Perchè mettere il cerottino o dare un bacino?



Ultimamente Pulcino si è fatto un piccolissimo graffio su un ditino. Ha pianto molto, ma con un bacio è tutto passato.
Nei giorni successivi, però, fino a che la crosticina non è caduta, mi mostrava il suo graffio chiedendo un bacino dove si era fatto male.

Spesso capita che giocando vada a sbattere, che inciampi e si faccia male, che non veda uno spigolo e prenda piccola botta. Ogni volta arriva piangendo, mi mostra dove si è fatto male e, dopo un bacio, guarisca magicamente.

Ci sono bambini che, anche se la loro ferita ormai è praticamente guarita, vogliono assolutamente avere un cerotto, bambini che hanno bisogno di un massaggio sulla parte dove sembra che si siano "feriti a morte", bambini che hanno bisogno che l'adulto vada dove il bambino è andato a sbattere e dica allo spigolo che non si fa male si bambini.

Tutti questi comportamenti sono tipici dei bambini che hanno più o meno due anni.

Ma perché hanno bisogno di tutti questi accorgimenti, anche se in realtà non si sono fatti male?

Verso i due anni, quando avviene la nascita psicologica del bambino, egli è particolarmente sensibile a ciò che accade al suo corpo. Lui è un individuo a sè, ha una volontà, per cui può dire di no, ma ha anche un corpo che cerca di preservare perché è suo ed è importante.


Inconsciamente, infatti, a quest'età un piccolo graffio non è solo sul suo ditino, ma è anche sul suo Io. Si sente incompleto, ha bisogno di far guarire sia il corpo che la sua anima.


Ecco che cerca l'adulto di riferimento, colui che gli dona le cure parentali, che lo fa sentire al sicuro e chiede un bacio, una carezza, un cerotto.

Sono cose semplici, ma hanno un significato profondo.

Un bacio, una carezza o un cerotto, infatti, dicono al bambino: "Non ti preoccupare, ci sono io. Ti proteggo e ti aiuterò a stare meglio. Ogni volta che ti senti insicuro, che ti sei fatto male, che hai bisogno di essere curato, io ci sono."

I bambini sono fragili, hanno bisogno di sicurezza, di sapere che c'è sempre qualcuno su cui contare, che li faccia sentire al sicuro e che mantenga integro l'Io del bambino, anche se il suo corpo ha ricevuto un piccolo graffio.


Perciò, anche se per noi può sembrare una sciocchezza, baciare per l'ennesima volta in una settimana quel ditino che si è graffiato tanti giorni prima ed è ormai quasi guarito, rassicura il nostro bambino e gli conferma che il suo Io è sano ed integro.

La prossima volta che il nostro bambino ci chiede un bacio, anche se una ferita non c'è davvero, giochiamo con lui, rassicuriamolo. Questa fase non durerà molto e se lo faremo sentire al sicuro, il suo Io si rafforzerà e sarà pronto ad affrontare il mondo.

Il nostro bacio è magico e può guarire tutto!

Commenti

  1. Caspita! Non capivo perché mi mostrasse sempre la crosticina sul ginocchio... Grazie!

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  2. siamo in questa fase anche noi! Abbiamo fatto scorta di cerotti colorati e creme magiche (normali creme idratanti) da passare sulle ferite.. oltre a scorte di coccole da elargire

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  3. Ogni volta che Francesco sbatte da qualche parte mi dice: mamma fatto male.. Si avvicina e vuole che gli dia un bacio nella parte in cui ha sbattuto, che mi fa vedere e mi indica. Dopo che lo bacio mi dice: "Guaritooooo" e ride contento.
    Lo trovo bellissimo.

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  4. E quanto piace, anche a noi, sentirci così forti e "capaci" per così poco? Io trovo che sia delizioso. :)

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