Scintille di Gioia 02.01.2017




Il nuovo anno è iniziato ed io vorrei scrivere il mio consueto post sulle Scintille di Gioia.
A dire il vero l'avevo pronto nella mia mente, ma in questo momento non riesco a scriverlo.

Ieri sera siamo tornati a casa perché, sbadata come sono, avevo dimenticato a casa delle cose, per cui, prima di andare in pizzeria con amici, siamo passati a recuperare le cose dimenticate.

Quando sono scesa alla macchina, Marito mi ha fatto notare che c'erano delle fiamme sul tetto della palazzina accanto alla nostra. Avevo il cellulare in mano, quindi ho subito chiamato i pompieri e mi sono avvicinata all'edificio.

I pompieri mi hanno detto che erano stati avvisati e stavano arrivando, i padroni degli appartamenti esattamente sotto le fiamme erano lì, sul prato, sconvolti, che guardavano il fuoco. Quando mi hanno vista arrivare mi hanno detto che erano in attesa dei vigili del fuoco.

Il mio sguardo è caduto sulle finestre accese delle famiglie che, ignare, erano ancora nelle loro case. Sono corsa a suonare tutti i campanelli. Suonavo fino a che non mi aprivano la porta e dicevo a tutti la stessa cosa: "scusate il disturbo, ma c'è un piccolo incendio sul tetto, lì, vedete? I vigili del fuoco stanno arrivando, ma credo che sia meglio se, per precauzione, uscite di casa e restate fuori finché non vi dicono che è sicuro stare in casa."

Una volta sicura che tutti fossero fuori di casa ho raggiunto i pompieri che nel frattempo si erano messi al lavoro ed ho comunicato loro che avevo fatto uscire le persone dalle case.
Poi me ne sono andata in pizzeria, convinta che, al nostro ritorno, tutto sarebbe stato di nuovo a posto, più o meno.

Quando siamo tornati a casa, tre ore dopo, la situazione era tutt'altro che tranquilla: sono andati a fuoco cinque appartamenti ed i pompieri erano ancora al lavoro.

Avevo la pelle d'oca: e se fosse successo alla mia casa?
E se qualcuno si fosse fatto male?
E se l'incendio fosse stato ancora più grosso?

Oggi mi sento una persona egoista a pensare che, fortunatamente non si trattava della mia casa, che noi stiamo bene ed abbiamo ancora tutto ciò che possediamo, che i miei bambini stanno bene e che hanno trascorso la notte dormendo nei loro lettini al sicuro.

Ecco.
Oggi non parlerò delle solite Scintille di Gioia.
Confesso di essere un po' scossa per l'accaduto.
Vi dico che però le Scintille di Gioia le vedo anche in questo disastro: i miei vicini stanno tutti bene, nessuno si è fatto male.

Le case si possono ricostruire, le cose si possono ricomprare. Le vite no. Ed oggi, seppur sconvolti, i miei vicini stanno tutti bene.

Oggi apprezzo ancora di più ciò che ho, le mie cose, la mia famiglia, il nostro rifugio felice.

La vita è così: ora ci sei, hai una casa, degli oggetti, una vita.
Ma da un momento all'altro potresti perdere tutto.
Non sai mai cosa potrebbe succedere.

Ed allora dobbiamo essere grati di ciò che abbiamo, dobbiamo apprezzare ciò che ci viene offerto dalla vita, dobbiamo essere felici di amare ed essere amati dai nostri cari.

Le Scintille di Gioia e questo blog servono proprio a questo: a ricordarmi di quanto devo esser  grata alla vita per ciò che ho.

E voi? Avete vissuto Scintille di Gioia?
Se volete partecipare, le regole sono queste:

Come fare?
1- utilizzando l'hastag #scintilledigioia condividete con una foto su Instagram, Facebook, Twitter e/o un post sul blog tre momenti felici vissuti la settimana precedente;
2-nominate il mio blog e date le istruzioni su come partecipare;
3- invitate chi volete a partecipare a questo bellissimo gioco;
4- inviatemi i vostri momenti felici alla mail fiorellinosn@gmail.com mettendo come oggetto "Scintille di Gioia", in modo che io non me ne perda nemmeno uno!

Commenti

  1. Accidenti Silvia, chissà che spavento!! Hai ragione, davvero... bisogna apprezzare e godersi ogni momento, perché quello che hai oggi non è detto tu l'abbia anche domani.

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