Cosa fare quando i fratelli litigano?



Ora che i miei bambini stanno diventando grandi trascorrono molto più tempo insieme giocando e cercandosi ma, com'è inevitabile tra fratelli, litigano spesso.


Io sono in cucina che preparo la cena e loro iniziano a litigare, uno dei due supera il limite, fa male al fratello ed io, chiamata a gran voce, mi ritrovo a dover intervenire per dirimere la questione.

Nelle relazioni tra fratelli (o sorelle) è normale che i bambini litighino tra loro.

Perché i fratelli litigano?


Nella lite tra fratelli molto spesso emergono emozioni legate al fatto che nel rapporto tra fratelli è insita una gelosia dovuta alla paura di perdere l'affetto dei genitori.

Sebbene si cerchi sempre di essere equi nella distribuzione delle attenzioni nei confronti dei propri figli, loro sentiranno comunque un senso di rivalità gli uni verso gli altri, in quanto hanno paura di non essere amati proprio perché devono condividere l'affetto dei genitori.

Un modo per aiutare i propri figli a superare questa rivalità sta nel ritagliare degli spazi esclusivi in cui i bambini possano ricevere le attenzioni di cui hanno bisogno senza per forza sentirsi in competizione con i fratelli.
Più facile a dirsi che a farsi, lo so, ma, ad esempio, io cerco di dare loro coccole speciali la mattina quando si svegliano e la sera, prima delle nanne. Inoltre parlo con loro della loro giornata, non chiedendo cosa abbiano fatto, ma se sono stati felici. Con questo stratagemma parliamo davvero molto e loro si sentono ascoltati e percepiscono che, per me, loro sono importanti.

Cosa fare quando i fratelli litigano?


Ecco alcuni consigli per insegnare ai nostri figli a gestire i conflitti:


1- la cosa migliore è quella di lasciare che i bambini se la sbrighino da soli, trovando da sé l'equilibrio e risolvendo il conflitto da soli. Questo modo di fare è altamente educativo perché allena i bambini a risolvere i conflitti sociali e, quindi, li renderà in grado di gestire i conflitti anche in età adulta;

2- MAI prendere le parti di uno dei due figli. Quando c'è un conflitto bisogna ricordarsi che la verità è nel mezzo. Se il bambino che appare la vittima sembra innocente, dobbiamo sempre presupporre che ci sia stato un fattore scatenante nel suo comportamento che ha indotto il fratello a reagire con rabbia in modo inadeguato. Non facciamo paragoni tra i due fratelli, ma valorizziamo ogni figlio per le sue qualità individuali.

3- calmare i bambini e farsi raccontare cosa è accaduto prima di prendere le parti di uno o dell'altro o di prendere provvedimenti. Si può così scoprire, ad esempio, che uno dei due bambini ha preso senza chiedere il gioco al fratello rifiutandosi di restituirlo e che, frustrato, il figlio “derubato” ha reagito con un pizzicotto.

4- parliamo con i bambini. I bambini non sono sciocchi e capiscono cosa è successo e sanno perfettamente in qual misura sono responsabili del conflitto in atto. Chiediamo loro come si sono sentiti e se, secondo loro, il modo in cui si sono comportati è stato corretto.

5- invitiamo i bambini a calmarsi, sedendosi in un luogo tranquillo e chiediamo loro di riflettere su come si sia sentito il fratello e come avrebbero potuto agire in modo diverso. Questa strategia aiuterà i nostri bambini a sviluppare l'empatia necessaria per riuscire ad evitare i conflitti perché chi è più empatico riesce a relazionarsi con l'altro in modo meno conflittuale;

6- quando si saranno calmati, invitiamo i bambini a riconciliarsi: il valore del perdono è molto importante, soprattutto all'interno della famiglia. A casa nostra c'è una regola: non si va mai a letto senza aver fatto la pace, in modo da poter concludere la giornata in modo sereno.

7- ricordiamo ai bambini che non è sbagliato provare emozioni come la rabbia, o la frustrazione, o la gelosia, ma quello che è sbagliato è stato il comportamento. A volte porto questo esempio ai miei bambini: “anche la mamma si è arrabbiata ieri, ma non ha fatto quello che hai fatto tu. Ha detto che si è arrabbiata e ti ha chiesto di rimettere i giochi a posto: tu hai capito che la mamma aveva ragione ed hai sistemato i tuoi giochi.” Questo per far capire ai miei bambini che tutti si possono arrabbiare, ma gestendo questa emozione si possono raggiungere dei risultati positivi risolvendo la situazione in modo costruttivo.

