Il ciuccio di Nina, un libro utile per i bambini che devono togliere il ciuccio



I miei bambini non hanno mai voluto usare il ciuccio. Polpetta l'ha tenuto per qualche mese, ma poi l'ha abbandonato, mentre Pulcino, quando aveva pochi giorni, lo sputava in mezzo alla stanza.

Ci sono bambini, invece, per i quali il ciuccio diventa un oggetto prezioso. Li consola e li rilassa nei momenti di difficoltà e li aiuta ad addormentarsi.

Verso i tre anni, però, il ciuccio andrebbe abbandonato, perché è dopo i tre anni che un uso prolungato del ciuccio può portare ad una deformazione del palato e questo può compromettere sia la masticazione che la corretta posizione dei denti.

C'è un libro che può aiutare i genitori ad accompagnare i propri bambini a lasciare il ciuccio ed a trovare un altro modo per rilassarsi e consolarsi.

Il ciuccio di Nina” è un libro scritto da Christine Naumann-Villemin ed illustrato da Marionne Barcilon, edito da Il castoro edizioni.

La piccola Nina adora il suo ciuccio. Lo porta sempre con sé: quando mangia i biscotti, quando va a spasso, quando nuota in piscina...
La mamma le chiede quando abbandonerà il suo ciuccio, ma Nina progetta di tenerlo sempre con sé, anche quando sarà grande ed andrà a lavorare. Il giorno del suo matrimonio Nina ed il suo sposo indosseranno un bellissimo ciuccio coordinato con i loro vestiti.
Quando Nina parla non si capisce molto cosa dice, perché parla con il ciuccio in bocca.

Un giorno, però, nel bosco, Nina fa uno strano incontro e troverà un amico inaspettato a cui donare il suo ciuccio.

Il ciuccio di Nina” è un libro scritto in modo che i bambini riescano a mettersi nei panni della bambina ed a provare le sue emozioni.
Aiuta i bambini a capire che, ad un certo punto, si cresce ed il ciuccio diviene superfluo.

Questo libro è uno dei libri preferiti dai bambini del nostro nido, perché quando giunge il momento di abbandonare il ciuccio li aiuta a rielaborare il distacco in modo sereno e consapevole.

É un libro che consiglio a tutti i genitori che vogliono aiutare i loro bambini in questo delicato momento di passaggio.

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