I
bambini ci guardano.
Noi
non ce ne accorgiamo, ma loro ci osservano, sempre.
I
bambini imparano da noi come ci si comporta nelle varie situazioni
sociali, imparano cosa è giusto e cosa è sbagliato, proprio
osservando quello che facciamo.
I
bambini sanno subito quando siamo sinceri o quando indossiamo una
maschera, perché ci guardano e, col passare del tempo, imparano a
leggere quello che siamo attraverso la lettura dei nostri gesti, dei
nostri sguardi, del nostro tono di voce.
Non
si può mentire ai bambini: loro sanno sempre se nascondiamo loro
qualcosa. I bambini vivono di relazioni genuine, non sanno indossare
una maschera, sono sempre veraci. I bambini percepiscono quando un
adulto è ambiguo, quando un adulto non è coerente con quello che
mostra di essere.
I
bambini hanno antenne speciali: si accorgono se la mamma non è
serena, sanno che qualcosa non va e questo li agita, li rende
inquieti, li rende insicuri di sé. Se la mamma è sincera con loro,
però, reagiscono in modo sorprendente, supportando la mamma in un
momento di difficoltà.
Quando
lo scorso autunno mio papà non stava bene e poi ci ha lasciati, sono
sempre stata sincera coi miei bambini. Ho sempre raccontato loro che
il nonno non stava bene e che io ero un po' triste, ma loro
percepivano che ero più inquieta, più fragile. E cercavano le mie
attenzioni, cercavano coccole, volevano stare con me, come se
avessero percepito che, con loro, io trovavo un po' di pace.
I
bambini hanno bisogno di adulti che si relazionano con loro in modo
coerente, hanno bisogno che vengano dette loro le cose come stanno. I
bambini sanno rielaborare situazioni difficili e dolorose meglio di
noi adulti. Per un bambino la vita e la morte sono normali: un
insetto morto nel prato diventa interessantissimo, perché possono
studiare da vicino cosa vuol dire essere morti.
Per
un bambino essere tristi è una cosa normale anche per un adulto. E
per un bambino è semplice far tornare la serenità nel cuore di un
adulto triste: basta fargli una coccola, così si può sentire
meglio.
I
bambini hanno bisogno di leggere nei modi di mamma e papà come
adattarsi al contesto che stanno vivendo. Se papà e mamma sono
rilassati, si rilasseranno anche loro.
Se
papà e mamma sono seri, saranno seri anche loro.
Se
papà e mamma si divertono, si divertiranno anche loro.
La
cosa importante è che i genitori si ricordino che sono dei modelli
per i loro figli, sono coloro che pongono le basi per la loro
educazione.
Non
possiamo pretendere che i nostri figli rispettino le regole, se
vedono che la mamma ed il papà non le rispettano.
Non
possiamo pretendere che i nostri bambini si comportino in modo
educato, se noi per primi ci relazioniamo col prossimo in modo
maleducato.
Non
possiamo chiedere loro di comportarsi in modo adeguato alla
situazione se non non ne siamo in grado nemmeno noi adulti.
Marito
ed io abbiamo sempre portato i nostri bambini con noi, a fare
commissioni in uffici, in banca, in luoghi in cui ci sono solo
adulti. Spiegando loro che dovevamo fare una cosa importante e che
avevamo bisogno della loro collaborazione, i nostri bambini non si
sono mai trovati in difficoltà, comportandosi sempre in modo
adeguato. Non abbiamo fatto nulla di particolare per insegnare loro
come comportarsi: abbiamo cercato sempre di essere trasparenti,
sinceri e di fare in modo che i nostri bambini avessero un libretto o
un gioco per far si che non si annoiassero.
I
bambini ci osservano, assorbono come spugne il nostro modo di
comportarci e lo replicano, perché noi adulti siamo per loro un
esempio.
Ecco
perché è importante che noi adulti ci comportiamo sempre come ci
aspettiamo che si debbano comportare i nostri bambini.
Parole sante! L'esempio è il miglior insegnamento, è proprio vero.
RispondiEliminaConcordo su tutto. I nostri figli ci osservano. Ci imitano (quando non li possiamo vedere :-)). Ed aggiungo che osservano anche gli altri. Le differenze di comportamento tra la mamma ed il papà e le altre persone. E si pongono domande sul perchè ci sono persone che si comportano diversamente. A volte imitano gli altri per vedere le nostre reazioni. Ed è nostro dovere dare l'esempio, e spiegare perchè qualcuno si comporta in modo diverso.
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