Come si sviluppa il linguaggio nel bambino e come stimolarlo

-immagine tratta dal web-



C'è un momento in cui una mamma si domanda quando il suo bambino inizierà a parlare.
C'è stato anche per me. Mi chiedevo, guardando i miei bambini ancora neonati piccoli e teneri, cosa mi avrebbero racconTato, come sarebbero state le loro vocine e quale sarebbe stata la loro prima parolina.

MA COME SI SVILUPPA IL LINGUAGGIO NEI BAMBINI?



Il linguaggio, nei bambini, si sviluppa sin dai primi giorni di vita. La comunicazione, infatti può essere verbale o non verbale, ovvero passa tramite gesti, sguardi e mimica facciale. Ecco quindi che nei primi giorni il bambino comunica con lo sguardo e con suoni, come il pianto, relazionati al soddisfacimento delle sue necessità fisiche quali fame, sonno o un pannolino da cambiare.

Verso i due mesi, poi, il neonato inizia a fissare l'attenzione sugli stimoli visivi ed uditivi ed appare il sorriso socievole, ovvero i primi sorrisi verso la mamma ed il papà.

Ricordo benissimo Polpetta, con una salopette a scacchi azzurri, steso sul lettone, che mi sorrideva ed io mi sentivo la persona più felice del mondo.

Dai tre mesi in poi, circa, iniziano ad apparire dei suoni vocalici aperti in crescendo ed intonando come "aaaaaah, oooooh" o dei suoni monosillabici come "maaaaa, paaaaa".
Queste date, si sa, sono indicative, perché ogni bimbo è a sè ed ha i suoi tempi. Ad esempio Polpetta era un gran chiacchierone, Pulcino ha iniziato ad emettere questo tipo di suoni qualche settimana dopo.

Verso i sei mesi, poi, il bambino inizia a girare la testa verso la sorgente di suono (Pulcino lo faceva già prima) ed a creare balbettii, suoni vocalici combinati con consonanti come p, k,m. A sei mesi, ricordo benissimo Polpetta ha detto "ma-ma" una volta sola, poi nulla per mesi, ma la sua prima parolina è stata quella!

La comprensione delle prime paroline semplici, poi, appare verso i sette-otto mesi, collegata alle prime paroline bisillabi come "Mama, papa,tata", che utilizza come balbettii per mantenere viva la conversazione con l'adulto.

È poi verso i nove mesi che il bambino inizia ad associare differenti sillabe per produrre un gergo sempre più familiare e durante la conversazione gira la testa in direzione di chi parla e lo chiama per nome, canta ed inizia ad intonare i suoi messaggi.


Quando il bambino compie l'anno comprende quasi tutto ed iniziano ad apparire le prime paroline. Parlotta con gli altri aiutandosi molto con la mimica facciale ed i gesti per farsi capire meglio, ma è già verso i 18 mesi che ha un piccolo vocabolario che varia dalle sei alle dodici parole. Usa la parola frase ( ad esempio dice "acqua" ma intende "mi dai dell'acqua?") o frasi di due parole (ad esempio "palla bella"  per dire la palla è bella) ed impara a dire No.

Verso i 24 mesi, poi, il bambino conosce più o meno tra le 40 e le 50 parole, sa comporre frasi di tre parole ed inizia ad utilizzare i pronomi io e mio per autoaffermarsi. Inizia la fase dei "perché?" e ripete le parole allo scopo di memorizzarle.

Verso i tre anni, infine, il vocabolario del bambino è molto più ampio, può anche raggiungere le 500 parole ed inizia ad usare il tempo passato, comunicando sempre più con il prossimo.

Questo schema, ovviamente è molto indicativo.
Polpetta, ad esempio, ha iniziato ad investire sulla parola molto tardi, superati i 18 mesi, sviluppando velocemente un vocabolario molto fornito. 

Pulcino, che ha 21 mesi, ha iniziato a dire alcune paroline da alcuni giorni. Ad esempio dice "'Coa " per dire ancora, "pà" per dire papà, "bà" per dire mamma, "kökö" è il biscotto e sa dire molto bene il No.

QUANDO PREOCCUPARSI?


Fino ai tre anni non bisogna preoccuparsi se il bambino parla poco. Di solito il bambini inizia ad investire sul linguaggio dopo aver iniziato a fare il gioco simbolico, il che significa che ha iniziato ad astrarre il pensiero.

Inoltre i bambini che tengono molto in bocca il ciuccio tardano a sviluppare la muscolatura atta al linguaggio ed iniziano un pochino dopo, mentre chi indica col dito inizia a parlare più tardi perché l'adulto capisce le sue intenzione senza che lui debba investire sulla parola.

COME STIMOLARE LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO FIN DAI PRIMISSIMI GIORNI DI VITA?


1-parlare fin da subito al proprio bambino avvicinando il viso al suo e ripetendo i suoi balbettii;

2- menzionare il suo nome ogni volta che si può;

3- chiacchierare con lui del più e del meno sempre: quando lo si cambia, quando si passeggia, quando lo si tiene in braccio...

4- emettere suoni onomatopeici per favorire la sua attenzione;

5- quando si parla gesticolare e drammatizzare per favorire la comprensione di ciò che gli viene detto associando le parole ai gesti ed al tono della voce;

6- mostrare fotografie di scene ed oggetti familiari, immagini, libretti: non solo ne resterà affascinato, ma lo aiuterà ad associare parole ed immagini per favorire la lettura delle figure;

7- raccontare brevi storie, recitare filastrocche e cantare canzoncine. I bambini adorano ascoltare gli adulti che raccontano, cantano e recitano filastrocche e questo li aiuta a sviluppare il vocabolario. La ripetizione di canzoni e filastrocche, in particolare li aiuta a memorizzare le parole e stimola la memoria;

8- essere pazienti, non esigenti per non creare nel bambino ansia. A volte l'ansia di sentir parlare i bambini crea in loro un blocco ed iniziano a parlare più tardi perché hanno ansia da prestazione. Ogni bambino ha i suoi tempi che vanno rispettati!

Prima o poi tutti i bambini parlano, basta solo essere pazienti.
Se per caso avete dei dubbi perché il vostro bambino non parla, confrontatevi con le educatrici del nido o il pediatra.
Una volta esclusi problemi di udito, potrete studiare la strategia migliore per favorire il linguaggio del vostro bambino.

Vi dico, però, per esperienza personale, che spesso i genitori si preoccupano perché il bambino non parla, ma poi il bimbo li stupisce esplodendo nel giro di poco e dimostrando un vocabolario molto vasto. Questo accade perché spesso ci sono bambini che prima di iniziare a parlare imparano moltissime parole e solo quando si sentono sicuri iniziano a parlare.

E voi? Come stimolate lo sviluppo del linguaggio nei valori bambini?

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