Amici per un pomeriggio



Domenica siamo stati ad una sagra, qui, nelle nostre montagne.
Abbiamo mangiato piatti tipici seduti sulle panchine all'ombra in compagnia di amici. Dopo pranzo i nostri amici ci hanno salutati e noi abbiamo scelto di restare ancora un po'. 

Dietro alla chiesa, all'ombra di un boschetto, c'era un mini parco giochi con un castello dotato di scivolo. Polpetta voleva tanto giocare e noi lo abbiamo accontentato. La temperatura era meravigliosa ed anche Pulcino si divertiva.


Ad un certo punto è arrivato un bambino, di un anno più grande rispetto a Polpetta ed i due bambini hanno giocato insieme per tutto il pomeriggio.
Non si erano mai visti prima, ma per loro non era un problema. L'importante era giocare.

I bambini sono così, puri, senza pregiudizi né preconcetti.
Riconoscono negli altri bambini qualcuno con cui vale la pena di trascorrere del tempo e, senza farsi problemi, giocano insieme.

Questo è un aspetto dell'infanzia che mi manca davvero tanto.
Ricordo quanto fosse facile stare tra bambini. Ci si avvicinava, si pronunciava la frase magica "posso giocare con te?" e si giocava per ore insieme, andando d'accordo. A volte ci si incontrava di nuovo, altre volte non si vedeva più il bambino con cui si aveva condiviso un pomeriggio di gioco, ma questo non era un problema. 

La cosa importante era giocare insieme.

Il mondo degli adulti è così diverso.
Si fa fatica ad aver fiducia nel prossimo, non si da confidenza, a volte si ha quasi paura di chi ci è accanto. In fondo i fatti di cronaca non aiutano affatto. Non sai mai se la persona che hai di fronte è una persona onesta o se è pronta a farti del male, all'improvviso.

Questo mi fa tanta tristezza.
Non sarebbe un mondo più bello se ci potessimo fidare gli uni degli altri?
Se le persone che sfiorano le nostre vite fossero tutte persone di cui fidarsi, con cui passare del tempo senza aver paura che il prossimo ci possa fare del male?

Noi genitori abbiamo un grande potere.
Noi genitori educhiamo i nostri figli.
Educhiamoli all'onestà, alla tolleranza, al rispetto.
Chissà. Se i nostri figli cresceranno migliori di noi, magari, un domani anche gli adulti potranno fidarsi degli sconosciuti ed il mondo potrebbe essere più felice.

Lo so, in realtà il mio sogno è un'utopia.
Ma sarebbe così bello se si realizzasse...

Intanto continuo ad ammirare il mondo dei bambini e sono felice che almeno loro, nelle loro piccole vite, possano concedersi di giocare con uno sconosciuto e di passare insieme un bel pomeriggio.  

Commenti

  1. Da piccoli di sicuro lo facevamo anche noi, abbiamo disimparato e questa forse è la vera sconfitta, però la vita e le sue realtà ti portano ad un atteggiamento diverso, magari anche più chiuso, più diffidente ma di sicuro meno smaliziato è più realistico

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