In
questi ultimi giorni, nella mia famiglia, abbiamo vissuto momenti
particolari: preoccupazione, ansia, dolore.
Di
riflesso anche i miei bambini hanno vissuto gli stessi sentimenti che
provavo, perché certe cose non si possono nascondere, nemmeno ai più
piccoli.
Nonostante
tutto, però, non mi sono mai posta la domanda "devo
dirglielo?".
Sono
stata sincera con i miei bambini, ho subito detto loro cosa stava
succedendo, scegliendo con cura le parole.
Quando
sono dovuti rimanere con la baby sitter più a lungo del previsto,
saltando la lezione di nuoto, ho detto loro: "il nonno non si è
sentito bene, oggi. Si è addormentato ieri sera, quando è andato a
letto, ed oggi non riesce più a svegliarsi perché il suo corpo non
ce la fa. Ha molto mal di testa ed il suo corpo lo protegge
dormendo."
Con
il passare dei giorni ho spiegato ai miei bambini che i medici non
riuscivano a svegliare il nonno e, quando è mancato, la spiegazione
è stata semplice: "Il sonno del nonno era così profondo che
non riusciva più a svegliarsi. Si è addormentato tutto il suo
corpo, anche il suo cuore, che ha smesso di battere ed ora il nonno è
un angelo che vi protegge."
Pulcino,
che è ancora piccolo, mi ha dato tanti bacini, poi è andato a
giocare, Polpetta, che è più grande e comprende meglio il concetto
di morte, ha pianto un po', ma si è consolato quando gli ho detto
che ora il suo nonno lo protegge ed è sempre vicino a lui.
In
questi giorni i miei bambini sono più coccoloni, ma sono sereni.
Dire loro la verità scegliendo le parole adeguate, li ha aiutati a
comprendere eventi che hanno stravolto la nostra esistenza per
giorni.
Sebbene
ciò che è accaduto possa sembrare difficile da accettare per noi
adulti, non dobbiamo pensare che i bambini debbano essere tenuti
all'oscuro di ciò che noi adulti stiamo vivendo, nemmeno se i
bambini sono piccoli.
Non
dire la verità ai bambini è una forma di protezione che alcuni
genitori scelgono di attivare per i loro figli quando pensano che i
bimbi non siano in grado di capire ciò che sta accadendo e per
proteggerli dai danni emotivi.
Questo
modo di agire, però, non solo non è onesto nei loro confronti, ma
può creare dei danni emotivi nei bambini, che percepiscono che
qualcosa è successo, ma non trovando una spiegazione plausibile nel
mondo che li circonda, si convincono che sia accaduto qualcosa di
grave e che loro ne sono responsabili.
I
bambini che vengono tenuti all'oscuro della verità vengono colti da
un senso di impotenza e di paura, anche perché il genitore che mente
trasmette loro un senso di preoccupazione per la loro incolumità
fisica e mentale, rendendo i bambini insicuri di sé, facendoli
vivere nell'incertezza, nella diffidenza, nella paura e
nell'insicurezza.
PERCHÈ DIRE LA VERITÀ AI BAMBINI?
Essere
sinceri con i bambini rinforza la loro autostima e li aiuta a
diventare resilienti di fronte alle difficoltà che ci pone la vita.
Quando
accade qualcosa che ci turba è importante raccontare ciò che
sentiamo, perché insegna ai bambini che si possono provare emozioni
che un giorno proveranno anche loro, emozioni che è meglio accettare
che reprimere.
Accettare
le situazioni dolorose aiuta i bambini a trovare in sé maggiori
risorse ed energie per andare avanti e rinsaldare la propria
autostima.
Ecco
perché in situazioni dolorose è importante che noi adulti ci
prendiamo del tempo per rielaborare le nostre emozioni e troviamo le
parole giuste per raccontare ai bambini cosa sta succedendo. Se non
troviamo le parole giuste, non abbiamo fretta, diciamo ai nostri
bambini, ad esempio, che siamo molto tristi (o arrabbiati) e che
appena ci saremo calmati spiegheremo loro cosa sia accaduto.
Se
raccontiamo tempestivamente ai bambini cosa ci turba, permettiamo ai
nostri figli di sentirsi accuditi e ciò ci aiuta a rielaborare le
nostre sofferenze grazie al dialogo con i bambini.
Dobbiamo
ricordarci, infatti, che è più facile rielaborare un trauma solo se
abbiamo di fronte a noi persone che sono in grado di condividere con
noi la sofferenza. Spesso i bambini sono più bravi di noi a gestire
lutti e sofferenze, in modo più consapevole di noi adulti. Hanno
solo bisogno di genitori che siano in grado di spiegare con parole
semplici la realtà perché sia più comprensibile.
I
bambini, non dimentichiamolo, si preoccupano più per un silenzio che
per una spiegazione semplice.
La
sincerità coi bambini paga sempre, perché crea un rapporto di
fiducia che aiuterà i bambini a crescere consapevoli delle loro
emozioni e darà loro, tra qualche anno, le risorse necessarie per
affrontare le turbolenze adolescenziali in modo più semplice.
E
voi? Siete sinceri con i vostri bambini?
SEMPRE!!! L'ho sempre, fatto, di qualunque argomento trovando le parole più adatte, il momento giusto e facendoli sentire importanti. Non credo di aver fatto male anzi, col tempo si sono resi conto che con noi possono parlare davvero di tutto, sopratutto con la grande che ora ha 14 anni ed è in un momento di grandi cambiamenti........
RispondiEliminaKisssssssssssssssssssss
P.S. Condoglianze per la vostra perdita!
Essere sinceri sempre anche perché non li inganni facilmente e meno male....a volte "mentire" o "non raccontare" lo consideriamo un proteggerli ma che c'è qualcosa che non va, loro lo sentono e anzi si spaventano ancor di più perché "c'è qualcosa di non detto che mamma e papà tacciono"
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