Le
bolle di sapone, si sa, fluttuano per un po' nell'aria e poi sono
destinate a scoppiare.
La
bolla di sapone nella quale ho vissuto per settimane sembra pronta ad
esplodere e si iniziano ad intravvedere i primi segnali che indicano
che tutto si muove.
Questa
settimana il mio umore è stato molto altalenante, condizionato dalla
frustrazione di non sapere nulla sulla mia vita: non sapere se e
quando sarei tornata al lavoro e, comunque, con la certezza che il
ritorno era imminente, mi impediva di prendere qualsiasi decisione
riguardo la mia vita. Non potevo pianificare un lavoro che dovrò
fare con il dentista, non potevo prendere appuntamento dal
parrucchiere, che ne ho bisogno, né, cosa più importante, capire
come gestire i miei bambini conciliando il mio lavoro, quello di mio
marito e le esigenze dei miei figli.
La
scuola di Pulcino non riaprirà, quest'estate.
La
mia non riapre alle famiglie per il mese di giugno, la decisione per
luglio è ancora in sospeso, ma c'è del lavoro da fare a scuola
nelle ultime due settimane di giugno. Fino a domenica a pranzo non si
sapeva se avremmo avuto il permesso di entrare nell'edificio
scolastico.
Ora
so che lunedì tornerò al lavoro.
Per
il resto bisogna continuare come abbiamo fatto finora: avere
pazienza, anche se la pazienza inizia ad essere agli sgoccioli, così
come la capacità di mantenere calma e lucidità.
Nel
frattempo ci siamo informati per i centri estivi ed abbiamo deciso di
iscrivere i nostri bambini ai centri estivi organizzati in una
piscina.
I
centri estivi non possiedono tutto il contesto psicopedagogico di
cura, relazione e di educazione che si trova in una scuola, ma
comunque sarà l'occasione per i miei bambini di stare in compagnia
di altri bimbi in un contesto di gioco e di esperienzialità
differente da casa: un modo per "cambiare aria" dopo mesi
di clausura e di tornare a vivere nel mondo.
Ammetto
di essere ancora in ansia per il covid, ho paura che i miei figli si
possano ammalare. Ma non posso lasciarli isolati da tutto e tutti,
non è giusto per loro.
Così
ho preso coraggio ed ho scelto per loro la via della possibilità di
relazionarsi.
Ovviamente
andranno al centro solo la mattina, perché la retta è un salasso ed
il bonus centri estivi, se potremo accedere, non coprirebbe la spesa
per una giornata intera per tutti e due i bambini. Speriamo di
poterne usufruire, comunque.
In
questo momento di emozioni forti, eventi che si muovono, ma non si sa
come, e anche di speranza, ecco che abbiamo vissuto bellissimie
Scintille di Gioia. Eccole!
1-
per la prima volta da febbraio siamo stati fuori a cena con la mia
famiglia: abbiamo mangiato bene e ci è sembrato, per un pochino, che
tutto non fosse accaduto;
2-
siamo riusciti ad iscrivere i bambini ai centri estivi poco prima che
terminassero i posti. Se non avessimo avuto la possibilità di
iscriverli saremmo stati davvero in estrema difficoltà nella
gestione dei bambini: tornando al lavoro pure io, a chi avremmo
potuto affidarli? Ora, almeno per la mattina, siamo sereni.
3-
sabato pomeriggio siamo tornati in città ed abbiamo fatto i turisti
a casa nostra: ci siamo divertiti un mondo ed ho mostrato ai bambini
in pozzo antico sito dietro Casa Mazzanti in Piazza delle Erbe e loro
hanno apprezzato tantissimo questo scorcio medievale della nostra
Verona. Inoltre ho incontrato un'amica conosciuta sul web ed è stata
una grande emozione rivedere una bellissima persona.
E
voi?
Avete
vissuto Scintille di Gioia?
Se
volete partecipare le regole sono queste:
Come
fare?
1-
utilizzando l'hashtag #scintilledigioia condividete con una foto su
Instagram, Facebook, Twitter e/o un post sul blog tre moment felici
vissuti la settimana precedente;
2-nominate
il mio blog e date istruzioni su come partecipare;
3-
invitate chi volete a partecipare a questo bellissimo gioco;
4-
inviatemi i vostri momenti felici alla mail fiorellinosn@gmail.com
mettendo come oggetto "Scintille di Gioia", in modo che non
me ne perda nemmeno uno!
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