Hygge, la filosofia della felicità



L'anno scorso mi sono imbattuta in una parola danese molto particolare: Hygge. Questo termine, che spopolava in post e nei libri mi ha davvero incuriosita, così mi sono documentata sul suo significato ed ho perfino letto un libro sull'argomento.

Hygge è una parola danese che racchiude in sè una filosofia di vita che mi ha conquistata. Sarà che è molto affine alla mia visione della vita, sarà che promuove il benessere del corpo e, soprattutto dell'anima, ma mi sono innamorata di questa filosofia.

Ma che cosa vuol dire Hygge?


La parola Hygge è apparsa in Danimarca alla fine del XVIIº secolo ed è un aggettivo che può essere applicato a qualsiasi cosa o a qualsiasi luogo.
È un aggettivo che è legato al senso di benessere e di piacere, inteso come tutto ciò che dona gioia. Questo termine, molto caro ai danesi, è nato come coccola per aiutare le persone a superare i lunghi mesi freddi e bui dell'inverno ed è dilagato in giro per il mondo perché porta in sè la filosofia della felicità.

Hygge è un modo di essere, uno stile di vita, che muove le persone a cercare il luogo più accogliente della casa, renderlo confortevole con tappeti, cuscini e stoffe morbide, colori naturali e piacevoli agli occhi, invita ad utilizzare le luci soffuse, aiutandosi con la piacevole atmosfera creata dalle candele. Nel luogo più accogliente della casa si può trascorrere molto tempo facendo ciò che ci piace e ci fa stare bene, magari assieme a chi amiamo.

Come si vive l'Hygge? 


Hygge è bere una tazza di tea caldo o un caffè o una cioccolata, leggendo un bel libro, ascoltando la nostra musica preferita.

Hygge è vivere il momento, il qui ed ora, provando piacere.

Hygge è organizzare una cena informale con parenti o amici, condividendo la preparazione della cena, condividendo del tempo insieme chiacchierando rilassati

Hygge è provare gratitudine verso le persone ed essere grati per ciò che abbiamo.

Hygge è essere sè stessi senza indossare maschere. È vivere al di fuori della competizione che impone la società. Non serve essere più bravi, più brillanti, perfetti. Vivere in modo Hygge significa accettarsi con i propri pregi e difetti e mostrarsi per quel che si è lasciando uscire ciò che abbiamo di bello dentro di noi.

Hygge è un momento di tregua dalle fatiche quotidiane. È staccare la spina e sorseggiare una tisana calda rilassandosi.

Hygge è essere solidali con chi ci circonda, è potersi sentire liberi di condividere racconti e ricordi senza paura di essere giudicati dall'altro.

Hygge è un rifugio, un posto di pace e sicurezza. Non dev'essere per forza un luogo fisico, può essere una situazione che dà pace, come poter bere un caffè seduti al tavolino del bar, sorseggiando in pace e ripassandosi qualche minuto prima di tornare al lavoro.

Io credo che la filosofia Hygge sia davvero alla base della felicità, perché spinge le persone verso uno stato di benessere che mi ricorda le piacevoli sensazioni che si provano quando si abbraccia qualcuno di caro.

Sto coltivando questo modo di vivere cercando di calarlo sempre di più nella mia quotidianità ed in quella della mia famiglia, perché la felicità è un piccolo fiore che va coltivato con cura ed attenzione giorno dopo giorno.

E voi? Conoscete la filosofia Hygge? Vi piace? La vivete? 

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