Domande e risposte

Immagine tratta dal web


La curiosità dei bambini è infinita. 
Se quando sono piccoli cercando di soddisfarla cercando di toccare una cosa  che li incuriosisce per poterla esplorare, quando iniziano a crescere e sono in grado di parlare arriva la fase del perché, quando con i loro continui "perché?" cercano le risposte alle loro domande.

Ultimamente le domande di Polpetta stanno diventando sempre più raffinate e precise e, a volte, mi mette in difficoltà.
L'altro giorno mi domandava: "di che cosa è fatta l'acqua, mamma?"
Lì per lì mi ha spiazzata: se inizialmente mi veniva da rispondere in modo semplicistico dicendo che l'acqua è fatta di acqua, poi ho risposto dicendo la verità. "Una molecola di acqua è composta di due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno." 
"Cos'è un atomo, mamma?" Ha chiesto il mio bambino.
Mentre stavo cercando di ricordare la definizione di atomo del mio libro di chimica del liceo, Marito mi ha preceduta, salvandomi in corner, rispondendo che un atomo è la particella più piccola della materia.
"Ah... E come faccio a vedere un atomo?" Ha chiesto quindi.
Lì sul momento sia io che marito ci siamo guardati in giro cercando una risposta alla sua domanda, quindi siamo riusciti a rispondere dicendo che un atomo è talmente piccolo che lo si può vedere solo con degli strumenti sofisticati che vengono utilizzati dagli scienziati. La risposta è stata esaustiva, perché Polpetta, soddisfatto, ha cambiato argomento.

La cosa che ho imparato dal mio bambino è che, sebbene le domande che ti pone un piccolo curioso possono essere molto precise ed è difficile dare una risposta semplice, dire la verità è la via giusta.
Con parole semplici si può spiegare loro tutto.

I bambini sono come piccoli scienziati e si pongono tantissime domande.
Non si aspettano, però, che noi genitori conosciamo la risposta ad ogni domanda. Loro apprezzano che le nostre risposte siano sincere.
A volte una loro domanda ci può permettere di imparare cose nuove o di rispolverare nozioni studiate a scuola e che abbiamo dimenticato.
Ecco quindi che dire ad un bambino "non lo so" non è una cosa negativa nel momento in cui ci si ripromette di trovare una risposta alle loro domande.
Viviamo nell'era tecnologica ed internet ed i motori di ricerca ci permettono di trovare le risposte alle domande dei nostri bambini.
In questo caso un cellulare o un tablet possono diventare uno strumento educativo attraverso il quale i nostri bambini possono imparare qualcosa di nuovo.

Qualche settimana fa Polpetta, ad esempio, mi chiedeva com'è fatto un batterio e grazie ad internet sono riuscita a mostrargli la foto di un batterio realizzata tramite un microscopio.

Coltivare la curiosità dei nostri bambini fornendo loro risposte esaustive è molto importante, perché accresce la loro curiosità e la loro capacità critica, raffinando la loro intelligenza scientifica e stimolando il loro interesse.
Una domanda di un bambino non è mai una domanda scontata. I nostri piccoli, infatti, sono privi di esperienza ed è tramite le domande e la curiosità che creano le basi della loro conoscenza.

Questo è il motivo per cui cerco sempre di rispondere alle domande del mio bambino. Le sue domande sono così varie e spaziano in talmente tanti ambiti  della conoscenza che ogni tanto mi chiedo quale aspetto lo incuriosirà da grande e quale strada sceglierà per sè.
Sarà un medico? Sarà uno scienziato? O sarà uno scrittore? Sarà un giardiniere? O un cuoco?
Chi lo sa.
So solo che le mie risposte alle sue domande lo aiuteranno a diventare grande ed a scegliere quale strada vorrà percorrere.  

Commenti

  1. Sai la penso come te, si deve dire cosa è in realtà un oggetto. Angela inizia a fare tante domande e userò il tuo consiglio!

    RispondiElimina
  2. Uh, come hai ragione! La curiosità dei bambini va soddisfatta, sempre. A volte trovare le parole giuste non è affatto facile, ma pian piano si trova la chiave! Anche mia figlia da piccola era curiosissima e non mi stancavo di spiegare, spiegare, spiegare. Non è stato tempo perso, ti assicuro!

    RispondiElimina
  3. Anche noi siamo nel pieno dei perché.. Una fase bella tosta! Cerco sempre di rispondere in modo semplice, con spiegazioni adatte ai suoi tre anni e, come te, se non so rispondere lo ammetto senza problemi.

    RispondiElimina

Posta un commento