Dopo
il congedo di maternità, per me, non c'è stata scelta: sono tornata
al lavoro perché non ci saremmo mai potuti permettere che io
rimanessi a casa a badare ai figli.
Al
di là delle motivazioni economiche, però, il mio rientro al lavoro
non è stato un peso, per me. Io amo il mio lavoro, mi piace la vita
al nido, amo stare in mezzo ai bambini e la mia professione mi da
moltissime soddisfazioni.
Non
sono tornata al lavoro nella speranza di far carriera.
Quando
sono rientrata al lavoro la mia mansione è cambiata da titolare di
sezione a supporto, per motivazioni interne alla scuola.
È
cambiato anche il mio orario. Se prima lavoravo dalle 7.30 alle 16,
ora lavoro dalle 9 alle 17. Un orario molto simile a quello di chi
lavora in ufficio, un orario che mi ha costretta iscrivere i miei
bambini al post orario del nido e della scuola dell'infanzia e, ora
che Polpetta frequenta la primaria, mi ha costretta a cercare aiuto
in una baby sitter, dato che non abbiamo nonni disponibili ad
aiutarci.
La
mia situazione è identica a quella di tutte le mamme lavoratrici:
facciamo i salti mortali per sbarcare il lunario, crescere i figli e
gestire al meglio la casa.
Tutto
questo farcito di sensi di colpa perché non ci occupiamo dei nostri
bambini come vorremmo. Siamo acrobate con un peso sul cuore, ma
sappiamo che non abbiamo alternativa. In fondo questa è una società
poco amica delle mamme e tutte fatichiamo nel riuscire a gestire casa
e lavoro al meglio.
Con
questo non voglio assolutamente dire che le mamme lavoratrici siano
migliori o peggiori delle mamme casalinghe. Ognuna ha la sua storia,
ha le sue motivazioni, ha le sue fatiche quotidiane. Ho scelto di
parlare delle fatiche di una mamma lavoratrice, semplicemente perché
questa è la mia realtà ed è la realtà di tutte le mamme che
vivono come me.
Arrivo
a sera come se fossi stata scaraventata in un frullatore e crollo sul
divano mentre cerco di rilassarmi guardando una puntata di qualche
telefilm su Netflix (si, perchè riesco a sedermi sul divano quando
ormai sul tubo catodico ogni programma televisivo è quasi terminato)
o mi addormento come un sasso mentre accompagno i miei bambini nel
loro rituale del sonno, mi sveglio di soprassalto nel cuore della
notte e mi trascino nel mio letto.
Col
tempo ho imparato ad organizzarmi in modo da gestire casa, lavoro e
famiglia e sono riuscita perfino a ritagliarmi un giorno per me per
fare attività fisica, in piscina, il lunedì. Due ore solo per me,
perché pure io valgo ed ho diritto a prendermi cura di me stessa.
Qual è il mio segreto?
Ecco come concilio lavoro e famiglia:
1-
ho imparato a non pretendere troppo da me stessa. La giornata è
fatta di 24 ore e non si può fare tutto. So che non posso fare tutto
in un giorno, ho imparato che se faccio domani quello che avrei
voluto fare oggi, non è una tragedia. L'importante è che riusciamo
a vivere nel pulito, a nutrirci regolarmente in modo sano, a riposare
il più possibile in modo adeguato. Ho imparato che la serenità è
la cosa più importante. Vivere nell'ansia della perfezione fa male
alla serenità della famiglia.
2-
ho imparato a pianificare, rendendo la gestione della casa una
routine. Seguendola è più semplice avere la casa decorosa, avere
sempre un pasto caldo, essere felici.
Ho
pianificato giorno per giorno le nostre incombenze. C'è il giorno
per le pulizie profonde, quello per cucinare, il giorno della spesa
realizzata rigorosamente tenendo conto del menù settimanale, i
bucati sono pianificati tenendo conto dei nostri vari impegni (adoro
la mia lavatrice con i bucati programmabili!)
3-
dovendo scegliere tra colf e baby sitter e poiché quest'ultima era
indispensabile, abbiamo scelto di acquistare elettrodomestici che ci
potessero agevolare nella gestione della casa: la lavatrice
programmabile, l'asciugatrice, la lavastoviglie, il robot
aspirapolvere... Tutti acquisti avvenuti nel tempo che mi aiutano
davvero molto. Ad esempio, la sera, mi occupo dei bambini mentre lo
schiavetto (il robot aspirapolvere) pulisce casa per me.
4-
in casa siamo una squadra, perciò ci si aiuta. Marito ed io siamo
una coppia di genitori, questo significa che sia la gestione dei
figli che quella della casa sono equamente spartite tra di noi, senza
distinzione. Ci si aiuta.
Anche
i bambini hanno i loro piccoli compiti e sanno che, se collaboriamo,
la vita in famiglia è più semplice.
5-
Cerchiamo sempre di mettere amore in quello che facciamo. Abbiamo
scelto di essere genitori, ed è stata una scelta dettata dall'amore:
questo è il motivo per cui cerchiamo poniamo l'amore in ogni
gesto, in ogni incombenza. Quando si fanno le cose con amore e non
controvoglia o sentendosi obbligati, non solo vengono meglio, ma
portano anche piacere.
Ecco,
questo è il modo in cui cerco di restare in equilibrio tra casa e
lavoro.
Sono
davvero curiosa di conoscere come vi siete organizzati voi.
E
sono pure curiosa di conoscere il punto di vista di una mamma
casalinga.
Che
ne dite? Avete voglia di scrivermi la vostra storia?
Contattatemi
alla mail fiorellinosn@gmail.com
ed io avrò il piacere di ospitarvi qui sul mio blog.
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