nota e, confesso, che dopo il Natale soo parecchio stufa anche io di cene abbondanti, mille incontri d'auguri, impegni di famiglia incalzanti...troppo! Il segreto di tuuto è sempre la misura, anche nel vivere lgli eventi gioiosi come quelli di questo periodo!
    Insomma, avete fatto bene;) Notte Silvia!

    RispondiElimina
  2. Il prossimo anno adotterò questo metodo anch'io perché così alla fine non si accontenta nessuno, pensa che i miei figli mentre giravano di parente in parente, mi chiedevano di tornare a casa loro per giocare con le cose nuove. È stara una faticaccia e non ha nemmeno molto senso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti... Dovrebbe essere un giorno di festa, non uno stress!

      Elimina
  3. Mi fa piacere che tu ci sia riuscita e sia andata bene! Io sogno da anni di ridurre gli appuntamenti a due, anziché a 5/6 ma ancora non ci siamo riusciti. Quando ne saltiamo uno, i parenti ne fanno una tragedia, perché ci sono genitori separati, suoceri, nonne bis, zii e zie...non ho ancora avuto il coraggio di tagliarli fuori ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda, è stata una necessità: era diventato ingestibile e se non avessimo fatto questa scelta sarebbe stato uno stress assurdo!

      Elimina
  4. rallentare, prendersi i giusti tempi e assaporare così tutto, anche i propri cari...Concordo col take it easy!

    RispondiElimina

Posta un commento