Gioie e dolori della didattica a distanza



Da quando è iniziata la pandemia noi genitori abbiamo iniziato a scontrarci con la Didattica a distanza.


Vivo questo tipo di fare scuola ogni giorno, con mio figlio. Non è semplice.
Ne parlo molto spesso con delle mie amiche che sono insegnanti di scuola primaria e so quanta fatica comporti sulla loro pelle questo tipo di scuola.

Ho sentito commenti negativi sulla didattica a distanza da tutti i fronti, però mi rendo conto che, durante la quarantena, è stata l'unico modo per non far perdere l'anno agli studenti.

Per noi la didattica a distanza non è stata una passeggiata, nonostante le insegnanti del mio bambino abbiano fatto del loro meglio perché i bambini riuscissero ad avere una scuola di qualità a casa.

Non starò qui a dire se questo tipo di scuola abbia dato i frutti sperati. Non sono la persona giusta e non ho il metro di misura adatto.

Lavorare da casa è complesso, perché al bambino manca lo stimolo dato dalla presenza dell'insegnante in aula, manca il confronto con i compagni, manca l'apprendere insieme agli amici, chiacchierando e scambiando pareri, impressioni, ipotesi.

Ci sono stati giorni positivi, in cui il mio bambino si sentiva motivato e lavorava velocemente, ma ci sono stati anche giorni di passione, in cui le ore trascorrevano ricopiando dal pc schede su schede, un lavoro eterno e poco stimolante. Sfogliando i quaderni, però, mi sono accorta che con una didattica diversa il mio bambino ha svolto un programma del tutto in linea con il modo di lavorare in classe. La differenza stava nella totale assenza di relazione, per cui il copiare da pc, che sembrava un ricopiare dalla lavagna, era in realtà noioso e lento. Mancava il suono del gesso che scorre sulla lavagna, la risata del compagno seduto dietro, l'osservare i compagni che scrivevano in contemporanea le stesse cose sul quaderno. Tutto questo ha tolto attrattiva alla didattica.

Io, però, non amo piangermi addosso e lamentarmi, ma mi piace anche osservare gli aspetti positivi di ogni situazione: questo rende resilienti, aiuta a vedere il bicchiere mezzo pieno e permette di scoprire punti di vista alternativi che mostrano quali competenze hanno raggiunto i bambini, nonostante le difficoltà della didattica a distanza.

ASPETTI POSITIVI DELLA DIDATTICA A DISTANZA


1- il mio bambino è riuscito comunque ad apprendere i concetti che fanno parte del programma stabilito per questo anno scolastico;

2- noi genitori siamo diventati consapevoli dei processi che si attivano durante la didattica, imparando anche a comprendere il modo di lavorare delle insegnanti che, inevitabilmente, è collegato anche alla personalità della maestra;

3- il mio bambino si è avvicinato al pc, imparando a lavorare con alcuni programmi che lo aiutano a visualizzare le lezioni e questo gli è piaciuto molto;

4- tutta la famiglia è diventata responsabile dell'apprendimento del mio bambino: il mio bambino piccolo si è seduto spesso accanto al mio bambino grande per aiutarlo mentre faceva i compiti o per ascoltare le lezioni di argomenti che trovava interessanti, creando così un'occasione per condividere un momento formativo. Spesso Marito e mio figlio hanno lavorato gomito a gomito, uno in smartworking, l'altro sui quaderni;

5- la didattica a distanza e le sue difficoltà è diventata uno spunto di confronto in famiglia, dove insieme abbiamo studiato strategie per aiutare il mio bambino a trovare gli stimoli necessari per impegnarsi. Abbiamo capito come creare una routine, quali erano i momenti in cui era necessario lavorare sull'autonomia del mio bambino e quando, invece, era importante supportarlo;

6- la didattica a distanza promuove l'autonomia. Si, perché spesso il bambino insegna ai genitori come si lavora in classe e come vengono gestiti i quaderni. Spesso le insegnanti chiedevano al mio bambino di correggere da sé il lavoro svolto prima di inviarlo alla maestra via mail, per cui mio figlio si sentiva responsabile di come erano svolti i compiti;

7- la didattica a distanza aiuta il bambino a riflettere sulle relazioni con la classe. Provare nostalgia per le giornate a scuola ha dato un valore aggiunto alla vita scolastica, che speriamo possa tornare alla normalità il prima possibile;

8- le videolezioni, in cui i bambini devono gestire la conversazione tramite pc assieme ai compagni, insegnano ai bambini a rispettare il tempo di parola dell'altro, ad attendere il proprio turno, perché questo rende la conversazione più semplice;

9- la difficoltà di capire bene le consegne e di calare l'esecuzione dell'esercizio senza avere la maestra in presenza insegna al bambino l'arte del problem solving, stimolando il pensiero creativo e, in caso di difficoltà, insegna che non c'è nulla di male nel chiedere aiuto a i genitori;

10- lavorare a lungo a casa, dove le fonti di distrazione sono tantissime, aiuta il bambino a gestire la concentrazione. In questi mesi il mio bambino ha capito cosa gli serve per rimanere concentrato e lavorare meglio. Sa individuare le sue difficoltà e le sa esprimere, chiedendo aiuto o imparando a cambiare stanza quando la concentrazione viene meno.

La didattica a distanza non è rose e fiori, ci sta provando molto. Si fa fatica, è macchinosa. Bisogna collegarsi al sito della scuola, scaricare il materiale ogni mattina, stampare, fotografare, inviare alle insegnanti tramite mail il lavoro eseguito durante il giorno. Seguire un bambino che studia tramite la didattica a distanza è un lavoro a tempo pieno, che mette alla prova la pazienza, che stanca tutti: bambini, genitori ed insegnanti.

Purtroppo ci siamo ritrovati in una situazione in cui la didattica a distanza è stato l'unico discutibile strumento che avevamo a disposizione per la formazione dei nostri figli, ma è innegabile che sia stata una scuola di vita per tutti.

Sinceramente spero con tutta me stessa che il prossimo anno scolastico possa essere vissuto in sicurezza e a scuola, perché in questi mesi sono mancate la relazioni e le emozioni che si vivono nell'edificio scolastico. In questi mesi i bambini hanno vissuto didattica pura ed hanno perso completamente l'aspetto educativo e formativo della scuola.

In attesa che si scopra quale sarà il nostro futuro mi sto impegnando ad accogliere assieme al mio bambino ogni aspetto positivo di questa situazione, per volgere al meglio un momento della nostra vita così complicato.

E voi? Come avete vissuto questi mesi di Didattica a distanza?

Commenti

  1. Per noi la didattica a distanza è stata solo fumo negli occhi, ci siamo messi l'animo in pace con l'idea che è servita a qualcosa ma non è stato così. Durante questo periodo io ho sempre lavorato, e non sono riuscita a seguirli come avrei dovuto per far si che la didattica funzionasse. Al di la che un genitore non può sostituirsi mai ad un maestro, io in realtà non ho potuto nemmeno provarci. Ci siamo arrangiati un pò qui e un pò la, quando ero a casa dal lavoro e cercando di recuperare tutto ciò che mi ero persa. I miei figli sono più autonomi nell'utilizzo dello strumento tecnologico, sanno gestire un account, sanno entrare e fare una videolezione, sanno caricare ed inviare file....ma è sul contenuto che non ci siamo. Didatticamente hanno un buco di 3 mesi.

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