Come insegnare ai bambini piccoli a riordinare i giochi


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Ci sono volte in cui, dopo che i bambini hanno finito di giocare, la stanza utilizzata è così disordinata che sembra quasi che qualcuno vi sia entrato, abbia lanciato una bomba a mano e sia scappato via.


Poi arriva il momento di mettere in ordine ed i nostri bambini si defilano, lasciandoci da sole, sul campo di battaglia, a cercare di far tornare la stanza in condizioni dignitose.
Quando i bambini sono poco collaborativi è facile che noi mamme ci innervosiamo, alziamo la voce, ed i bambini, anziché aiutarci, si mettono a giocare con quello che trovano per terra, mentre noi vorremmo essere teletrasportate in un'isola deserta, dove regnano calma, pace e ordine.
Le cose sono due: o ci imponiamo e convinciamo i nostri figli ad aiutarci a riordinare (via molto impegnativa) oppure facciamo un bel respiro e sistemiamo la stanza da sole.

Ma perché i bambini non ci aiutano? Come insegnare loro a riordinare?


Innanzitutto dobbiamo ricordarci che non è mai troppo presto per insegnare ai bambini come si mette in ordine.

Fin dai primi mesi, infatti, quando i bambini iniziano a fare i primi giochi, possiamo insegnare loro che c'è un posto per ogni cosa. Sul tappeto dove giocano possiamo posizionare delle ceste in cui i bambini troveranno i loro pelouches, i giochi da mordicchiare, i libretti... Vedendoci giorno dopo giorno sistemare i loro giochi dei contenitori preposti impareranno dove li possono trovare in autonomia. Terminato il momento del gioco potremo mettere in ordine assieme a loro.

Quando i bambini iniziano a camminare ed il loro spazio di libero movimento si amplia, sarà più facile per i bambini giocare e disseminare i giochi per la stanza lasciandoli a terra ogni volta che perdono di attrattiva, per andare a cercare un altro gioco.

A quest'età e, comunque, finché i bambini sono piccoli, sarà difficile per loro iniziare a mettere in ordine in autonomia.
Per un bambino risistemare una stanza disseminata di giochi è un'impresa titanica, perché non solo per lui lo spazio appare immenso e la quantità di giochi da sistemare tantissima, ma anche perché un bambino piccolo non possiede l'ordine mentale che lo aiuta a risolvere il problema di rimettere in ordine.

I bambini vedono una stanza disordinata, provano disagio, ansia e non si sentono all'altezza del compito, perciò lo evitano. Se invece noi adulti li aiutiamo, sarà tutto più semplice. Questo non significa sostituirci a loro, ma aiutarli ad organizzare mentalmente il loro lavoro.

Organizzando la loro stanza con contenitori e ceste che possano aiutare i bambini a riordinare, sarà tutto più facile: il contenitore delle palline, quello delle costruzioni, la scatola delle pentoline, la cesta delle macchinine...

Quando sarà ora di riordinare aiutiamo i bambini fungendo da registi: se diciamo loro “ora raccogliamo tutte le costruzioni e le mettiamo in questa cesta”, per loro sarà più semplice focalizzare la loro attenzione sulle costruzioni e l'ansia che provano di fronte alla distesa di giochi sparpagliati sul pavimento diminuirà. Mettiamo in ordine sistemando un tipo di gioco alla volta mettendolo nel suo contenitore assieme a loro, incoraggiandoli. Piano piano, crescendo, questo meccanismo diventerà automatico e per loro sarà più semplice riordinare.

Qualche volta capita che i miei bambini utilizzino parecchi giochi, perché creano un mondo fantastico nel quale si immergono a lungo. Quando arriva il momento di riordinare Pulcino mi dice: “non ci riesco, io sono piccolo.” Se mi siedo a terra accanto ad uno dei contenitori dei giochi e gli chiedo di mettere via un tipo di gioco per volta, però, lui collabora attivamente. In questo caso, infatti, lo aiuto a rendere il lavoro più semplice e lui si sente in grado di svolgere il compito richiesto.

Importante, poi, sarà insegnare ai bambini ad utilizzare un tipo di gioco per volta, riponendolo prima di prenderne un altro. Questo limiterà la quantità di giochi presenti nella stanza e renderà più semplice il lavoro di riordino.

E voi? Come vivete il momento del riordino dei giochi? I vostri bambini collaborano con voi? Quali strategie utilizzate?

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