I diritti naturali dei bambini: il diritto alle sfumature

     



L'altra sera, prima di cena, stavo chiudendo le finestre di casa. Il sole stava per tramontare e l'aria frizzante della sera montana stava raffreddando un po' troppo la stanza dove dorme Polpetta.
Allungandomi verso il doppio vetro mi sono fermata: i raggi del sole della sera, quelli con una sfumatura dorata, baciavano le montagne di fronte a noi ed il verde era brillante.
In quel momento è arrivato Polpetta che mi ha chiesto cosa stessi facendo.
"Guardo il panorama." Ho risposto.

Un minuto più tardi è arrivato Polpetta con il suo sgabello e si è messo vicino a me: "posso guardare anch'io che bello?" Mi ha chiesto. 
Siamo stati lì, fermi per un po', osservando le montagne, le case in lontananza e gli alberi. Siamo stati lì raccontandoci cosa attirava il nostro sguardo e cosa ci piaceva. È stato in quel momento che ci siamo accorti che, a differenza delle scorse settimane, le cicale tacevano, avevano smesso di cantare prima del solito. 

Marito, non vedendoci arrivare, è entrato nella stanza assieme a Pulcino e si è soffermato ad osservare il panorama insieme a noi per qualche istante prima di tornare alle sue faccende.

Polpetta ed io siamo rimasti lì ancora un pochino, a osservare gli alberi, guardare l'orto dall'alto, gustandoci la pace di quella cartolina serale.
"Che bello che è qui, mamma. Ci resterei per sempre." Ha detto Polpetta. Ho annuito ed abbracciandolo ho detto: "Pure io. C'è una pace..."

Uno dei diritti naturali dei bambini è  il diritto alle sfumature.
È il diritto di potersi soffermare ed ammirare in pace il mondo che li circonda, a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle.

La nostra vita frenetica ci fa sempre correre senza concederci il lusso di fermarci un attimo ad osservare il mondo che ci circonda. Le gocce di pioggia che ticchettano sul vetro del lucernario durante un acquazzone estivo, una rosa appena sbocciata, la sabbia attaccata alle dita dei piedi, le onde del mare che danzano sulla riva, il blu di un cielo terso di montagna...

I bambini hanno il diritto di rimanere rapiti di fronte alla bellezza del Creato, di fermarsi e godere di un attimo e riempirsi dei panorami e delle emozioni che suscitano.

Se poi ci soffermiamo insieme a loro, potremo concederci il lusso di assaporare le sfumature viste con gli occhi dei bambini, libere dagli schemi degli adulti, ma ricche di stupore e meraviglia.

Commenti

  1. Sai Silvia? Penso che sia un dono anche quello di "insegnare" ai bambini l'importanza delle sfumature. Sei stata brava, credo che tu sappia quanto te ne sarà grato il tuo bambino...

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  2. Non potrei essere più d'accordo. La meraviglia dei bambini è una qualità che si perde troppo crescendo... ma in questo caso sei stata tu per prima a fermarti: questo significa che un po' di bellissima Silvia bambina luccica ancora ;-)

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