Osservare i bambini per crescere figli felici




L'adulto deve dare e fare quel tanto che è necessario affinché il bambino possa utilmente agire da solo: se fa meno del necessario, il bambino non può agire utilmente, se l'adulto fa più del necessario e perciò si impone o si sostituisce al bambino, spegne i suoi impulsi fattivi.”
-Maria Montessori-

Vi siete mai fermati ad osservare i bambini?





Non dico guardare. Guardare è ben diverso da osservare.
Osservare vuol dire prendersi del tempo per studiare il comportamento del bambino in un contesto, capire cosa sta facendo.

Noi educatrici del nido osserviamo molto i bambini, ci sediamo a terra, interagiamo col gruppo e piano piano ci prendiamo del tempo per osservare il bambino nel suo complesso allo scopo di comprenderlo.

Io sono una mamma che cerca di osservare i propri bambini.
A volte mi soffermo ed osservo: osservo i miei bambini che si lavano da soli, il modo in cui giocano, cerco di capire quali pensieri dirigono le loro azioni.

Per un genitore osservare il proprio bambino è importantissimo.

Prendersi del tempo per osservare con attenzione e senza fretta ci aiuta a capire le dinamiche che muovono un comportamento.

Un giorno, ad esempio, Pulcino è venuto in cucina ed ha preso lo sgabello di legno che uso per raggiungere i pensili più in alto (non sono alta, quindi mi serve un supporto). Io stavo lavando i piatti dopo cena e mi sono fermata ad osservare in silenzio cosa volesse fare il mio bambino con lo sgabello.

Lui si è diretto in sala, vicino alla porta dell'antibagno ed ha posizionato lo sgabello in corrispondenza dell'interruttore ed è salito sullo sgabello per accendere la luce del bagno, quindi è entrato in bagno, ha sistemato il riduttore e si è seduto sul water da solo.

Cosa sarebbe successo se non avessi osservato il mio bambino?

Molto probabilmente non avrei scoperto quanto fosse autonomo.
Non avrei capito che voleva utilizzare lo sgabello in modo corretto, per fare da solo.

L'osservazione è alla base dell'azione educativa: ce lo insegna Maria Montessori, che invita i genitori ad osservare i propri figli per evitare di intervenire in un contesto in cui potrebbero inibire lo sviluppo dell'autonomia del proprio bambino.

Se, infatti, avessi chiesto al mio bambino perché avesse preso lo sgabello, sicuramente mi avrebbe detto che gli serviva per accendere la luce del bagno. Avrei potuto prenderlo in braccio, fargli schiacciare l'interruttore della luce e, magari, avrei potuto sistemare il riduttore per il water ed avrei potuto aiutare il mio bambino a sedersi.

Avremmo comunque raggiunto il risultato voluto da mio figlio, ma gli avrei impedito di attivare le strategie che aveva pensato per poter essere autonomo.

Spesso, inconsapevolmente, anticipiamo le azioni dei nostri bambini e ci sostituiamo a loro. A volte lo facciamo perché siamo di fretta, altre perché vogliamo essere utili ai nostri bambini.

Essere dei bravi educatori, a volte, implica semplicemente osservare ed attendere di capire il pensiero creativo dei nostri bambini. Osservare ci permette di intervenire prima che il bambino si metta in pericolo, ma ci permette anche di promuovere l'autonomia e la creatività che aiuta i bambini a crescere.

Concedere l'indipendenza ai nostri bambini, osservandoli senza intervenire, permetterà loro di imparare a trovare soluzioni autonome e, una volta adulti, non si troveranno in difficoltà di fronte ad una situazione nuova perché saranno allenati ad attivare strategie autonome e originali per risolvere i problemi.

Osservare i bambini ci permette di capirli meglio, di interpretare il loro pensiero e di proporre loro l'attività più adatta a quel momento, in modo che sia accolta con piacere dal bambino e che sia uno stimolo, non un momento frustrante.

Essere genitori osservatori è molto difficile, ma allenandoci diverrà sempre più semplice. Diventare dei bravi osservatori è un percorso lungo e non molto semplice. Spesso ci dovremo trattenere dal fare quello che desideriamo, ma questo modo di educare darà una profonda soddisfazione sia a noi genitori che ai nostri figli e saremo più felici.

E voi? Osservate i vostri bambini?




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