Quando
arrivano le sospirate vacanze mi rendo conto di essere sopraffatta
dai ritmi serrati della vita quotidiana.
Io
ci provo a rallentare, ma purtroppo la nostra società corre alla
velocità della luce e non ci lascia il tempo di respirare.
Anche
i miei bambini sono arrivati alle vacanze stanchi.
Come
scrivevo tempo fa, i bambini hanno diritto di rallentare e vivere una
vita meno frenetica.
Sebbene
io cerchi di non sovraccaricare i miei bambini di attività, usciamo
di casa prima delle 8 di mattina e rientriamo verso le 18, quando li
ho recuperati a casa della baby sitter: è uno stile di vita davvero
impegnativo per dei bambini.
Le
continue corse non permettono ai bambini di fermarsi, di riflettere,
di distrarsi facendo ciò che più li ispira.
Manca
il tempo di annoiarsi.
In
questi giorni siamo a casa ed io sto facendo in modo che i miei
bambini abbiano il privilegio di annoiarsi.
La
noia non è negativa, anzi!
La
noia permette di fare introspezione, di riflettere, vivere il
silenzio e l'immobilità, la calma.
La noia è uno spazio per sentire noi
stessi, ci insegna a conoscere ciò che siamo e che si esiste anche
senza gli altri.
La noia spinge ad attivare il pensiero creativo per
mettere in campo strategie atte a superarla.
La noia è il seme della
creatività, un seme che fa svuotare il cervello da ciò che ci
stressa.
Questo
è un esercizio che fa emergere talenti ed attitudini, che mette in
campo l'unicità di chi sperimenta la noia e si attiva per uscirne.
Gli
adulti di oggi sembrano spaventati dalla noia. Non sanno più vivere
il qui ed ora senza stress e senza il pensiero fisso di DOVER FARE
qualcosa.
Vivono
la noia come un pericolo da superare, in quanto la noia è
considerata una perdita di tempo.
Gli
adulti di oggi sono spaventati dal fatto che i bambini si possano
annoiare e per questo cercano di riempire le loro giornate perché
siano sempre attivi e non abbiano modo di annoiarsi.
Cosa fare, invece, se il nostro bambino si annoia?
A
volte capita che i miei bambini si annoino, che mi dicano: “mamma,
mi sto annoiando!”
Io
accolgo positivamente questa loro affermazione, perché vuol dire che
si sono fermati, che non li ho riempiti di attività che li
stressano.
Quando
i miei bambini dicono che si annoiano, rispondo loro: “che bella
cosa, allora vuol dire che puoi pensare a cosa puoi fare per non
annoiarti!”
Li
per li restano perplessi, ma poi si attivano e trovano sempre
qualcosa da fare, qualcosa che li interessa e li rende felici.
Anziché
sostituirci ai nostri bambini, sproniamoli a scegliere come superare
la noia attraverso le attività che preferiscono.
Non
sostituiamoci a loro e lasciamoli liberi di scegliere, lasciamo che
la noia diventi feconda!
Come possiamo rendere feconda la noia?
Innanzitutto
creando momenti di ozio per noi e per i bambini e vivendoli senza
sensi di colpa.
In
secondo luogo facciamo vivere la noia ai bambini, lasciandoli
sperimentare tempo e spazio libero, in modo che ne possano usufruire
come vogliono. Se i bambini si dedicano a quello che li rende sereni,
si riposano davvero e si inventano attività e giochi per portano
piacere reale.
Un
bambino annoiato, infatti, è un bambino in ricerca che allena
creatività ed entusiasmo.
Stiamo attenti, però, a non sostituirci a
loro!
Agendo
in questo modo insegneremo ai nostri bambini come gestire situazioni
che apparentemente non sembrano feconde, insegnando loro come
occupare il tempo con attività che rendono felici.
Ricordiamoci
che se un bambino impara a gestire la noia, imparerà anche a gestire
difficoltà e frustrazioni e questo lo renderà un adulto consapevole
ed in grado di affrontare le varie situazioni che gli si
presenteranno davanti.
E
voi? Vi annoiate? Lasciate che i vostri bambini abbiano il privilegio
di annoiarsi?
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