L'ultima lezione di nuoto



Questo autunno Polpetta era un po' nervoso. La scorsa estate era nato il fratellino, a settembre era iniziata la nuova avventura alla Scuola dell'Infanzia ed avevamo comprato la cameretta nuova.
Marito ed io ci eravamo accorti che aveva bisogno di incanalare le sue energie e le sue frustrazioni in modo positivo per affrontare i cambiamenti.
Dopo esserci confrontati abbiamo deciso che era giusto che il nostro bambino grande avesse la possibilità di vivere un momento speciale solo per sé, senza che il fratellino fosse presente.
Sapendo quanto Polpetta adori stare nell'acqua, abbiamo pensato di iscriverlo ad un corso di nuoto.

Io ero entusiasta. Abbiamo chiesto a Polpetta se avesse voluto andare in piscina e lui ne era felice, così siamo arrivati al primo giorno di corso di nuoto tutti quanti carichi di aspettative.
Assieme a Pulcino ho accompagnato Polpetta agli spogliatoi, abbiamo messo il costumino, la cuffia, le ciabattine e ci siamo salutati con un bel bacio, poi Polpetta ha dato la mano all'istruttore ed è entrato.

La prima lezione non è andata come speravo,..
Polpetta era distratto, giocava con l'acqua ma non seguiva la lezione. L'istruttore, ragazzo molto sensibile e paziente, ha mantenuto la calma ed ha portato comunque avanti la lezione.
Parlando con Polpetta, poi, ho capito il perchè del suo comportamento: era la prima volta che andava in piscina senza braccioli, in un luogo nuovo e senza mamma e papà. Aveva paura.

La seconda lezione, invece, è stata diversa. Polpetta era l'unico bambino presente perchè tutti i compagni erano malati, ed ha avuto il privilegio di seguire una lezione individuale.
Questo è stato un bene, perchè ha preso confidenza con il maestro ed ha imparato a fidarsi di lui, ha capito che tutto sommato andare in piscina senza braccioli non era così spaventoso ed ha iniziato ad appassionarsi al nuoto.

Da quel giorno il corso è stato un appuntamento settimanale che ha dato molto al mio bambino: ha imparato a stare in acqua senza braccioli, a tuffarsi senza aver paura, ad andare sott'acqua trattenendo il respiro ed ha imparato i primi rudimenti del nuoto, sempre aiutato dal supporto tubolare che chiamiamo "il Biscione".
Per me è importante che il mio bambino impari a nuotare, perché sapersi muovere nell'acqua senza alcuna paura è una ricchezza che gli  permetterà di stare a suo agio in questo elemento che tanto ama.

Mentre Polpetta nuotava con i suoi amici, Pulcino ed io lo potevamo osservare dal vetro del bar della piscina. Era un piacere vederlo nuotare soddisfatto, prepararsi emozionato ad un tuffo o giocare con lo scivolo acquatico quando il maestro dedicava gli ultimi minuti di lezione al gioco in acqua.

Finita la lezione Polpetta mi chiedeva se avevo visto quando nuotava, quando toccava il fondo della piscina e quando si tuffava e sentire che il fratellino ed io lo avevamo osservato tutto il tempo lo rendeva felice ed orgoglioso di ciò che aveva fatto.
   
Se Polpetta è stato felice di partecipare al corso di nuoto per tutto l'anno, è stato più difficile convincerlo a partecipare alle ultime lezioni.
Sarà che è la fine dell'anno scolastico ed è stanco, sarà che con la bella stagione preferisce andare in bicicletta, fatto sta che settimana scorsa, quando sono andata a prenderlo a scuola, piangeva, perché avrebbe preferito andare a casa, anziché in piscina.
Per quanto mi dispiacesse vederlo triste ed il mio cuore di mamma lo volesse assecondare, l'ho però convinto ad andare a lezione, seppur controvoglia.
E' stato difficile per me essere ferma, ma volevo insegnargli che, se ci si prende un impegno, anche se non se ne ha voglia, è giusto portarlo a termine.
Confesso di essermi sentita in colpa nel salutarlo mentre entrava in piscina con gli occhioni lucidi.
Poi. però, l'ho visto sorridere durante la lezione, ed un po' di sensi di colpa se ne sono andati.

Il corso di nuoto sta finendo, Oggi ci sarà l'ultima lezione.
Questa mattina Polpetta ha chiesto se, dopo la piscina, festeggeremo la fine del corso con una bella festa e ci mangeremo una pastina, quindi ha sentenziato che non vorrà più andare a nuoto finché non sarà vecchio.

Sono un po' preplessa. Mi domando se questa sua avversità al corso di nuoto sia dovuta alla stanchezza, o al fatto che non gli piaccia più questo sport. Sinceramente credevo che questa esperienza fosse stata positiva e mi domando se, alla fine dell'estate, vorrà tornare in piscina.
Una cosa è certa: se il prossimo anno lo iscriveremo ad un coso sportivo, non sarà un'imposizione, ma una scelta condivisa. E se Polpetta non vorrà partecipare a nessuno sport, non importa. Credo che un bambino della scuola dell'infanzia sia ancora piccolo ed arrivi a sera stanco. C'è tempo per praticare qualsiasi sport: ha tutta una vita davanti!
Intanto faremo tesoro di questa esperienza, a mio avviso positiva, e settimana prossima, al mare, Polpetta potrà nuotare con la sicurezza acquisita in questi mesi.


Commenti

  1. Sai? Ho notato anche io questa cosa con i miei nipoti. Leonardo è al terzo anno di piscina, Isa ha finito ora il primo. All'inizio Leo ricordava il mare e i tentativi di nuotare e andare in piscina gli piaceva molto. Quest'anno sia lui che la piccola non volevano più andare. Certo... è diverso dal mare. In ogni caso, Leo sa nuotare bene e potrebbe non andare il prossimo anno, ma Isabel no, non è ancora in grado di andare con sicurezza... Vedremo, senza forzarli più di tanto, di convincerli che comunque è uno sport completo.

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