8- invitiamo i bambini a cercare soluzioni alternative alla lite e ad essere comprensivi tra loro: il dialogo è molto importante, ma se proprio non riescono a superare il conflitto possono sempre chiedere un aiuto all'adulto per risolvere la situazione;

9- non colpevolizziamo i bambini per aver litigato, ma invitiamoli ad imparare da ciò che è accaduto: ogni situazione che viviamo, positiva o negativa che sia, ci insegna come migliorarci per affrontare al meglio le situazioni simili a quella appena vissuta in modo positivo.

10- ricordiamoci sempre che i bambini sono emozioni pure, fanno fatica a contenersi quando quello che provano è un'emozione molto forte, perciò aiutiamoli ad imparare a gestire le loro emozioni ed i loro conflitti in modo costruttivo.

I nostri figli litigheranno sempre, e noi genitori abbiamo il privilegio di poterli aiutare ad imparare a gestire i conflitti in modo costruttivo, un insegnamento che porteranno nel loro cuore per tutta la vita.

E voi? Come gestite le liti tra i vostri figli?

Commenti

  1. Non è un mio problema, perchè ho un solo figlio, ma posso garantirti che finché vivevamo nella stessa casa, avrei volentieri strozzato mio fratello (9 anni più piccolo di me), mentre adesso lo adoro e siamo inseparabili.
    Perciò, mi vien da dirti che i genitori non dovrebbero troppo interferire nelle liti dei figli, rischiando di ingigantirle.
    Credo che tra bambini, adolescenti ed anche adulti, le soluzioni vengano da sé.
    Quello che non deve mai mancare è solo l'amore.
    Buon fine settimana.
    Baci.

    RispondiElimina
  2. I litigi per me sono un grande ostacolo. Concordo con tutti i tuoi consigli, che però funzionano se i bimbi hanno un minimo di ragionevolezza. Cosa che le mie bimbe....specie la grande....non hanno. E poi quando l'oggetto del litigio è la mamma o il papà le cose per me sono molto difficili. Per ora i litigi li subisco, speriamo di trovare un equilibrio.
    Un saluto
    Lorenzo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' normale che i bambini litighino per il papà o la mamma, perché si contendono l'amore dei genitori. L'unica soluzione è quella di cercare il più possibile di dare attenzioni ai bambini in modo equilibrato. Più facile a dirsi che a farsi, ma importante.

      Elimina
  3. Eh, tutto vero! Però quando i bimbi sono piccoli, sui 15 mesi- 2 anni? Che si fa? Dai ,dammi qualche buon consiglio per questa fascia d'età! I gemelli infatti già litigano, contendendosi giochi ed attenzioni. Io di norma non intervengo se non per consolare dal pianto l'uno o l'altra ma i loro occhi sembrano implorare "giustizia" a loro favore da me e....che si fa? In più spesso si mette di mezzo il grande per aiutare la sorella o il fratello e a prima vista mi pare sbagliato ma quando gli faccio notare che devono sbrogliarsela tra loro, lui mi risponde che quando gli adulti fanno così nei suoi litigi tra bambini lo odia e non lo ritiene giusto....gettandomi nel dubbio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A quell'età fanno tanta fatica a condividere giochi, spazi ed affetti, anche perché sono in una fase di egocentrismo molto forte dovuto allo sviluppo del sé. Sebbene sia importante che i bambini riescano a risolvere la lite da soli, in certi casi è utile aiutare i bambini a risolvere la contesa, solitamente quando il conflitto è un una fase di stallo o quando il bambino con il carattere più forte prevarica sempre il più debole. In questi casi bisogna essere un po' salomonici. Chiedere ad entrambi i bambini cosa sia successo e cercare di riequilibrare la situazione. A volte, se si contendono un gioco, una soluzione può essere quella di dare un tempo: ora tu tieni questo gioco, ma tra 10 minuti, quando te lo dico, fate cambio. Oppure: adesso ci gioca lei, ma quando ha finito te lo da. Nel frattempo potresti giocare con questo gioco. Lo stesso funziona con le attenzioni: ora sto facendo una coccola a lei, ma tra un pochino faccio le coccole anche a te… Non è semplice, ma ci si puo' riuscire.

      Elimina

Posta un commento