Il significato di essere mamma: la scelta di Giorgia





Oggi, per la Rubrica "Il significato di essere mamma" vi presento una mamma autoironica che scrive su un blog divertente, ironico e nel contempo veritiero: Giorgia.

Il suo blog Stato di grazia a chi? è di un realismo disarmante, ma dietro all'ironia c'è una profondità che mi lascia sempre stupita. (Potete trovarla anche sulla sua pagina Facebook) Ecco perchè quando ho letto le sue parole mi ha emozionata tantissimo.


Pronti a leggere le sue parole?


"Cos'è per te la maternità?

E’ una domanda tosta. Se ci penso tanto, rischio di non riuscire a rispondere! Direi che è un fatto. Si, una roba concreta. Il complesso di una serie di gesti, di azioni quotidiane, alcune spontanee altre più pensate. E’ crescere. Diventare più grandi, attraverso la nascita di qualcun altro. Evolversi, lasciarsi alle spalle una parte di sé, per prendere in carico un’altra parte, grazie ad una nuova vita. E’ una scelta. E’ una maratona continua. E’ una roba che, ad un certo punto, fai. Te la ritrovi e, inaspettatamente, non sai come guidarla. Eppure ci sei tu su quel sentiero. E’ un’improvvisazione continua. E’ sbagliare. E’ amare chi non conoscevi. E’ sorprendersi da un sentimento che non pensavi di poter provare. E’ una nuova tenerezza. E’ la voglia di dormire. E’ la voglia di tornare a riprendersi un po’ della ragazza che eri. Ed un sacco di altre cose. Credo.

Come vivi la tua genitorialità ?

Mia figlia ha appena compiuto un anno, per cui è ancora abbastanza totalizzante. Da quando è nata, non ci siamo mai separate, se non per poche ore. Non sono una madre tutta dolcezze. Eppure, quando devo assentarmi o quando esco con mio marito (poche sere in realtà), mi manca. Stiamo sempre insieme. Non è sempre tempo di qualità, perché non riesco ad essere presente in ogni istante ma, fino a questo momento, non era possibile fare una scelta diversa. Fra un po’, vedremo.

Come è nata la tua scelta di mettere al mondo dei figli?

Per molti anni, ho pensato di non volere figli. O, forse, non ci pensavo e basta. Quando sono diventata più adulta, aspettavo il colpo di fulmine, e il grosso segnale che mi avrebbe fatta sentire pronta. Ma non è mai accaduto nulla del genere. L’amore non arriva con le fanfare. Neanche la voglia di un figlio. Ho imparato, lentamente, che si sceglie di amare, e si sceglie di voler diventare madri. Non per togliere magia o romanticismo ma, più semplicemente, perché entrambe le cose richiedono responsabilità. Immaginavo che ci sarebbero state tutta una serie di condizioni differenti. Non è avvenuto. Non arrivavano. Ho deciso, abbiamo scelto, che il momento sarebbe stato quello comunque.

Cos'ha comportato per te fare questa scelta? Hai voglia di raccontarmelo?

Ha comportato molte cose. Prima fra tutte, il mio trasferimento “definitivo” a Milano. Io sono meridionale. Me lo sento nelle ossa. Amo la mia terra ed il mio cielo. Certi odori, ed i colori. Quando ho capito che stavo per scegliere una cosa tanto grande, ho capito che avrei imboccato la strada verso il nord. Verso il mio compagno, oggi mio marito, che ha radici diverse. Vivo in una città che tanti amano, ma che io vivo, alle volte, in modo sofferente. Perché amo la provincia ed amo la semplicità del sud. Il trasferimento è stata la prima conseguenza. E’qualcosa di profondo, che mi porto dentro, e che vuol dire allentare alcuni rapporti personali, non vedere i propri genitori quando si vuole. Sfilacciare le radici. Lo hanno fatto in moltissimi. Pochi sviscerano, pubblicamente ed onestamente, quello che vuol dire: quel ticchettio di nostalgia che non ci abbandona mai."

E tu che mi leggi, cos'è per te la maternità o, se sei un padre, la paternità?
Come vivi la tua genitorialità?
Come è nata la tua scelta di mettere al mondo dei figli?
Cos'ha comportato per te fare questa scelta?
Hai voglia di raccontarmelo?
Scrivimi alla mail Fiorellinosn@gmail.com!
Sarò felice di condividere qui sul blog la tua storia

Se ti sei perso le puntate delle scorse settimane, corri a leggere l'esperienza di:

Federica

Commenti

  1. Seguo volentieri il blog di Giorgia e concordo con la tua presentazione. Le sue risposte confermano la sua intelligenza e sensibilità!

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